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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Marzo 2011
 
   
  AMBIENTE; REGOLAMENTO RISPARMIO IDRICO IN UMBRIA:INCENTIVARE USO RESPONSABILE

 
   
  Perugia, 22 marzo 2011 - "Tra le priorità della Regione Umbria c´è anche la promozione e l´incentivazione ad un consumo consapevole dell´acqua. Di conseguenza, il regolamento varato dall´esecutivo, definisce i criteri necessari a garantire un corretto utilizzo dell´acqua e i comportamenti per il risparmio e la tutela della risorsa destinata al consumo umano a cui si devono attenere tutte le utenze del servizio idrico integrato". Lo ha affermato ieri Perugia, l´assessore regionale all´Ambiente, Silvano Rometti, illustrando i punti fondamentali del regolamento di attuazione della legge regionale n."5/2006" per il risparmio idrico nel settore idropotabile, che ha già concluso il suo iter per l´approvazione. "Nella più generale ottica di tutela e conservazione delle risorse che la Regione Umbria intende perseguire - ha detto Rometti - si collocano le politiche mirate all´uso ottimale del patrimonio idropotabile che costituiscono i principi informatori del Piano regolatore regionale degli acquedotti (Prra). Queste politiche, nel perseguire l´obiettivo del contenimento dei consumi attraverso l´eliminazione degli sprechi, senza con ciò ostacolare le crescenti esigenze insite nel naturale sviluppo dell´Umbria, mirano soprattutto a porre in atto tutte quelle iniziative, culturali, oltre che tecniche, per un consumo sempre più informato". Rometti, dopo aver precisato che tutte le iniziative regionali sul tema sono state calibrate "sulle singole realtà in modo da consentire una verifica per i possibili interventi dei benefici attesi", ha precisato che "i gestori del servizio idrico si evidenziano come la sede in cui possono essere collocati i principali strumenti tecnici di conoscenza e di relativo controllo dei consumi, fermo restando che l´atteggiamento responsabile e rispettoso di quello che costituisce un preziosissimo bene collettivo è, comunque, da promuovere a tutti i livelli, soprattutto tra i cittadini, anche attraverso incentivi, come ad esempio sconti tariffari. Per tali iniziative la Regione ha destinato risorse pari a 500mila euro". "Con il regolamento quindi, - ha aggiunto - si attuano in pieno le politiche regionali fondate su un uso consapevole dell´acqua che prevedevano anche l´emanazione da parte della Giunta di un regolamento per il risparmio idrico calibrato soprattutto, sulla riduzione dei consumi e delle perdite nelle reti idriche". "L´obiettivo che ci siamo posti è ambizioso - ha sottolineato l´assessore - e prevede entro i prossimi tre anni, di non superare la soglia del 30 per cento di dispersione di acqua, per arrivare al 20 per cento in sei anni. Relativamente al volume di acqua disperso ai gestori pubblici verrà applicata una penale pecuniaria i cui proventi andranno ad incrementare un fondo per finanziare nuove azioni". Rometti ha evidenziato che "il regolamento stabilisce i vincoli da inserire nelle convenzioni di gestione per garantire in modo omogeneo su tutto il territorio, non solo il controllo effettivo dell´attività gestionale dell´acqua da chiunque questa sia svolta, ma quelle conoscenze indispensabili alla quantificazione del consumo che ancora oggi lasciano a desiderare". Tra gli oneri imposti a carico dei gestori, in primo piano c´è la stesura di un bilancio idrico annuale per il controllo della gestione e della sua evoluzione, in cui siano ricompresi anche una rilevazione permanente, efficiente e controllabile delle perdite e di tutti i consumi, la realizzazione e la manutenzione del rilievo digitale delle reti con modalità che ne consentano costantemente la conoscenza dello stato e la simulazione del funzionamento. Per quanto riguarda il contenimento del consumo da parte dell´utenza privata, ai cittadini sarà richiesta l´applicazione di erogatori o acceleratori di flusso ai rubinetti di lavelli e docce, l´installazione di miscelatori di acqua (calda e fredda) e di fotocellule o pulsanti per l´apertura e chiusura dei rubinetti, l´installazione di cassette per il water a doppio scomparto o con tasto di stop, l´impiego di elettrodomestici a basso consumo idrico, l´eliminazione di perdite interne, l´installazione di impianti a goccia per ridurre i consumi di irrigazione delle piante da vaso e giardini, il recupero di acqua piovana mediante apposite cisterne per giardinaggio, lavaggio auto, ecc. "In Umbria ogni cittadini consuma in media 200 litri di acqua al giorno - ha detto Rometti - Di questi, solo una parte minima è destinata a uso alimentare, mentre tutto il resto è utilizzata per altre attività. I privati avranno 6 anni di tempo per mettersi in regola, nel caso di attività private ad uso pubblico l´adeguamento dovrà avvenire entro 24 mesi". Tra gli usi impropri della risorsa idrica destinata ad uso idropotabile si individua l´irrigazione di orti e giardini, il riempimento di piscine, il lavaggio di automezzi, le fontane ad uso ornamentale non dotate di impianti di ricircolo, la pulizia delle strade e il lavaggio di fosse biologiche. Nel regolamento sono previste anche misure per il risparmio idrico in edilizia sia per interventi di recupero, manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio edilizio esistente, sia per la nuova edificazione. Si stabilisce anche che i nuovi strumenti urbanistici comunali devono prevedere la realizzazione di "reti duali" per permettere l´utilizzazione di acqua anche non potabile e apposite aree per l´installazione di vasche o cisterne per la raccolta di acqua piovana. Le Autorità Territoriali Ottimali (Ato), dovranno provvedere alla verifica e certificazione del bilancio idrico annuale di Ambito, ad integrare, entro 2 mesi il disciplinare inserendo l´ obbligo per i gestori di ottemperare alle misure previste nel regolamento e a modificare il sistema tariffario per incentivare le utenze private ad applicare le misure individuate per il risparmio idrico.  
   
 

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