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Notiziario Marketpress di Mercoledì 30 Marzo 2011
 
   
  UE, NOVEL FOOD: TRATTATIVA FALLITA PER RIFIUTO CONSIGLIO DI ETICHETTARE CIBI CLONATI

 
   
   I negoziati sulle modifiche alla legislazione sui nuovi alimenti (novel foods) di lunedì notte si sono conclusi senza un accordo a causa del rifiuto del Consiglio di accettare l´offerta finale presentata dal Parlamento. Di conseguenza, la legislazione adottata nel 1997 resta in vigore. La conferenza stampa prevista per le 10.30 di ieri è stata spostata, sempre per la giornata odierna, alle ore 15.00, nella sala conferenze stampa del Parlamento europeo (Phs 0A050). Il Presidente della delegazione del Pe Gianni Pittella (S&d, It) e la relatrice per il Parlamento sulla legislazione sui nuovi alimenti Kartika Liotard (Gue/ngl, Nl) hanno fatto la seguente dichiarazione: "È molto frustrante il rifiuto del Consiglio di ascoltare le preoccupazioni dei cittadini e sostenere misure, urgenti e necessarie, per proteggere i consumatori e il benessere degli animali. Il Parlamento, a grandissima maggioranza, ha chiesto una messa al bando degli alimenti derivanti da animali clonati e dalla loro discendenza (cfr. Comunicato stampa qui sotto). Abbiamo fatto il massimo sforzo per arrivare a un compromesso, ma non abbiamo intenzione di sacrificare il diritto dei consumatori di sapere se il proprio cibo deriva da animali clonati. Poiché l´opinione pubblica europea è a stragrande maggioranza contraria alla clonazione per fini di alimentazione (cfr. Lo studio dell´Eurobarometro qui sotto), l´etichettatura di tutti i cibi derivati da animali clonati è il minimo che si possa fare. Il Consiglio invece è pronto a sostenere solo una proposta di etichettatura per un unico tipo di prodotto: la carne fresca. Le misure che riguardano la prole degli animali clonati sono assolutamente indispensabili, poiché i cloni hanno un valore commerciale solo per l´allevamento, non per la produzione alimentare. Nessun agricoltore spenderebbe, infatti, 100.000 € per un toro clonato, solo per farne hamburger. Il Consiglio inoltre si è opposto alla possibilità che il Parlamento eserciti il suo diritto di veto nel caso di nuovi cibi aggiunti alla lista dei nuovi alimenti. L´incapacità di accettare il compromesso si traduce anche nella bocciatura di altre importanti modifiche previste dal pacchetto: Ad esempio, continuerà a non esserci nessuna regola specifica sull´uso dei nano-materiali nei prodotti alimentari".  
   
 

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