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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 16 Marzo 2011 |
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"IL VILLAGGIO SOS INSEGNA CHE DI UNA FAMIGLIA NON SI PUO´ MAI FARE A MENO!"
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Trento, 16 marzo 2011 - Quello della famiglia è un tema che sta molto a cuore alla giunta provinciale. Ne fanno fede la recentissima legge approvata su questo tema in Consiglio provinciale, i frequenti richiami alla famiglia che il presidente ha inserito nella recente illustrazione della legge finanziaria 2011, nonché i più aggiornati provvedimenti anticrisi che in più di un´occasione hanno toccato i disagi e i problemi della famiglia in un´epoca di congiuntura economica negativa. In quest´ottica s´inserisce la visita compiuta ieri dal presidente Lorenzo Dellai, dal vicepresidente Alberto Pacher e dagli assessori Ugo Rossi, Marta Dalmaso e Lia Beltrami, al Villaggio Sos di Trento, dove si sono incontrati col suo presidente Giuseppe Demattè e con il direttore del centro di Gocciadoro Giovanni Odorizzi. "Proprio in riferimento ai temi legati alla famiglia contemporanea – ha detto il presidente Dellai, – abbiamo sentito l´esigenza di confrontarci con una delle strutture assistenziali che da più tempo si occupa di alleviare i problemi delle famiglie in difficoltà prendendosi cura in modo continuativo e altamente professionale dei minori. "Vogliamo far tesoro dell´esperienza pluridecennale maturata in tutto il mondo dai Villaggi Sos – ha sottolineato l´assessore Rossi. – Confrontarci con chi quotidianamente si occupa di minori che vivono disagi può esserci d´aiuto per attivare strategie concrete ed efficaci che vengano incontro ai reali problemi che vivono oggi i nuclei familiari". Nel presentare al presidente e agli assessori provinciali la struttura di Gocciadoro, il presidente Giuseppe Dematté e il direttore Giovanni Odorizzi hanno fatto il punto dell´attuale consistenza del Villaggio: oggi sono accolte 68 persone, ospitate in dieci "case-famiglia", in una comunità per adolescenti e in due comunità per persone adulte. Queste comunità vengono gestite da una "mamma Sos" aiutata da due "Zie", nomi questi sotto ai quali si "nascondono" educatrici professionali di altissimo livello di formazione e di sensibilità. Si tratta di minori che hanno tutti alle spalle situazioni familiari più o meno difficili. "Si pensi – hanno detto presidente e direttore, – che il 93 per cento degli affidi al Villaggio Sos avviene tramite disposizioni del tribunale, perché ben poche famiglie, ben pochi genitori sono in grado di ammettere le condizioni di disagio in cui stanno crescendo i rispettivi figlioli, per affidarli spontaneamente a noi e alle nostre strutture". Sono più di 320 i bambini "allevati" dalle mamme Sos e cresciuti nelle casette inserite grande Parco di Gocciadoro nei quasi cinquant´anni di vita della struttura. 320 minori che sono diventati lentamente persone adulte equilibrate e responsabili grazie all´affetto delle "mamme" e delle "zie", ma anche all´atmosfera di ordine, pulizia e di serena allegria che si vive nel villaggio. È stata ed è un´esperienza, questa, che costituisce un autentico miracolo e che ha indicato un modello alternativo per intervenire a favore delle famiglie disagiate: "di una famiglia non si può fare a meno", questo è il messaggio dei Villaggi Sos nel mondo, e non saranno certo alcuni sporadici casi di cronaca, conseguenza di situazioni assai problematiche e complesse ma che creano grande risonanza mediatico, a mettere in discussione un intero impianto che va dall´assistenza all´affettività e alla ricostruzione dei vincoli parentali, in cui sono impegnate persone che hanno scelto di diventare, per molti giovani con problemi, punti di riferimento realmente formativi, educativi, "familiari" insomma. Sono tutti concetti, questi, emersi nel corso dell´incontro cordiale di questa mattina, che ha visto il presidente della Provincia e i suoi assessori convintamente vicini all´attività del centro. "Se da un lato voi siete appoggiati da una vasta platea di donatori il più delle volte anonimi e silenziosi – ha detto il presidente Dellai nel congedarsi da Dematté e da Odorizzi, – dall´altro oggi avete ricevuto la chiara attestazione che anche la giunta provinciale, e tramite essa l´intera comunità trentina, è grata a tutti voi per quel che avete fatto e state facendo. Noi spesso diciamo che il nostro futuro è depositato nelle mani dei giovani. Oggi mi sento di aggiungere che, per merito vostro, è depositato nelle mani di tutti i giovani, anche di quelli che altrimenti si sarebbero persi". Alcune Notizie Sul Villaggio Sos Di Trento - Il Villaggio Sos di Trento ha compiuto nel 2003 quaranta anni di attività. In questo lungo periodo sono stati accolti complessivamente 321 bambini (la maggior parte cresciuti, molti dei quali fino all’autonomia). 66 di essi godono ancora dell’accompagnamento degli operatori. Ogni casa del Villaggio è gestita da una “Mamma Sos” in collaborazione con due “Zie” (educatrici professionali). L’organico complessivo della Cooperativa prevede altre due “Zie” che entrano in gioco in sostituzione delle operatrici in caso di ferie o di malattia. In assenza di questi eventi lavorano nelle case a seconda dei bisogni presenti in esse. La comunità per adolescenti è gestita da una équipe di cinque operatori che presidiano il servizio attraverso l’organizzazione di turni di presenza. L’area dei maggiorenni è seguita da una educatrice. Oltre alle figure presenti attivamente nei contesti educativi, altri operatori completano l’organigramma del Villaggio. Ognuno di questi ha un ruolo e svolge funzioni che interessano tutto il Villaggio. Direttore e Vicedirettore (quest’ultimo con la delega specifica di Responsabile amministrativo e per i servizi logistici) - Segretario - quattro operatori addetti alla manutenzione ordinaria delle strutture ed ai servizi logistici (trasporti di bambini in città) - un’addetta al laboratorio di lavanderia e stireria - due animatori - La Cooperativa è costituita da 37 Soci (suddivisi in soci volontari, lavoratori e sovventori) che ogni anno si riunisce in assemblea ordinaria. L’assemblea dei soci ogni tre anni elegge il Consiglio di Amministrazione (attualmente costituito da 9 membri). Il Consiglio elegge al proprio interno il Presidente. Attuale Presidente della Cooperativa è il dott. Giuseppe Demattè. Cosa Sono I Villaggi Sos - “I Villaggi Sos” costituiscono una forma di aiuto a minori che versano un stato di temporaneo abbandono, realizzando progetti educativi concordati con i servizi territoriali competenti. Garantiscono ai minori la possibilità di continuare la crescita psicofisica all’interno di una casa a dimensione familiare anche insieme ai propri fratelli e sorelle. Impegnano una donna, abitualmente chiamata Mamma, motivata e preparata ad assolvere funzioni genitoriali per il tempo necessario, di norma medio lungo, gestendo una casa, condividendo la sua vita con i minori e avvalendosi del supporto di operatori professionali di varie competenze, residenti e non residenti e di consulenti esterni. Si adoperano affinché ciascun minore mantenga i rapporti con la famiglia di origine in vista del migliore inserimento futuro a livello familiare e sociale. Mandato sociale - I villaggi Sos fanno parte di una organizzazione internazionale con sede a Innsbruck e presente in più di cento paesi del mondo e rappresentano una risorsa specifica a disposizione del territorio. In quanto comunità di tipo familiare, oggi si inseriscono a pieno titolo fra le risposte previste dalla legge 184/83 sulla “Disciplina dell’adozione e dell’affidamento dei minori”. Essi, dunque, per la peculiarità dell’idea che li ha ispirati sin dal 1949, appartengono ad una realtà transnazionale, ma per le finalità operative appartengono alla comunità locale ed al suo disegno globale assistenziale-educativo. I Villaggi, infatti, rappresentano un elemento del più vasto sistema integrato di risorse di un determinato territorio. La cooperativa dei cittadini volontari - I Villaggi si sviluppano, oltre che per una propria spinta interna, anche per un equilibrato e libero approccio agli interessi generali della collettività.Si configurano nel sistema organizzativo/gestionale come una cooperativa costituita da cittadini volontari di un determinato territorio che soddisfano il bisogno di estrinsecare in modo organizzato e produttivo la propria scelta di impegno di volontariato. Sono amministrati da soci che operano gratuitamente, senza fini di lucro anche in modo indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà. Si affiancano all’Ente Locale, ampliando così le risorse comuni e collaborano con l’istituzione pubblica a favore dei minori. |
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