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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 16 Marzo 2011 |
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NDRANGHETA: COMUNE PARTE CIVILE CONTRO LE COSCHE. SU APPALTI MILANO NON HA MAI DORMITO: 766 ESCLUSIONI DI IMPRESE, 500 MILIONI BLOCCATI.
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Milano, 16 marzo 2011 - “Il Comune di Milano chiederà di costituirsi parte civile nel processo contro i 35 affiliati alla ‘ndrangheta arrestati in base all’inchiesta della Dda. Cinque dei quali sono finiti in manette grazie alla collaborazione tra Polizia Locale, che ha partecipato alle indagini, e Gico della Guardia di Finanza. Il Comune chiederà i danni anche nel procedimento che vedrà imputati 33 malavitosi arrestati nei giorni scorsi dai carabinieri di Reggio Calabria della cosca Ficara-latella che avevano spostato gli interessi su Milano in vista dell’Expo”. Lo comunica il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato. “Contro l’infiltrazione negli appalti della criminalità organizzata -spiega De Corato – il Comune di Milano, con il sottoscritto allora assessore ai Lavori Pubblici, è stato il primo in Italia nel 2000 a introdurre i patti di integrità per garantire trasparenza e correttezza nelle gare e contrastare corruzione e pratiche illecite. Tanto da bloccare ben 500 milioni che sarebbero finiti a 312 imprese, determinando 766 esclusioni. Ma il Comune, ovviamente, non ha poteri e strumenti di indagine e si limita a chiedere, come prevede la legge, i certificati e le informative antimafia ad altre autorità. Tanto che poco più di un anno fa, su richiesta della Prefettura, ha interdetto dai lavori di costruzione della linea 5 un’impresa per la quale erano stati accertati rapporti di subappalto con una decina di società di trasporto e movimento terra facenti capo a soggetti legati alla ‘ndrangheta. Per il lavoro di intelligence c’è la direzione distrettuale antimafia e ci sono le forze dell’ordine come ha ricordato solo qualche giorno fa il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi”. “Va però fatto notare – aggiunge De Corato – che in un filone della inchiesta, quello legato al ‘pizzo’ sugli autonegozi, c’è stato il contributo importante della Polizia Locale. Un fatto storico, perché mai in passato i vigili erano intervenuti in un’inchiesta della Dda. E se è vero che Milano fa gola perché c’è ricchezza, ci sono tanti occhi aperti per contrastare le infiltrazioni. Se ognuno fa il suo, la città ha gli anticorpi per reagire agli attacchi della criminalità organizzata”. |
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