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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Marzo 2011
 
   
  PE: DIRITTI UMANI: PAKISTAN, BIELORUSSIA E CINA

 
   
   Bruxelles, 14 marzo 2011 - L´assassinio del ministro pakistano per le minoranze Shahbaz Bhatti, la difficile situazione dei prigionieri politici in Bielorussia tra Ales Mikhalevich e Natalia Radina, la distruzione del patrimonio culturale nella città della Via della Seta di Kashgar (Cina) e politica della Cina nei confronti della minoranza uigura sono stati tutti oggetto di urgenza dei dibattiti e risoluzioni al Parlamento Europeo il Giovedi. Pakistan Dopo l´assassinio del ministro per le minoranze nel governo del Pakistan, Shahbaz Bhatti, i deputati invitano le autorità a condurre indagini approfondite e consegnare i responsabili alla giustizia. Il Parlamento europeo esorta il governo pakistano ad abrogare tutte le leggi discriminatorie, inclusa la legge sulla blasfemia. Bhatti è stato ucciso da uomini armati che hanno aperto il fuoco sulla sua auto, dopo essere stato negato l´uso di una vettura ufficiale a prova di proiettile da parte delle autorità pakistane. L´estremista gruppo di talebani ha rivendicato la responsabilità del Movimento Punjab e ha detto che il ministro è stato ucciso per la sua posizione sulla legge sulla blasfemia. I deputati invitano il governo del Pakistan a favorire la tolleranza religiosa e il rispetto dei principi universali dei diritti umani nel Paese. Hanno anche sollecitare le istituzioni dell´Unione europea a includere il tema della tolleranza religiosa nel dialogo politico dell´Ue con il Pakistan, una questione chiave nella lotta a lungo termine contro l´estremismo religioso. La risoluzione riconosce a Bhatti dedizione alla lotta contro la legge sulla blasfemia e sollecita il governo a nominare senza indugio un nuovo ministro delle minoranze, che dovrebbe essere un rappresentante di minoranza forte e imparziale. Bielorussia - In una risoluzione sulla Bielorussia, i deputati esortano le istituzioni competenti dell´Ue e dei paesi partner a prendere in considerazione l´estensione delle misure restrittive a pubblici ministeri, giudici e rappresentanti del Kgb associate con l´abuso dei diritti umani. La risoluzione evidenzia i casi di Ales Mikhalevich, ex candidato presidenziale in carcere dopo le proteste post-elettorali e rilasciati solo dopo aver firmato un impegno a collaborare con il Kgb, e Natalia Radina, redattore di un sito web di opposizione, che è stato arrestato per organizzazione e partecipazione a una protesta di massa dopo le elezioni. Anche lui è stato rilasciato ma senza il permesso di lasciare la sua città natale, fino a quando l´inchiesta del suo caso è completa. I deputati condannano la mancanza di rispetto per i diritti fondamentali della libertà di riunione e di espressione da parte delle autorità bielorusse e chiedono il rilascio incondizionato dei prigionieri politici. Hanno anche condannato fermamente l´uso della tortura contro i prigionieri politici e descrivere questo comportamento come un trattamento inumano. Inoltre, i deputati sottolineano che “senza passi immediati verso la democratizzazione e rispetto dei diritti umani da parte del governo della Bielorussia il processo di coinvolgimento tra l´Ue e la Bielorussia sarà messa in attesa ", tra cui la partecipazione della Bielorussia ´al partenariato orientale. Cina - I deputati chiedono al governo cinese di fermare la distruzione del patrimonio culturale nella città di Kashgar, parte della regione autonoma uigura dello Xinjiang, e per proteggere l´identità culturale degli uiguri. Pechino ha iniziato un processo distruttivo di ammodernamento delle abitazioni, ed è stato distrutto l´antica Via della Seta città di Kashgar. Entro la fine del programma di ricostruzione urbana, l´85% della Città Vecchia sarà stato demolito. Il Pe chiede alle autorità cinesi di fermare tutti i reinsediamento forzati di popolazione uigura di Kashgar nella regione. I deputati chiedono inoltre al governo cinese a valutare ´´la possibilità di includere la città di Kashgar nella domanda con il Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan per la Via della Seta per la designazione di patrimonio dell´umanità dell´Unesco e di chiudere tutte le politiche discriminatorie verso gli uiguri e Hui.  
   
 

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