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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Marzo 2011
 
   
  CONVEGNO REGIONE PUGLIA -OCSE SU ENERGIE RINNOVABILI IN AMBITO RURALE

 
   
  L’assessore all’Ambiente, Lorenzo Nicastro, ha introdotto ieri i lavori del convegno “Sviluppo rurale e produzione energetica: l’orizzonte sostenibile. Esperienze internazionali a confronto”. “Proseguiamo – ha detto Nicastro – sulla strada intrapresa, con l’uso irrinunciabile delle energie rinnovabili. Stiamo implementando scenari e percorsi futuri per incentivare i piccoli impianti in modo da aiutare il settore rurale, in crisi da molto tempo, per integrare il reddito degli agricoltori. E’ motivo di orgoglio che a Bari, dopo Montreal e prima di Parigi, un’organizzazione come l’Ocse abbia scelto di organizzare i propri lavori di studio e confronto su un settore innovativo come le energie rinnovabili”. Nicastro ha poi messo l’accento sui recenti accertamenti di reato per gli impianti del brindisino: “Dobbiamo sapere che la Regione può legiferare e imporre norme che abbiano le migliori intenzioni, ma se da parte di qualcuno c’è solo l’intenzione di delinquere, bene andrà perseguito, ma si tratta appunto di violazioni di legge che vanno colpite secondo la legge”. Saranno presenti a Bari, nei prossimi 3 giorni: i rappresentanti dell’ Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, che ha promosso il progetto “la produzione di energia rinnovabile quale politica di sviluppo regionale delle aree rurali” che oggi avvia la sua seconda fase di sviluppo; Stefano Baldi, rappresentante del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti in Italia; Adam Brown, rappresentante dell’Agenzia Internazionale dell’Energia; Sabrina Lucatelli, rappresentante del Ministero dello Sviluppo Economico e della Direzione Generale della politica regionale della Commissione Europea; I professori Freshwater, dell’Università del Kentucky, Bryden, dalla Norvegia, Ralph Sims, Professore alla Massey University; il dr. Franco Mantino, dell’Istituto Nazionale di Economia Agraria i rappresentanti del Regno Unito, del Regno di Svezia, della Provincia olandese della Fryslan, del Québec e per l’Italia della regione Abruzzo. “Nella Regione Puglia abbiamo assistito – scrive l’assessore Nicastro nella sua relazione introduttiva - negli ultimi anni, ad un tumultuoso sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili, con particolare riferimento alle fonti eoliche e fotovoltaiche. A partire dalla seconda metà dell’ultimo decennio, a seguito dell’approvazione del piano energetico ambientale e della semplificazione normativa introdotta dalla stessa Regione Puglia in materia, grazie anche, se così si può dire, all’esplosione degli incentivi economici nazionali, la Puglia è diventata la prima regione italiana in materia di produzione energetica da fonti rinnovabili”. “Questo primato – continua - consolidatosi via via nel tempo, ha, di fatto, concentrato importanti interessi economici nella nostra Regione consentendo di superare le previsioni di produzione previste dal Piano Energetico Ambientale Regionale, con potenze impiegate per oltre 1000 Mwe da fonte eolica e circa 1000 Mwe da fotovoltaico. Lo sviluppo non ha mancato di interessare vaste aree rurali, con una maggiore componente di eolico nella provincia di Foggia. Tale primato, che consente di presentare il caso Puglia come un unicum, ha determinato, come altra faccia della medaglia, in un quadro normativo nazionale caratterizzato da estrema lentezza nel recepimento delle norme europee, una disordinata occupazione di suolo, in particolare nelle aree rurali, cosa che, in alcuni casi, ha determinato un negativo impatto ambientale e paesaggistico per le zone sottoposte agli interventi realizzativi. Tutto questo ha indotto la Regione Puglia ad approvare, a dicembre 2010, un regolamento contenente le “Linee Guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili”, che individua le aree e i siti non idonei alla installazione di specifiche tipologie di impianti alimentati da fonti rinnovabili nel territorio della Regione Puglia”. Le nuove linee guida serviranno ad orientare lo sviluppo responsabile e irrinunciabile delle fonti rinnovabili, indirizzandolo verso la produzione più ridotta e verso la strutturazione di sistemi industriali di filiera corta in grado di assicurare non solo la disponibilità delle aree di produzione energetica, ma, principalmente, di quelle per la produzione della componentistica e poi dello sviluppo delle necessarie cognizioni per le successive fasi di gestione, manutenzione ed efficientamento degli impianti. Come Regione Puglia intendiamo giocare attivamente la nostra partita, consapevoli che nel nostro ruolo di programmazione politica, sia possibile coniugare, come richiesto dall’art. 11 del nostro Statuto, sviluppo economico e tutela della matrice ambientale e paesaggistico territoriale. Questo approccio è sostenuto e confortato anche dal Programma Operativo Interregionale Energia di cui la regione Puglia è capofila per le quattro regione convergenza (Puglia, Calabria, Campania e Sicilia)”.  
   
 

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