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Notiziario Marketpress di Mercoledì 30 Marzo 2011
 
   
  TOSCANA, UNIONE DELL’ARCIPELAGO: SCIOGLIMENTO INEVITABILE. TUTTI I DIPENDENTI ALLA PROVINCIA

 
   
  Firenze, 30 marzo 2011 - Nessuna proroga per l’Unione dei comuni dell’Arcipelago toscano, che già era stata commissariata dal governo per non aver approvato il bilancio . “E’ improbabile che in tre mesi l’unione possa ragionevolmente fare quello che non ha fatto in due anni, da quando è nata: ovvero svolgere le funzioni comunali in forma associata, che è un elemento imprescindibile per le unioni di comuni, almeno in Toscana – spiega l’assessore alle riforme istituzionali e ai rapporti con gli enti locali, on. Riccardo Nencini – . Non lo hanno fatto in tutto questo tempo, nonostante due diffide della Regione. Non lo hanno fatto ben oltre i sei mesi previsti dalla legge. A questo punto abbiamo dovuto prendere atto della situazione”. Così il 1 aprile, scaduto il termine per realizzare le gestioni associate, alla giunta non resterà che procedere alla ‘liquidazione’ e ‘estinzione’ dell’ente. Tecnicamente potrebbero servire dai tre ai cinque mesi. “Ma possano stare tranquilli i dipendenti dell’unione. Venuto meno l’ente, passeranno tutti alla Provincia, come prevede sempre la legge” rassicura l’assessore Nencini. Alla fine dello scorso anno l’Unione dell’arcipelago contava 14 dipendenti del comparto del pubblico impiego, tra dirigenti e impiegati. A questi si aggiungevano dieci operai forestali a tempo determinato e un co.Co.co. L’unione dei comuni conta sei dei nove comuni dell’Elba e dell’arcipelago: non ne fanno parte Rio Marina, Porto Azzurro e Marciana Marina. Quattro giorni fa, il 25 marzo, alcuni sindaci dell’Unione avevano scritto alla Regione per chiedere un’ulteriore proroga per adempiere all’effettivo esercizio di gestioni associate ed evitare così lo scioglimento. Ma la richiesta non era stata sottoscritta da tutti i comuni. Dei cinque elbani che fanno parte dell’unione l’avevano firmata solo Portoferraio, Marciana, Rio nell’Elba e Campo nell’Elba. Mancavano Capoliveri e l’Isola del Giglio. E mancavano anche rassicurazioni formali: l’unico comune che che ha fatto atti di affidamenti di funzioni è Portoferrario, anche se la gestione associata non è mai partita.  
   
 

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