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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Marzo 2011
 
   
  BENETTON GROUP APPROVA I RISULTATI DI BILANCIO 2010 E PROPONE UN DIVIDENDO DI 0,25 EURO PER AZIONE FATTURATO CONSOLIDATO 2010 A 2.053 MILIONI DI EURO (2.049 MILIONI NEL 2009)

 
   
  Ponzano - Il Consiglio di Amministrazione di Benetton Group S.p.a. Ha approvato il 15 marzo il progetto di Bilancio 2010 del Gruppo(1). L’esercizio 2010 ha confermato la vitalità del Gruppo, che ha saputo reagire con forza alle difficili condizioni economiche in alcuni dei principali paesi europei di maggiore interesse, contenendo il relativo calo dell’attività e crescendo in quasi tutti i paesi extra europei, in particolare in quelli con economie in forte sviluppo. Alla luce di queste difficoltà il risultato economico dell’anno premia gli sforzi del Gruppo, e si completa grazie all’ulteriore rafforzamento patrimoniale conseguito nell’esercizio. Nel corso dell’anno passato è proseguito inoltre il programma di investimenti destinati allo sviluppo ed al rafforzamento dei servizi resi alla rete di partner commerciali. Andamento del risultato economico - I ricavi netti di Gruppo nel 2010 si attestano a 2.053 milioni rispetto ai 2.049 dell’anno 2009, con un aumento dello 0,2% (-1,9% a cambi costanti). Il settore dell’abbigliamento rileva ricavi verso terzi pari a 1.948 milioni di euro, sostanzialmente pari a quelli realizzati nel 2009 (1.947 milioni). Di particolare soddisfazione il risultato conseguito nei paesi emergenti e ad elevata crescita, complessivamente in aumento del 13,8% a cambi correnti (+ 6,8% a cambi costanti), a conferma delle azioni sviluppate dalle società del Gruppo dislocate in questi territori. L’ebitda della gestione ordinaria si attesta a 311 milioni di euro, pari al 15,2 % dei ricavi (332 milioni nel 2009, 16,2% dei ricavi). A questo risultato hanno contribuito con segno positivo i programmi di miglioramento del costo di prodotto e, al netto delle variazioni nei cambi, i risparmi sulle spese generali ed amministrative. Queste azioni riflettono le iniziative già avviate nel 2009 e proseguite con determinazione anche nel 2010. Hanno invece influito negativamente sul risultato: l’evoluzione dei cambi verso l’Euro delle valute, in particolare quelle dei paesi in maggiore crescita, la politica di sostegno della rete adottata nelle ultime due stagioni e, sul finire del 2010, anche i primi effetti degli aumenti nel costo delle materie prime. L’ebit della gestione ordinaria raggiunge 208 milioni di euro pari al 10,1% dei ricavi (229 milioni nel 2009, 11,1% dei ricavi). Gli oneri non ricorrenti hanno raggiunto 32 milioni di euro, a fronte di 23 milioni di euro registrati nel 2009, in parte collegati alle azioni su spese generali e costo del venduto precedentemente menzionate, ed in parte per svalutazioni di cespiti. L’eccellente performance nella riduzione del debito, pur in presenza di un costo superiore a seguito della sottoscrizione in giugno 2010 di un nuovo finanziamento, e gli utili generati dalle operazioni di copertura sui rischi di cambio hanno comportato un miglioramento nella gestione finanziaria, che evidenzia un onere di 7 milioni nel 2010, rispetto ai 22 milioni di euro nel 2009. Il tax rate di Gruppo è in crescita in conseguenza del previsto venir meno dei benefici generati dalla riorganizzazione societaria del Gruppo del 2003. L’utile netto dell’esercizio si attesta quindi a 102 milioni, rispetto ai 122 milioni del 2009, con un’incidenza percentuale sui ricavi pari al 5,0% (5,9% nel 2009). Situazione patrimoniale - Il capitale di funzionamento, confrontato con il 31 dicembre 2009, si riduce di 36 milioni di euro, principalmente per effetto di maggiori debiti verso fornitori ed una diminuzione delle scorte. I crediti commerciali, pari a 804 milioni risultano in lieve aumento (+13 milioni rispetto al dicembre 2009) a fronte di un indice d’incasso in marginale peggioramento a causa del perdurare di condizioni restrittive per l’accesso al credito per una parte della clientela, e per la crisi economica che ha toccato in modo forte alcuni paesi dell’area mediterranea. Gli investimenti complessivi netti sono stati pari a 122 milioni (113 milioni nel 2009) e sono stati in gran parte indirizzati sullo sviluppo della rete commerciale, attraverso il rinnovo di alcuni dei principali flagship nelle metropoli più importanti (Parigi, Milano, Londra su tutte), le nuove aperture nei mercati emergenti (Mongolia, Siberia, Russia) e l’acquisizione di ulteriori location (New York, Washington). Il capitale investito si attesta a 1.984 milioni, in diminuzione di 28 milioni rispetto al dicembre 2009, per effetto delle variazioni nel capitale di funzionamento precedentemente illustrate e di una riduzione nelle altre attività, a cui si contrappone un aumento nelle immobilizzazioni materiali e immateriali. L’indebitamento finanziario netto di Gruppo si riduce a 486 milioni rispetto ai 556 milioni al 31 dicembre 2009, per effetto di una importante generazione di cassa. Questo risultato è stato ottenuto grazie alla gestione e controllo del capitale circolante netto, sostenendo nel contempo l’importante programma di investimenti già commentato. Ripartizione dell’utile ed altre delibere - Il Consiglio ha quindi approvato il progetto di bilancio d’esercizio della Capogruppo(1) e proposto alla prossima Assemblea degli Azionisti, convocata a Ponzano per il prossimo 28 aprile, in considerazione della positiva generazione di cassa, la distribuzione di un dividendo complessivo di circa 43 milioni di euro, pari a 0,25 euro per azione (0,23 euro per azione nel 2010). E’ previsto che il dividendo sia messo in pagamento a partire dal 26 maggio 2011, con stacco cedola il 23 maggio 2011. L’assemblea del 28 aprile sarà inoltre chiamata a deliberare in merito alla nomina del Collegio Sindacale, in scadenza con l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2010. Il Consiglio ha approvato una relazione da sottoporre all´Assemblea dei Soci in merito all´autorizzazione per l´acquisto e l´alienazione di azioni della Società nei termini ed alle condizioni di seguito illustrate, previa revoca dell’autorizzazione rilasciata con delibera assembleare del 22 aprile 2010. L´autorizzazione è richiesta per l´acquisto di un numero massimo di azioni che, cumulato con le azioni in portafoglio, non superi il limite del 10% del capitale sociale e per un periodo di 18 mesi. Il prezzo minimo per l´acquisto è previsto non sia inferiore del 30%, ed il prezzo massimo non superiore del 20%, rispetto al prezzo di riferimento registrato dal titolo nella seduta di borsa precedente ogni singola operazione; il prezzo di alienazione è previsto non sia inferiore al 90% del prezzo di riferimento registrato dal titolo nella seduta di borsa precedente ogni singola operazione. L’autorizzazione viene richiesta per fornire alla Società la possibilità di dotarsi di un portafoglio di azioni proprie da utilizzare anche al servizio di eventuali piani di incentivazione azionaria. L’autorizzazione garantirebbe alla Società la facoltà di operare sul proprio titolo ai fini e con le modalità consentiti dalle vigenti disposizioni, cogliendo anche eventuali opportunità strategiche di investimento. Gli acquisti verranno effettuati sui mercati regolamentati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.a. Secondo le modalità dalla stessa previste. La Società ad oggi detiene n. 10.345.910 azioni proprie corrispondenti al 5,663% del capitale sociale. Il Consiglio ha infine approvato la Relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari redatta ai sensi dell’art. 123 bis del Testo Unico della Finanza relativa all´esercizio 2010. Evoluzione prevedibile della gestione - Il 2011 si è aperto con luci ed ombre: da un lato la raccolta ordini per la collezione Primavera/estate è in fase conclusiva e si prevede che possa terminare con un risultato di leggero miglioramento rispetto alle recenti performance di collezione (-4%), ed evidenziare un segno di crescita a partire dalla successiva collezione Autunno/inverno 2011. Anche quest’anno il contributo dei paesi di più recente sviluppo sarà fondamentale per sostenere i ricavi del Gruppo, in presenza di una domanda ancora incerta nelle economie occidentali. La forte crescita dei costi, in particolare per le materie prime, determinerà invece importanti effetti di erosione dei margini in progressivo deterioramento nel corso dell’anno. Il Gruppo ha identificato ulteriori azioni, anche di carattere straordinario, per contenere l’effetto sul risultato operativo, la cui percentuale sui ricavi, in questo contesto, è soggetta a forte pressione. Il Gruppo ha definito le priorità di azione del 2011 in un programma di lavoro focalizzato sia su progetti di sviluppo, sia su ulteriore efficienza dei processi e ottimizzazione dei costi. Franco Furnò, Amministratore Delegato agli Affari Commerciali, di Prodotto e Risorse Umane ha dichiarato: “Sono soddisfatto, in questo difficile contesto, per i buoni risultati conseguiti nel 2010 in particolare nei paesi emergenti e ad alta crescita. Per il 2011 ci poniamo l’obiettivo di incrementare la redditività del punto vendita attraverso la rivitalizzazione dell’offerta commerciale di tutte le linee di prodotto, il rafforzamento dell’attrattività dei marchi e la riduzione del time to market, oltre al continuo miglioramento della rete a cui è destinata la maggior parte dell’importante programma di investimenti previsto nell’anno. Queste azioni avranno un ritorno nel medio termine.” Biagio Chiarolanza, Amministratore Delegato alle Operations, le Business Unit estere e la Finanza ha dichiarato: “I programmi avviati nel 2009 e proseguiti con determinazione nel 2010 hanno consentito di raggiungere un buon risultato sul fronte costi e processi e quindi di profitto. Il Gruppo intende reagire con vigore per contrastare l’aumento dei costi delle materie prime e l´attesa erosione dei margini. Sono state attivate azioni di ulteriore efficienza in tutte le aree e funzioni, con enfasi particolare verso la filiera produttiva e le attività di vendita diretta in alcuni paesi europei ed extra europei. In questo contesto si inquadra anche il recente accordo per la costruzione di un nuovo sito produttivo in Serbia. L’insieme di queste misure genererà benefici già nel breve termine, in misura crescente col trascorrere del tempo.” Le azioni già realizzate, altre in programma e la solidità patrimoniale del Gruppo consentono la continuazione di una politica sostenuta di investimenti, un aumento del pay-out del dividendo permettendo inoltre un ulteriore abbassamento della posizione finanziaria.  
   
 

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