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Notiziario Marketpress di Mercoledì 30 Marzo 2011
 
   
  LE STAGIONI DELL’UMORE LA DEPRESSIONE STAGIONALE E LE CRISI D’ANSIA ACUTE

 
   
   Milano, 30 marzo 2011- Circa il 20% della popolazione presenta un quadro di "umore instabile". Gli studi epidemiologici hanno rilevato un’incidenza doppia della depressione tra le donne rispetto agli uomini. Dr Giuseppe Tavormina - Psichiatra Presidente del “Centro Studi Psichiatrici” (Cen.stu.psi.) Segretario Generale dell´ "Associazione Italiana sulla Depressione - Eda Italia Onlus" Senior Research Fellow of Bcmh in assoc. With Univ. Of Cambridge E-mail: dr.Tavormina.g@libero.it  Introduzione – Il tono dell´umore in una persona normale (eutimica) è stabile; in presenza invece di malattia dell´umore esso "oscilla", fra depressione ed euforia/irritabilità, o entrambe contemporaneamente: siamo in presenza pertanto del cosiddetto umore instabile. Il depresso è un soggetto in cui la normale oscillazione del tono dell’umore si blocca stabilmente nell’area della tristezza per almeno due settimane. I disturbi dello spettro bipolare (incluse le forme sotto-soglia, cioè clinicamente meno evidenti) sono molto diffusi, più di quanto comunemente si ritenga, spesso peraltro anche sottovalutati, non diagnosticati o mal curati: la qual cosa può portare a serie conseguenze che spesso vanno alla cronaca tragica: abusi di sostanze, crisi lavorative, suicidi e stragi familiari, stupri. L’età media di insorgenza di un episodio depressivo è relativamente precoce, tra i 20 ed i 40 anni. E’ però presente un significativo numero di esordi molto precoci o di esordi tardivi (primo episodio in adolescenza o dopo i 50 anni). Osservazioni – L’episodio depressivo è di fatto solo una fase del più ampio "spettro bipolare dell’umore", in cui l’instabilità del tono dell’umore ne è la caratteristica principale. La “depressione ricorrente” presenta un ciclico periodo di crisi depressiva soprattutto nelle stagioni primaverile/autunnale, e frequentemente è associata a malattie dell’ansia che hanno una simile stagionalità. Conseguenze del mancato riconoscimento e trattamento di un disturbo dell’umore possono essere: più elevato rischio di suicidio, riduzione dell’aspettativa di vita, aumentata perdita di giornate lavorative, aumentato utilizzo di risorse sanitarie, anche per altre patologie, cronicizzazione dei medesimisintomi. Le malattie dell’ansia (ansia generalizzata, attacchi di panico, fobia sociale, quadri ossessivi), sono sempre in “comorlidità” (cioè associazione clinica) con le malattie dello spettro bipolare, anzi spesso ne rendono la prognosi e l’evoluzione più complessa. I disturbi dell’umore possono indurre abuso di sostanze come tentativo di automedicazione. L’abuso di sostanze (alcool, hashish, cocaina, cannabinoidi etc.) può a sua volta causare depressione, disforia, ansia e la cosiddetta “sindrome amotivazionale”. Il concomitante abuso di sostanze con i disturbi dell’umore può rendere questi ultimi resistenti ai trattamenti e comportare una prognosi peggiore. Valutazioni cliniche – I principali sintomi presenti nei disturbi dell´umore e dell’ansia sono: Iperattività (euforia) alternata a periodi di serio rallentamento psicomotorio (apatia), Umore depresso e/o irritabile, Comportamento antisociale, Abuso di sostanze (alcoliche e/o stupefacenti), Disturbi della condotta alimentare, Ideazione suicidaria, Senso di disperazione, Anedonia e apatia generalizzata, Deliri e allucinazioni, Iper/ipo-attività sessuale, Insonnia / ipersonnia, Ridotta capacità di concentrazione, Disturbi gastrointestinali (gastriti e coliti), cefalee e somatizzazioni varie (es.: tensione muscolare protratta), Crisi d’ansia acuta (con: sensazione di mancanza d’aria, senso di soffocamento e di oppressione, paura di impazzire e di morire, grande disagio morale, pensieri ossessivi). I principali "markers" da non trascurare per un´evidenza precoce di tali patologie instabili sono: familiarità per disturbi bipolari (o per suicidio); precedenti episodi di ipomania/euforia/irritabilità protratta; storia di 3 o più episodi depressivi negli ultimi anni; esordio (o riacutizzazione) acuto stagionale (invernale e/o estivo per i bipolari più gravi e i quadri "misti”; primaverile/autunnale per le depressioni ricorrenti e le crisi d’ansia acute); precedenti episodi di ciclotimia (oscillazioni dell´umore in modo costante e continuativo); presenza di comorbidità con sintomatologia ansiosa; presenza frequente di cefalea, tensione muscolare, somatizzazioni gastroenteriche; storia di abuso di sostanze (occasionale, periodico o continuativo). Conclusioni – I disturbi depressivi e dell’umore in genere sono nell’attualità uno dei principali problemi di salute pubblica: in un recente studio prospettico l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha affermato che entro il 2020 i disturbi depressivi appaiono destinati a diventare una delle maggiori cause di “disabilità lavorativa” dopo le malattie cardiovascolari. L’evento della “Giornata Europea sulla Depressione” ( www.Edaitalia.org/ ), il 3° sabato di ottobre, è volto a promuovere una giornata dedicata alla sensibilizzazione su queste patologie: il prossimo evento sarà il 15/10/2011. Il tema del´anno 2011 ("Depressione: identikit & arresto!”) sottolinea quanto sia essenziale la triade “informazione-diagnosi precoce-terapia adeguata” nell’affrontare tutti i disturbi dell’umore. La diagnosi precoce e il corretto trattamento di tali disturbi ridurrebbe i rischi connessi a queste patologie, compresi l’abuso di sostanze e il suicidio.  
   
 

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