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Notiziario Marketpress di Lunedě 04 Aprile 2011
 
   
  OSPEDALE PSICHIATRICO GIUDIZIARIO DI REGGIO EMILIA, IMPEGNO DELLA REGIONE A FAVORE DELLE PERSONE RECLUSE

 
   
  Bologna, 4 marzo 2011 - “La Regione Emilia-romagna č costantemente impegnata per garantire condizioni di vita dignitose alle persone recluse e per arrivare al superamento dell’Ospedale psichiatrico giudiziario di Reggio Emilia con progetti di presa in carico di ex reclusi in strutture sanitarie e assistenziali del territorio”. Lo ha detto l’assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-romagna Carlo Lusenti a proposito della situazione in cui si trovano le persone all’interno dell’Opg, sulla quale la Commissione senatoriale presieduta da Ignazio Marino sta conducendo un’indagine di cui hanno parlato i media anche in questi ultimi giorni. In Emilia-romagna si trova uno dei 6 Opg presenti in Italia, a Reggio Emilia. Ospitato in un ex carcere, e dunque in una struttura non adeguata alla cura, registra un grave sovraffollamento a cui contribuisce in maniera determinante il continuo invio di persone che non afferiscono al suo bacino di utenza definito a livello nazionale (che comprende Friuli Venezia Giulia, Veneto, Province di Bolzano e Trento, Emilia-romagna e Marche). Diversi gli interventi che la Regione ha messo in campo per far fronte alla situazione: come prima azione, č stato autorizzato un importante incremento della pianta organica delle Ausl di Reggio Emilia, per assicurare l’assistenza necessaria alle persone e superare i reparti chiusi. E’ stato poi costituito tra Regione e Magistratura di sorveglianza - che ha la competenza della proroga della misura di sicurezza in Opg - un tavolo di discussione per favorire la condivisione di percorsi di presa in carico da parte dei Servizi sanitari territoriali competenti. E’ stato anche istituito un gruppo di lavoro con i professionisti delle Aziende Usl per mettere a punto i programmi territoriali di dimissione dall’Opg, i cui costi sono a totale carico della Regione. Ci sono poi strutture, come la residenza sanitaria psichiatrica di tipo socio-riabilitativo di Sadurano, nel forlivese, che ospitano utenti che possono usufruire di “licenza finale”, fase propedeutica alle dimissioni dall’Opg, dove si realizzano importanti esperienze riabilitative. A Bologna č stata potenziata una struttura residenziale di accoglienza per detenuti (l’ex Roncati di viale Pepoli) che necessitano di perizia psichiatrica, in modo da ridurre invii impropri all’Opg di detenuti che necessitano di diagnosi psichiatrica. Infine, č ormai prossima l’apertura di un reparto di osservazione psichiatrica presso il carcere di Piacenza. “Confermiamo il nostro impegno - ha ribadito Lusenti - per dare continuitŕ assistenziale alle persone recluse e per migliorare, per quanto nelle nostre competenze, la loro condizione, ma dobbiamo dire che restano aperte molte criticitŕ, a partire dalla struttura in cui č ospitato l’Opg, completamente inadeguata alla cura e alla riabilitazione, poiché č nata come carcere. Altro problema rilevantissimo – ha aggiunto l’assessore – č il sovraffollamento, aggravato dal fatto che non sono rispettati gli invii nei singoli bacini di utenza dei 6 Opg. Basti pensare che a Reggio Emilia, su 277 persone, 147, di cui 84 lombardi, venivano da zone extra bacino. E’ comunque evidente – ha concluso – che il completo superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari, come concordato tra Stato e Regioni, č prima di tutto un obiettivo di civiltŕ, che perseguiremo con impegno”.  
   
 

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