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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Marzo 2011
 
   
  GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA. DE FILIPPO: IN BASILICATA BUONA QUALITÀ DEL “RUBINETTO” E FIDUCIA DEI CITTADINI. “RISULTATO DI UN GRAN LAVORO CHE SOLO PROPRIETÀ E GESTIONE PUBBLICA DEL BENE POSSONO GARANTIRE”

 
   
  Potenza, 23 marzo 2011 - La Giornata mondiale dell’Acqua è una ricorrenza che non può passare inosservata in nessuna parte del mondo, ma ancor più in Basilicata. Perché celebrare l’acqua vuol dire celebrare la vita, celebrare l’ambiente, celebrare la natura, ma per noi in Basilicata vuol dire anche celebrare quanto l’uomo è riuscito a fare per garantire acqua ai propri cittadini, alle propri campi e anche a persone e attività delle regioni vicine. L’acqua della Basilicata è abbondante, ma soprattutto è buona ed è sicura. Lo è perché globalmente siamo riusciti a preservare una buona qualità dell’ambiente lucano, e l’acqua in questo è una cartina di tornasole. Ma lo è anche perché siamo riusciti a costruire opere, a mettere in piedi sistemi di gestione, a realizzare sistemi di monitoraggio che hanno portato a quel risultato consacrato da una ricerca di Altroconsumo secondo cui “in Basilicata c’è la migliore acqua di rubinetto d’Italia” e da un’indagine dell’Istat per la quale “i lucani si fidano a bere l’acqua di casa”. Ma la Giornata di oggi deve essere anche momento di riflessione. Una riflessione che, nel momento attuale, non può non coinvolgere il tema della proprietà e della gestione dell’acqua che, abbiamo già detto in passato, devono essere necessariamente pubbliche. E anche questo ancor più in Basilicata. La gestione dell’acqua in Basilicata è antieconomica per definizione: troppi pochi gli utenti su un territorio troppo vasto, un’alta percentuale di abitazioni rurali sparse, enormi dislivelli da superare, con relative spese, per portare l’acqua in montagna. Si tratta di una gestione che nessun privato, per definizione legato al lucro, potrebbe fare se non aumentando in modo esponenziale le tariffe o limitando la qualità del servizio e, quindi, l’affidabilità dell’acqua stessa. Per questo c’è da essere orgogliosi dalla scelta fatta dalla comunità lucana, a partire dalla Regione per arrivare ai comuni, di affermare non solo la proprietà pubblica dell’acqua, ma anche la natura pubblica della sua gestione, e anche su questo il “caso Basilicata” potrebbe servire a far riflettere in merito alle scelte nazionali sulla gestione dell’acqua.  
   
 

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