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Notiziario Marketpress di Giovedì 31 Marzo 2011
 
   
  TRENTO: BADANTI, ASSISTENZA SÌ-CURA CON UN PROGETTO DELLE ACLI ATTIVATO CON IL SOSTEGNO DELLA PROVINCIA UN PERCORSO DI FORMAZIONE DELLE ASSISTENTI FAMILIARI

 
   
  Trento, 31 marzo 2011 - In Trentino vi sono oggi 50.500 persone con più di 75 anni, che diventeranno 58.500 nel 2015, 63.500 nel 2020, numeri che spiegano da soli le dimensioni assunte dal problema dell´assistenza agli anziani non autosufficienti. Se l´evoluzione dei servizi ad essi rivolti deve indirizzarsi sempre più alla domiciliarità dell´assistenza, emerge con chiarezza il peso che, in tale contesto, assume il ruolo svolto dalle assistenti familiari e collaboratrici domestiche, badanti in primo luogo. E proprio alle badanti, alla loro formazione ed alla necessità di offrire garanzie alle famiglie sulla qualità delle cure e dell´assistenza prestate ai propri cari, risponde l´attivazione di un percorso di formazione promosso dalle Acli Trentine. Il progetto, denominato Acli Sì-cura, è sostenuto dall´Assessorato alla salute e politiche sociali ed è stato presentato ed illustrato oggi in Provincia dall´assessore Ugo Rossi e dai responsabili delle Acli Trentine. Benchè l´iniziativa sia "sperimentale", ad essa si guarda come ad una innovativa anticipazione di un modello da applicare su larga scala. "Con questo progetto - ha spiegato l´assessore Rossi - impareremo sul campo ciò che dovremo imparare a fare domani, mettendo in rete territori, famiglie, servizi, per costruire un nuovo sistema di welfare che non può più basarsi sull´erogazione di risorse da parte dell´ente pubblico e che assegna al privato sociale un ruolo fondamentale". La domanda alla quale rispondere è quella delle famiglie, sempre più numerose, che vivono in solitudine la fatica e le difficoltà legate all´assistenza di persone non autosufficienti. Una domanda alla quale il progetto Acli Sì-cura, articolazione del più vasto progetto Acli Care, intende rispondere attivando un percorso formativo, inizialmente destinato a 30 collaboratrici familiari, che trasmetta competenze comunicative e relazionali, tecnico-professionali e socio-culturali. "Per anni - ha affermato il presidente delle Acli Trentine, Arrigo Dalfovo - abbiamo svolto da una parte un ruolo di supplenza, dall´altra in parte di gestione. Ciò a cui vogliamo fare riferimento è un modo di fare welfare che potremmo chiamare "civile", un modello dove ad una azione pubblica di indirizzo e orientamento si affianca una assistenza indiretta delegata o affidata al privato. Con questo progetto intendiamo in sostanza prenderci cura di chi si prende cura degli anziani non autosufficienti". Il corso - hanno poi spiegato la responsabile del progetto Acli Care Luisa Masera e la coordinatrice dello stesso Silvia Xodo - mira a qualificare il lavoro delle assistenti familiari, anche in previsione di una possibile attivazione di un Registro provinciale. Il corso, che inizierà a partire dalla fine di aprile avrà la durata di 120 ore e sarà organizzato in due moduli rispettivamente di 70 e 50 ore, in entrambi i quali sono previsti un tirocinio presso strutture per anziani e/o presso la stessa famiglia datrice di lavoro. Alla fine del corso è prevista la valutazione per il riconoscimento ad operare come assistenti familiari, le corsiste ritenute idonee entreranno a far parte di un elenco di assistenti familiari qualificate Acli Sì-cura.  
   
 

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