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Notiziario Marketpress di Mercoledì 30 Marzo 2011
 
   
  PESCA:FEDERCOOPESCA, ALLARME PESCA TELLINE PER BARRIERE ARTIFICIALI ANZIO

 
   
   “La pesca delle telline ad Anzio verrà messa a rischio dalla creazione di una barriera artificiale per la difesa della costa”. Questo l’allarme lanciato da Claudio Brinati, presidente Federcoopesca-confcooperative Lazio dopo l’avvio dei lavori per erigere un barriera rigida che verrà realizzata proprio sull’area dove sono posizionate le secche sulle quali viene svolta la pesca professionale delle telline. Operazione, sottolinea l’associazione, che distruggerà di fatto tale ambiente ed obbligherà i pescatori a spostarsi altrove in quanto l’ area diverrà di fatto inutilizzabile. Vita molto difficile, denuncia la Federcoopesca, per chi pesca le telline, che ha nel Lazio il suo zoccolo duro con il 10% della flotta laziale attiva nella molluschicoltura con draghe e rastrelli, per un totale di 70 piccole imbarcazioni che catturano in media ogni giorno circa 40-50 chili per 11 mesi l´anno, escluso aprile. “Dopo lo scampato spauracchio del regolamento comunitario, che l’estate scorsa ci ha fatto temere per le sorti della pesca di questo mollusco, molto richiesto da consumatori e ristorazione, ora ci si mettono le opere in mare, progettate senza alcun coinvolgimento della categoria, che da anni chiede di essere sentita quando vengono realizzati interventi che possono arrecare danno ad alcuni mestieri di pesca”, sostiene Brinati. Quello delle opere in mare e degli effetti che queste hanno sull’attività professionale è un problema che si presenta ciclicamente. “Ci sono voluti dieci anni per arrivare alle conclusioni che alcuni interventi, come quelli dei ripascimenti morbidi, non hanno una validità duratura. Ora ci troviamo a veder realizzate opere che non a tutti portano vantaggi, anzi arrecano serie difficoltà. Non si può continuare a sperimentare sulla pelle dei pescatori senza neanche interpellarli”. La Federcoopesca ricorda il protocollo siglato, insieme alle altre associazioni di categoria, qualche anno fa presso la Regione Lazio, che prevedeva l’istituzione di un tavolo di consulta preliminare per esaminare interventi di questo tipo. “Accordo al quale non è stato dato seguito, ma le opere si continuano a fare a discapito di attività economiche importanti per il tessuto territoriale” evidenzia Brinati.  
   
 

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