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Notiziario Marketpress di Giovedì 24 Marzo 2011
 
   
  NUOVA RICERCA FINANZIATA DALL´UE SULLA SALUTE DEGLI IMMIGRATI NORDAFRICANI

 
   
   Bruxelles, 24 marzo 2011 - È pronto a partire un nuovo studio finanziato dall´Unione europea sulla salute degli immigrati nordafricani. Lo studio sarà effettuato da 6 università europee e nordafricane e ha ottenuto finanziamenti dall´Unione europea per un importo di 2 milioni di euro. La ricerca è sostenuta dal progetto Eunam (Eu and North African Migrants: Health and Health Systems), finanziata nell´ambito dell´area tematica "Salute" del Settimo programma quadro (7° Pq). La mappatura della salute umana è già un compito complesso nell´ambito di una singola popolazione non fluida, ma diventa ancora più complicata nell´ambito di una popolazione transitoria, che è in continua evoluzione a causa di vari fattori. La salute dei migranti è sempre influenzata sia dal paese ospitante che dal paese di origine. Per il progetto Eunam, che durerà quattro anni, un team di esperti provenienti da Algeria, Egitto, Francia, Germania, Italia, Slovenia, Svezia e Tunisia condurrà la ricerca sugli aspetti della salute nell´intero ciclo di migrazione, mostrando la situazione sanitaria in Algeria, Egitto, Marocco e Tunisia, in quanto rappresentanti dei paesi partner del Mediterraneo e del Nordafrica, che sono la patria di un gran numero di immigrati nell´Unione europea. Dato che molti migranti trascorrono lunghi periodi di tempo in diversi paesi ospitanti e alcuni ritornano eventualmente nel loro paese d´origine, è importante rilevare il loro stato di salute, benessere, quadro patologico e ricorso ai servizi sanitari rispetto alla popolazione nativa. Tali analisi sarebbero incomplete senza gettare uno sguardo agli indicatori e ai parametri nel paese d´origine. Lo studio auspica inoltre di gettare luce sui diversi problemi di salute affrontati dai vari gruppi di migranti. Dal momento che Francia, Germania, Italia, Slovenia e Svezia accolgono un gran numero di immigrati provenienti da altre regioni, può essere fatto anche questo confronto. "Nel complesso, il gruppo di esperti ha una notevole esperienza nel campo della prevenzione delle malattie e ha accesso a materiali e registri contenenti informazioni sulla salute e sui modelli di malattia della popolazione, nonché sul loro effetto sul sistema sanitario", ha commentato Jan Sundquist della Lunds Universitet in Svezia. Le istituzioni coinvolte sono la Facoltà di medicina dell´Università Ain Shams (Egitto), l´Institut national de santé publique (Algeria), l´Università degli Studi di Ferrara (Italia), il Centre d´études et recherches prospectives (Tunisia), la Lunds Universitet (Svezi), l´Institut de recherche et documentation en économie de la santé (Francia) e l´Institut Pasteur du Maroc (Marocco). Alla luce dei recenti disordini politici, proteste e rivoluzioni in atto in tutto il Nordafrica e delle loro ripercussioni sul numero di migranti che arrivano nell´Ue da quella regione, il progetto arriva in un momento particolarmente opportuno. L´avvio dello studio coincide con l´annuncio della Commissione di assistere l´Italia nell´affrontare gli eccezionali livelli di migranti in fuga dall´instabilità nella regione. Il 20 marzo il commissario Ue per gli Affari interni Cecilia Malmström ha confermato lo spiegamento di una missione Frontex (agenzia di gestione delle frontiere dell´Ue) denominata "Hermes" per assistere le autorità italiane nella gestione del flusso migratorio dal Nordafrica, in particolare dalla Tunisia all´isola di Lampedusa, a soli 113 km al largo della costa tunisina. "Nel quadro della missione Hermes saranno assegnati esperti degli Stati membri participanti insieme ad un supporto aereo e navale per assistere le autorità italiane. Le risorse umane e tecniche potrebbero essere rafforzate in funzione delle esigenze future", ha detto il commissario per gli Affari interni Malmström. Ed ha aggiunto: "Il popolo tunisino chiede la democrazia, nonché uno sviluppo economico e sociale. Affrontare queste richieste diminuirebbe l´immigrazione illegale. La missione fa parte di un più ampio pacchetto di misure adottate dalla Commissione per cercare di gestire questi eccezionali flussi migratori. Altre azioni prevedono la cooperazione con le autorità tunisine, l´individuazione di assistenza finanziaria e dotazioni di emergenza da parte dell´Ufficio europeo di polizia (Europol). Gli esperti di Frontex saranno incaricati di interrogare e intervistare i migranti. Attenzione particolare sarà rivolta ad individuare coloro che potrebbero avere bisogno di protezione internazionale. Per maggiori informazioni, visitare: Lunds Universitet, Svezia: http://www.Lunduniversity.lu.se/    
   
 

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