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Notiziario Marketpress di Mercoledì 30 Marzo 2011
 
   
  AATO COMMISSARIATE DAL 1° APRILE SE NON ARRIVA IL DPCM

 
   
   Verona, 30 marzo 2011 - L’intervento dell’assessore regionale Conte all’assemblea di Aato Veronese. Martelli, Aato Veronese “La Regione avrà un forte coordinamento, si va verso un «Modello Veneto»” “Aato commissariate e non abrogate dal 1° di aprile in attesa della nuova legge regionale, se entro due giorni (31 marzo) non arriverà il Dpcm”. Sono le parole di Maurizio Conte, assessore regionale all’Ambiente, intervenuto il 29 marzo all’Assemblea dei Sindaci convocata dell’Aato Veronese, tenutasi al Quadrante Europa, a cui erano presenti i sindaci del territorio scaligero, il direttore dell’Aato Veronese Luciano Franchini, il presidente dell’Aato Veronese Mauro Martelli, il vicepresidente della Provincia di Verona Fabio Venturi, Luigi Mauro Visconti vice presidente Aato Veronese, Anna Leso, Presidente di Acque Veronesi e il direttore di Ags Alberto Ardieli. “Proprio questa mattina – ha affermato Conte di fonte a tutti i sindaci veronesi – è stata approvata in giunta regionale delibera che prevede il commissariamento delle Aato dal 1° di aprile, con i loro presidenti che copriranno il periodo transitorio con la carica di Commissari. Questo perché è impensabile non avere una copertura delle Aato se non dovesse, in questi due ultimi giorni di tempo, arrivare il tanto atteso Dpcm”. La nuova legge regionale, approvata in Giunta, è attualmente in discussione per la futura approvazione da parte del Consiglio. Assemblea “calda”, quella di oggi, dove i sindaci del territorio veronese hanno discusso la spinosa questione legata al “buco normativo” venutosi a creare da alcuni mesi. Infatti, dopo la proroga di tre mesi stabilita a fine 2010 che fissava la soppressione delle Aato al 31 marzo; dopo il mancato arrivo del Dpcm (almeno finora), che consentirebbe un’ulteriore proroga, ecco che la Regione Veneto prende le redini della situazione, consentendo così la sopravvivenza delle Aato. E si avvicina sempre di più quell’ideale di “Modello Veneto” per la gestione del servizio idrico, nominato durante l’assemblea dallo stesso assessore regionale e auspicato anche dal Presidente dell’Aato Veronese Mauro Martelli. Un Modello per la pianificazione delle acque che, se approvato, darebbe la possibilità agli enti locali di continuare il loro ruolo. Prossima data fondamentale sul calendario sarà quella del Referendum, il 12-13 giugno prossimo, sull’abrogazione dell’articolo 23, e dunque sull’abrogazione della privatizzazione obbligatoria della gestione del servizio che consentirebbe di continuare la gestione attuale, cosiddetta, in house alle società pubbliche Acque Veronesi e Azienda Gardesana Servizi. “Mancava un forte coordinamento regionale – commenta Mauro Martelli, Presidente dell’Aato Veronese, prossimo ad esserne il Commissario -; con l’approvazione della futura Legge Regionale invece si stanno creando i presupposti per il conseguimento ed il perfezionamento di un “Modello Veneto” che partendo dalla esperienza positiva maturata fino ad ora, garantisca ancora al territorio ed ad Sindaci il ruolo fondamentale di programmazione ed approvazione degli interventi ma allo stesso tempo avranno un coordinamento regionale su tutti gli atti fondamentali come le convenzioni ed i contratti di servizio uniformando di fatto i comportamenti amministrativi e gestionali sull’intero territorio regionale. Nel medio periodo quindi si potranno anche mettere a confronto i risultati statistici e gestionali delle varie esperienze e trasferire le eccellenze accertate su tutto il territorio regionale con l’unico fine di migliorare il servizio contenendo gli aumenti tariffari che già ora risultano essere a Verona tra i più bassi a livello nazionale. “Ci si augura che questa riflessone dal punto di vista normativo non rallenti le opere in corso di realizzazione - dice Luciano Franchini, direttore Aato Veronese – , e che quanto di buono fatto finora sia valorizzato anche in avvenire. Sono stati realizzati già 150milioni di euro di investimenti negli ultimi quattro anni e la tariffa media a Verona è del 25% più bassa della media nazionale e del 10% più bassa di quella regionale”.  
   
 

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