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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Aprile 2011
 
   
  CIE BARI: AVVIO OPERAZIONI PERITALI

 
   
   Bari, 4 aprile 2011 - La Regione Puglia in data 28 febbraio, in occasione dell’udienza tenutasi dinanzi al dr. Vito Savino, Presidente del Tribunale Civile di Bari, si è costituita nel ricorso per accertamento tecnico preventivo richiesto nell’azione popolare promossa dagli avvocati Luigi Paccione e Alessio Carlucci per accertare le condizioni di detenzione all’interno del Cie (Centro d’identificazione ed espulsione) di Bari, condividendo nel merito le osservazioni giuridiche volte a sostenere le domanda di accertamento tecnico preventivo. Nella comparsa di costituzione la Regione Puglia ha chiesto l’integrazione dei quesiti al Ctu al fine di verificare lo stato e le condizioni attuali del Cie di Bari, l’adeguatezza e la conformità dei luoghi alle norme igienico-sanitarie ed a garantire il diritto alla salute, alla presa in carico di situazioni di particolare vulnerabilità, nonché il rispetto dei parametri previsti per sanità ed adeguate misure di sicurezza a tutela delle persone trattenute. Il Presidente del Tribunale Civile di Bari, dr. Vito Savino, ha accolto il ricorso ed ha disposto che l’ing. Francesco Saverio Campanale, già Provveditore alle Opere Pubbliche per il Lazio, Abruzzo e Sardegna, entri nella struttura al fine di verificare se <<….Lo stato, la condizione, l’organizzazione del Centro di Identificazione e di Espulsione di Bari, puntualizzando se in base ai parametri propri della funzione a cui è adibito sia in grado di assicurare ai trattenuti necessaria assistenza e pieno rispetto della loro dignità; in caso di constatazione di negatività, evidenzi gli interventi necessari per eliminarle>>. Il perito ha prestato giuramento all’Udienza del 28 marzo 2011. La Regione ha nominato un consulente di parte individuato nella persona dell’ing. Luigia Brizzi. Ieri, 31 marzo, hanno avuto inizio le operazioni peritali all’interno della struttura. L’assessore Fratoianni esprime soddisfazione per questa iniziativa e per il primo importante risultato che ha ottenuto. “E’ interesse di questa amministrazione regionale che si è sempre dichiarata contraria all’esistenza dei Cie ed all’apertura della struttura di Bari, rilevare ogni violazione dei diritti fondamentali delle persone trattenute pur continuando a sostenere la chiusura di questi centri. Già nell’agosto scorso, a seguito di una mia visita all’interno del Centro d’identificazione ed espulsione di Bari, avevo denunciato una condizione di invivibilità e di precarie condizioni igienico-sanitarie. E’ per queste ragioni che abbiamo inteso aderire e sostenere questa iniziativa giuridica anche costituendoci nel ricorso”.  
   
 

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