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Notiziario Marketpress di Mercoledì 30 Marzo 2011
 
   
  ECCESSI DI SOSTANZE E GIOVENTÙ DISTURBATE L’ABUSO DI SOSTANZE (ALCOOL E DROGHE)

 
   
  Milano, 30 marzo 2011 - Secondo stime recenti, attualmente il 30 per cento – ovvero 1 ogni 3 - degli adolescenti mette in atto comportamenti a rischio, tra i quali: l’abuso di sostanze (alcool e droghe); l’esposizione più o meno volontaria ad incidenti (guida pericolosa, sport estremi); la manipolazione violenta del corpo (piercing e tatuaggi); l’aggressività diretta verso sé stessi o verso altri (furto, vandalismo, bullismo, condotte criminali); l’insuccesso e l’abbandono scolastico; il ricorso a pratiche sessuali non protette. Sono considerate condotte rischiose: i comportamenti antisociali, le dipendenze (alcool; droghe; fumo; gioco d’azzardo; internet, sex e shopping addiction); i rapporti sessuali non protetti e i contagi virali: le gravidanze precoci; il bullismo; la guida pericolosa; la fuga da casa. L’imitazione del gruppo dei coetanei può risultare sia un fattore di rischio sia un fattore protettivo; il mancato inserimento sociale espone al disadattamento ed alla devianza; l’importanza dei Media. Comunicazione: caratteristiche delle tecnologie della comunicazione (Nota 1) I fattori di rischio che possono portare alla devianza minorile sono familiari, psicosociali, individuali e psicologici. [Dati Statistici riguardanti Adolescenti Usa (Nota 2)] Conoscere le motivazioni più frequenti che possono indurre un adolescente a provare la droga, o ad avere condotte a rischio, può aiutare i genitori a comprendere. Gli eccessi di Sostanze (abuso di alcool e/o di sostanze stupefacenti), le varie alterazioni della condotta alimentare e sessuale, l’applicazione di piercing e tatuaggi sono appunto esempi di rischio più o meno estremo cui gli adolescenti sottopongono il loro corpo. Nell’età adolescenziale la psiche parla attraverso il corpo: l’attacco al soma non va dunque mai sottovalutato in quanto sempre indice di una scissione tra il sé psichico ed il sé corporeo. L’estremo di questo fenomeno è rappresentato dalle condotte suicidarie. [Disturbi Psichici: sono aumentati, e in particolar modo i disturbi dell’umore e, conseguentemente, il suicidio. (Nota 3)] Il vissuto adolescenziale tra lutto ed autonomia - Il corpo: amico-nemico - Rabbia ed aggressività: negative o funzionali? Tra normalità e patologia - Gli indicatori di “normalità” - Alcool: il 17 per cento [1 ogni 6] dei ragazzi che si rivolgono al Pronto soccorso a seguito di un’intossicazione da alcol ha meno di 14 anni. - Tabagismo: sono attribuibili al fumo di tabacco in Italia 80.000 morti/anno, ed il numero di fumatori nelle età più giovani è in continuo incremento. - Droghe: complessivamente in crescita: dal 1996 al 2002 nei Paesi europei si è verificato un aumento del 20 per cento dei pazienti in trattamento per marjuana/cannabis. - Gioco d’Azzardo Patologico (Gambling) : è molto più diffuso tra i maschi che tra le femmine, inoltre gli uomini giocano molto di più delle donne. (Nota 4) - “La ricchezza non fa la felicità” = La Classifica dei Paesi più felici (Ricerca pubblicata su New Scientist, 2003) (Nota 5) - L’ambito scolastico. Nei ragazzi una vivacità incontrollata, non costruttiva ma dispersiva, tic nervosi di vario genere ed entità, balbuzie specie su spinte emozionali, costante apatia e inerzia, scarsa armonizzazione con il gruppo-classe, una dissonanza con i compagni ed una fragilità emozionale: e il Docente? (Nota 6) - La psico-apatia degli adolescenti Gli adolescenti, alla Tv, vedono ogni giorno delitti e violenza, e, non riuscendo ad elaborarla, arrivano a una sorta di psico-apatia: è necessario che ci si confronti nuovamente con loro, cercando di creare una rete morale solida, e tentando di ripristinare il valore di soglia circa il vero significato della violenza e delle azioni comportamentali. (Nota 7) - Effetti dello stile educativo ed influssi socioculturali (Nota 8) - Per una psicopedagogia del ‘senso della vita’ (Nota 9) - Interventi e Progetti Educativi destinati agli adolescenti (Nota 10) - - Come e cosa fare? I tre interrogativi fondamentali di Hillel (Nota 11): 1) Se non lo faccio io, chi lo farà? 2) Se non lo faccio adesso, quando lo farò? 3) Se lo faccio solo per me stesso, chi sono io? Eccessi di sostanze e gioventù disturbate Note- Giuseppe Spinetti - Nota 1 - Comunicazione: caratteristiche delle tecnologie della comunicazione (Diffusione, Accessibilità, Velocità di funzionamento, Facilità e rapidità con la quale quella data esperienza può essere ripetuta, Gratificazione sensoriale, Gratificazione emozionale) ne favoriscono la dipendenza. L’approccio degli adolescenti alle tecnologie della comunicazione può essere: Ludico, Performante, Emozionale, Sensoriale, Sperimentale. Nota 2 - Dati Statistici riguardanti Adolescenti Usa - 1 su 2 vive in una famiglia monoparentale per un certo periodo dell´infanzia; 1 su 3 è nato da genitori non sposati; 1 su 4 vive con un solo genitore; 1 su 8 è nato da una madre adolescente; solo 1 su 25 vive con entrambi i genitori (The State of America´s Children, 1998 Yearbook, Children´s Defense Fund). Nota 3 - Disturbi Psichici: sono negli ultimi anni aumentati, e in particolar modo i Disturbi dell’Umore. Negli ultimi decenni l’età d’esordio dei disturbi dell’umore si è significativamente abbassata ed è aumentata in modo preoccupante la frequenza delle patologie dello spettro ansioso e depressivo. L’incidenza della depressione nel periodo giovanile è quasi raddoppiata, con un rapporto di 3:1 tra femmine e maschi. In Europa ed in America il suicidio rappresenta la seconda causa di morte tra i 14 ed i 24 anni ed i dati relativi ai tentativi di suicidio sono aumentati in maniera esponenziale. Nota 4 - Gioco d’Azzardo Patologico (Gambling) : è molto più diffuso tra i maschi che tra le femmine, inoltre gli uomini giocano molto di più delle donne. In generale la prevalenza di soggetti in età giovanile con gambling problematico risultano essere quasi il doppio rispetto agli adulti. I giochi più diffusi sono le carte e le scommesse sportive. Inoltre il gioco d’azzardo illegale tra i giovani è molto più diffuso, pertanto il gambling patologico risulta essere più difficilmente misurabile. Nota 5 - “La ricchezza non fa la felicità” = La Classifica dei Paesi più felici (percentuale di popolazione che si ritiene tale, come da Ricerca pubblicata su New Scientist, 2003): nei primi dieci posti Nigeria, Messico, Venezuela, El Salvador, Porto Rico; l’Italia in 26° posizione (17 per cento). Fra le 10 Ragioni per essere o non essere felici: avere o non avere un buon carattere, invecchiare bene, dare valore all’amicizia; di peso scarso invece guadagnare molto. Nota 6 – L ’ambito scolastico : Sempre più spesso nell’ambito scolastico si può osservare nei ragazzi una vivacità incontrollata, non costruttiva ma dispersiva, tic nervosi di vario genere ed entità, balbuzie specie su spinte emozionali, costante apatia e inerzia, scarsa armonizzazione con il gruppo-classe, una dissonanza con i compagni ed una fragilità emozionale. Di fronte a queste difficoltà il Docente può cercare di: offrire di sé un’immagine di personalità sicura e controllata; essere un’Autorità disponibile ed un soggetto armonico con il Consiglio di Classe; personalizzare quanto più possibile l’apprendimento con strategie differenziate. Inoltre dovrebbe sempre avere il controllo della classe conoscendo le curve di attenzione, sapendo suscitare interesse, utilizzando ampiamente le disponibilità degli studenti, favorendo le metodologie più produttive di apprendimento e stimolando alla concentrazione. Nota 7 – La Psico-apatia : I bambini che sono esposti alla Tv, vedono ogni giorno molti delitti o atti di violenza in televisione, e provano generalmente inizialmente angoscia non avendo la capacità di elaborare tutto questo; successivamente come forma di difesa abbassano il proprio rilevatore interno, abbassando così la propria ricettività psichica, arrivando da ultimo a una sorta di psico-apatia (che si potrà poi anche manifestare nell’ arrotare con la macchina un anziano, o un bambino, e poi scappare via; oppure violentare una coetanea o seviziare ed uccidere brutalmente qualcuno, senza peraltro avere la sensazione di aver fatto qualcosa di grave, in quanto appunto psico-apatico). Quindi è necessario che ci si confronti nuovamente con l’adolescente, con le sue caratteristiche e con i suoi stati di sviluppo rafforzando l’importanza, da un lato a livello sociale (cercando cioè di creare una rete morale solida basata cioè su valori condivisi riguardanti la dignità della persona, il senso e l’importanza della vita personale, il rispetto e l’accettazione), e dall’altro a livello individuale (tentando di ripristinare il valore di soglia percettivo del nostro elaboratore psichico, su livelli accettabili circa il vero significato della violenza e delle azioni comportamentali). Nota 8 - Effetti dello stile educativo ed influssi socioculturali: - quattro tipologie di stili familiari: l’influente, il rigoroso, il condiscendente, il negligente (Diana Baumrind, 1991; Adelson; Katherine Jewsbury Conger et Al, 1997). - I disturbi mentali dell’adolescente possono anche essere letti in questa chiave, come conseguenza dell’alienazione da una realtà familiare e socioculturale vista come minacciosa e destrutturante nella quale, per contenere l’angoscia, ci si priva della capacità di pensare e dubitare: scissione tra il sé psichico e il sé corporeo. - La volontà di rischiare mettendo in gioco la propria vita (desiderio di onnipotenza: il giovane la vita non la vuole vivere ma dominare, esorcizzando la morte mediante la sfida). - La ricerca di limiti fisici da oltrepassare (per il bisogno di rafforzare il senso di identità e andare oltre l’esistenza come puro accadimento) - Ricerca del limite e dell’estremo in tutte le sue variegate rappresentazioni. Nota 9 - Per una psicopedagogia del senso della vita “... In un’epoca in cui i dieci comandamenti hanno visto sfumare la loro validità incondizionata, l’uomo deve essere in grado di percepire i diecimila comandamenti che sorgono dalle diecimila situazioni con cui la vita li mette a confronto”. - pseudo-educatori (peacemakers), contrapposti a c.D. Educatori pacemakers, ovvero i “battistrada” (Victor Frankl). Nota 11 - Interventi e Progetti Educativi destinati agli adolescenti: 1) affiancamento ad adulti competenti; 2) focalizzazione non sui problemi ma sulle competenze della persona; 3) uso di un approccio positivo limitando critiche, punizioni e minacce; 4) individuazione di obiettivi di alto livello fornendo il sostegno necessario per raggiungere i risultati; 5) offerta di occasioni per attività significative e coinvolgenti nella comunità; 6) coinvolgimento dei genitori; 7) creazione di un senso di comunità ed appartenenza; 8) aiuto nell’individuare vettori di significati ed orizzonti di senso alla propria esistenza. Nota 11 - Come e cosa fare? I tre interrogativi fondamentali di Hillel: 1) Se non lo faccio io, chi lo farà? (capacità di percepire sé stessi come persone uniche ed irripetibili) 2) Se non lo faccio adesso, quando lo farò? (sottolineatura dell’unicità del momento presente: un’esistenza vissuta in pienezza ne valorizza ogni istante) 3) Se lo faccio solo per me stesso , chi sono io? (la scoperta quotidiana del compito nel confronto sistematico con le sfide che la vita pone di continuo)  
   
 

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