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Notiziario Marketpress di
Martedì 29 Marzo 2011 |
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NUCLEARE: MORATORIA DI 12 MESI
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Roma, 29 marzo 2011 - In seguito al grave terremoto che ha devastato il Giappone con le drammatiche conseguenze sulle centrali nucleari in funzione nel paese nipponico, la comunità internazionale si è presa una pausa di riflessione sulla sicurezza connessa alle modalità di funzionamento delle centrali nucleari. In linea con le decisioni dell´Unione europea che procederà quanto prima ad effettuare delle verifiche sugli impianti in funzione in Europa, anche il nostro Paese ha voluto prendere una pausa di riflessione sull´energia nucleare. Nel Consiglio dei ministri del 23 marzo scorso è stata così decisa la moratoria di almeno un anno per il nucleare nel nostro Paese. La moratoria riguarda la realizzazione di impianti nucleari e non lo smaltimento in sicurezza delle scorie radioattive esistenti, che andranno immagazzinate in un deposito nazionale. Per effetto immediato della moratoria, il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero dell’Ambiente non procederanno all’adozione degli atti necessari alla realizzazione degli impianti nucleari, a cominciare dalla predisposizione del documento programmatico sulla strategia nucleare. Così come disposto dall’Unione europea, restano confermati il deposito nazionale per lo stoccaggio e il ruolo dell’Agenzia per la Sicurezza Nucleare, quale organo competente per lo studio e la programmazione delle politiche riguardanti la sicurezza nucleare. “Il Governo oggi ha fatto una scelta responsabile e nell’interesse dei cittadini. L’italia – ha affermato il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani - si muove dunque in piena sintonia con gli altri Paesi dell’Ue che, dopo il dramma di Fukushima, stanno definendo nuovi e più condivisi criteri di sicurezza riguardanti l’energia nucleare. Questo fronte resta per noi prioritario, e nei prossimi mesi faremo la nostra parte per far sì che l’Europa intera possa adottare standard di sicurezza nucleare concertati e massimamente affidabili. Adesso bisogna guardare avanti, per far sì che il nostro Paese, al di là dell’atomo, sia all’avanguardia nell’adozione delle nuove tecnologie energetiche, necessarie per ottenere un mix energetico più equilibrato e meno dipendente dalle fonti fossili. Penso – ha concluso il Ministro - per esempio alle fonti rinnovabili, che stiamo rendendo sostenibili economicamente per il sistema Paese, così da assicurare prospettive di pianificazione di lungo periodo alla filiera produttiva”. "La moratoria di un anno sul nucleare - ha dichiarato il ministro dell´Ambiente Stefania Prestigiacomo - è una decisione di buon senso, di cautela, di rispetto per la preoccupazione dei cittadini di fronte a eventi straordinari che hanno suscitato grande inquietudine nell’opinione pubblica. In sede Ue è stato deciso di avviare stress-test nelle centrali con particolare attenzione a quelle più vecchie". "In questo ambito - ha aggiunto il ministro - il governo italiano si è mosso in sintonia con i partner europei condividendo la centralità del tema della sicurezza. Abbiamo detto e ribadiamo che nessuna scelta che metta a rischio salute e sicurezza dei cittadini sarà mai fatta da questo Governo. Abbiamo inoltre sempre sostenuto che sarebbe sbagliato assumere decisioni sul nucleare – in un senso o nell’altro - sull’onda dell’emotività comprensibilmente innescata dall’incidente in Giappone. Da qui la scelta di dare al Governo ed al paese una pausa di riflessione, un anno di moratoria nel corso del quale sara’ possibile avere piena e completa informazione sull’incidente di Fukushima, piena consapevolezza dei livelli di sicurezza negli impianti esistenti ed in quelli che vengono realizzati oggi con le tecnologie più moderne. Alla luce di questo quadro di riferimento e superata l’emergenza di queste settimane, sarà possibile, crediamo, assumere in maniera più attenta e serena ogni decisione". Quanto ai pericoli relativi alle ripercussioni di quanto sta accadendo in Giappone, il ministro della Salute Ferruccio Fazio ha assicurato che sono da escludere situazioni di pericolo per l’Italia: “L’eventuale arrivo in Italia di correnti d’aria provenienti dal Giappone non presenta alcun rischio per la salute” ha dichiarato il Ministro della Salute. “Se anche le correnti dovessero trasportare sull’Italia particelle radioattive provenienti dalla centrale di Fukushima – ha aggiunto Fazio – si tratterebbe comunque di quantità infinitesimali, estremamente diluite, che oggi siamo in grado di rilevare grazie agli strumenti sofisticati di cui disponiamo, ma che non avrebbero alcun effetto sulla salute. Si tratterebbe infatti di valori bassissimi, largamente inferiori alle dosi di radioattività naturale”. |
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