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Notiziario Marketpress di Martedì 05 Dicembre 2006
 
   
  VIABILITá: PRESENTATO IN FVG IL PIANO REGIONALE SICUREZZA STRADALE

 
   
   Udine, 5 dicembre 2006 - La Giunta regionale ha preso atto della proposta - avanzata dall´assessore alla Mobilità, Lodovico Sonego - di Piano Regionale della Sicurezza Stradale. Il documento sarà ora sottoposto al parere della Commissione consiliare competente e del Consiglio delle Autonomie locali. A seguito delle osservazioni che potranno essere presentate dai due organismi nonché dalla Consulta regionale della sicurezza stradale, la proposta di Piano potrà venire integrata o modificata. La proposta di Piano Regionale della Sicurezza Stradale si articola in cinque parti che riguardano varie aree tematiche: aspetti generali, stato di fatto ed evoluzione storica e prevedibile della sicurezza stradale nel Friuli Venezia Giulia, obiettivi e loro dimensionamento, azioni previste, gestione e monitoraggio del Piano. Tra gli aspetti generali, sono esposti i principi fondamentali e le finalità del Piano e viene proposto il quadro normativo e programmatico di riferimento, comunitario e nazionale, con il quale il Piano stesso si coordina. Circa l´analisi dello stato di fatto e la presumibile evoluzione, viene fatto riferimento alla rete infrastrutturale stradale della regione, alla mobilità afferente su questa e ai dati dell´incidentalità. L´analisi di incidentalità si fonda sui dati Istat del decennio 1994-2003 (per il 2004 i dati non sono ancora disponili in forma disaggregata) e consiste in uno studio di tipo aggregato sulla ripartizione degli incidenti secondo classificazioni territoriali, temporali, di ambito urbano o extraurbano, per veicolo o soggetto coinvolto, al fine di evidenziare le criticità del fenomeno a livello regionale, provinciale e comunale ad alto rischio ed elevato costo sociale. La definizione degli obiettivi che il Piano si pone e il loro dimensionamento è concentrata nell´ottica di valutare l´impatto del Piano rispetto quanto atteso dalla sua attuazione. Fine ultimo di ogni azione intrapresa sarà di conseguire la diminuzione del numero di vittime da incidente stradale e, quindi, dei relativi tassi di incidentalità, mortalità e ferimento del Friuli Venezia Giulia. Congiuntamente alla determinazione di obiettivi di tipo quantitativo, viene delineato un ulteriore quadro di obiettivi, definiti sulla base della capacità di introdurre gli elementi e i criteri propri della sicurezza stradale negli strumenti di programmazione e pianificazione territoriale e urbanistica regionali, detti di tipo programmatico. Sono inoltre analizzate le serie storiche degli indicatori di riferimento dell´incidentalità stradale (sostanzialmente il numero di vittime e i tassi di incidentalità, mortalità e ferimento) e gli scenari di sviluppo ipotizzabili per la determinazione di obiettivi significativi e compatibili da conseguire con l´attuazione del Piano. Nel dimensionamento dell´obiettivo complessivo del Piano sono state seguite le linee programmatiche in materia della Commissione europea ponendo una riduzione del 50 per cento delle vittime, morti e feriti, da conseguirsi nel decennio di riferimento successivo al 2004. Le azioni del Piano sono quelle che la Regione intende promuovere e incentivare e che possono fare riferimento a due campi di intervento principali: le azioni di tipo infrastrutturale e di gestione della mobilità in ambito urbano e quelle di tipo strategico. Le azioni di tipo infrastrutturale intervengono nella sistemazione e messa in sicurezza delle infrastrutture stradali, mentre quelle di gestione della mobilità in ambito urbano intervengono nella riorganizzazione e razionalizzazione del sistema della mobilità e della circolazione. Le azioni di tipo strategico, invece, riguardano settori come quelli dell´educazione stradale, della sensibilizzazione o, ancora, del controllo dei comportamenti alla guida, mirando all´attivazione di sinergie tra enti che abbiano tra i loro fini istituzionali la riduzione degli incidenti. Tra le azioni suddette vengono individuate come prioritarie quelle tese a contrastare le situazioni di massimo rischio, così come evidenziato dalle analisi di incidentalità nel Friuli Venezia Giulia. Sono definite, inoltre, le azioni dirette, cioè quelle che la Regione promuove direttamente e che rivestono carattere generale, che hanno valenza territoriale regionale e che realizzano e/o incentivano il coordinamento con gli Enti che, a vario titolo, hanno tra i propri fini istituzionali il miglioramento delle condizioni della sicurezza stradale. Tali sono prevalentemente le azioni di tipo strategico. Infine, per la gestione e il monitoraggio del Piano vengono delineati i principi secondo cui gestire e monitorare gli effetti del Piano stesso tenendo conto dello scenario di primo sviluppo e di quello di prossima attuazione che prevede il funzionamento a regime del Centro regionale di Monitoraggio della Sicurezza Stradale. .  
   
 

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