|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Lunedì 28 Marzo 2011 |
|
|
  |
|
|
AL TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI IL PIÙ GRANDE TRIBUTO DEDICATO ALLA STORICA BAND PROGRESSIVE TORNA IN ITALIA CON IL CONCERTO THE AUSTRALIAN PINK FLOYD SHOW – THE DARK SIDE OF THE MOON E CON NUOVI EFFETTI VISIVI IN 3D
|
|
|
 |
|
|
Milano, 28 marzo 2011 - The Australian Pink Floyd Show: un nome ormai popolare per i fans italiani dei Pink Floyd che da anni affollano le date del più spettacolare tributo da sempre dedicato al gruppo di David Gilmour. Lo scorso tour portava sul palco i successi di quattro album diversi, ora invece assisteremo al ritorno al “Single album show” – dopo quello dedicato a The Wall del 2008 – che sceglie di onorare il capolavoro assoluto della band britannica The Dark Side of the Moon. Il primo The Australian Pink Floyd Show andò in scena sedici anni fa e da quel momento divenne celebre in tutto il mondo, tanto da ricevere la ‘benedizione’ dello stesso David Gilmour, che, nel 1994, presenziò allo spettacolo in Australia. The Australian Pink Floyd Show non è un semplice tributo, ma una fedele riproposizione degli Psychedelic ulti trac che i Floyd presentavano nei loro tour dal 1987 al 1994, straordinari dal punto di vista sia musicale che scenografico e in cui il gioco di laser e di raggi luminosi, le animazioni sugli schermi e i suoni psichedelici caratterizzavano il set, creando atmosfere allucinanti e uniche nel loro genere. Fedele a tale cifra artistica, l’ormai consolidato progetto degli Australian ha realizzato successi in tutto il mondo, tanto da essere definito uno dei migliori spettacoli esistenti e da annoverare performances alla Royal Albert Hall di Londra e al Glastonbury Festival. Se nel 2008 The Australian Pink Floyd Show aveva celebrato The Wall riempiendo i palazzetti di Brescia e Fossano (Cn), e, l’anno successivo, realizzato tre sold out per altrettante date nel nostro paese, facendo rivivere sul palco il meglio della band britannica attraverso i migliori brani del loro repertorio, quest’anno l’attenzione degli Australian si rivolge a The Dark Side of The Moon, concept album capolavoro dei Pink Floyd pubblicato nel 1973 che ha segnato nuove strade soprattutto per ciò che riguarda il dialogo tra la partitura strumentale e l’uso di effetti campionati, registrazioni multitraccia e loop. Da quest’anno, inoltre, non saranno solo le indimenticabili note di The Dark Side of the Moon a infiammare il pubblico, ma ad esse si aggiungeranno nuovi schermi 3D che rendono ancora più suggestivo The Australian Pink Floyd Show. La band ha infatti scritturato il maestro degli effetti visivi di Hollywood John Attard, che ha lavorato per film quali Il Gladiatore, L’ultimo Samurai e Harry Potter. Attard ha aggiunto allo show una nuova dimensione grazie agli elementi visivi 3D, capaci di coinvolgere il pubblico in una nuova, inconsueta e straordinaria esperienza. Gli effetti creati da Attard, insieme all’immersione musicale creata dalla quadrifonia messa a punto da Colin Norfield, rendono The Australian Pink Floyd Show un “sovraccarico” di esperienze per i sensi e l’emozione degli spettatori Al pubblico verranno distribuiti gratuitamente gli occhiali 3D al momento dell’ingresso allo show, grazie ai quali esso potrà godere degli effetti creati da Attard, in tutto e per tutto simili a quelli che sono utilizzati nelle più moderne sale cinematografiche. I concerti dei Floyd sono sempre stati un’esperienza multimediale e appare dunque giusto che proprio gli Australian, che si fanno carico della loro eredità artistica, siano coloro i quali, per primi, portano l’esperienza 3D in un concerto rock! |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|