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Notiziario Marketpress di Giovedì 31 Marzo 2011
 
   
  CARTA AUTONOMIE A COMMISSIONE BICAMERALE QUESTIONI REGIONALI

 
   
  Bari, 31 marzo 2011 - La Commissione parlamentare bicamerale per le questioni regionali sta esaminando lo schema normativo della Carta Delle Autonomie. In merito alla definizione delle funzioni fondamentali di Comuni e Province (in attuazione riforma titolo V della Costituzione) nella seduta del 30 marzo 2011 si è svolta l’audizione delle Regioni. La posizione e le proposte unitarie delle Regioni italiane sono state illustrate dall’Assessore pugliese Marida Dentamaro. L’assessore regionale pugliese al Sud e Federalismo ha posto in premessa “l’esigenza di coordinare le previsioni delle norme in esame con il concomitante percorso di attuazione del federalismo fiscale, al fine - ha sottolineato - di eliminare ogni eventuale margine di ambiguità e confusione”. Altro punto fondamentale posto dalla Dentamaro, a nome di tutte le Regioni italiane, è stata la richiesta di garantire senza equivoci alle autonomie territoriali il finanziamento integrale delle funzioni. L’esponente dell’esecutivo pugliese ha quindi sottolineato l’esigenza di incentivare, con concreti strumenti e modalità, le forme associative tra i Comuni, lasciando opportuni margini di scelta legislativa alle Regioni, in virtù delle specifiche peculiarità territoriali ed istituzionali di ognuna. La Dentamaro ha richiamato inoltre l’attenzione della Commissione parlamentare bicamerale sulle questioni regionali su talune incongruenze derivanti dagli attuali meccanismi di calcolo della spesa ai fini del patto di stabilità interno: in Puglia - ha esemplificato la titolare della delega al decentramento e agli enti locali - la spesa del personale trasferito agli enti locali (esempio, il personale degli uffici agricoli di zona), oltre a gravare contabilmente e finanziariamente sulle casse regionali, continua a concorrere alla determinazione dei tetti di spesa per il personale, dei limiti per le assunzioni e, soprattutto, ai fini del patto di stabilità interno. Tale personale, già inserito e contrattualizzato negli enti locali e pur svolgendo attività in favore di essi, viene quindi conteggiato a tutti gli effetti come se fosse tuttora personale in servizio presso la Regione. Stessa cosa dicasi per i beni trasferiti dalla Regione agli enti locali per le funzioni innanzi illustrate. Sarebbe pertanto corretto - ha evidenziato - sterilizzare i tetti di spesa, eliminando dal relativo conteggio le somme ascrivibili al personale che non opera più presso l’Ente Regione. L’ampia e documentata posizione delle Regioni illustrata dalla Dentamaro è risultata particolarmente apprezzata e condivisa dai componenti della Commissione bicamerale, che si sono impegnati a tradurla in dettagliati emendamenti e a sostenerli con convinzione nel prosieguo del percorso di approvazione della Carta delle Autonomie per la loro effettiva approvazione.  
   
 

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