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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Aprile 2011
 
   
  MONITO DEL COMITATO DELLE REGIONI (CDR): CONTRO LA POVERTÀ NON BASTANO LE PROPOSTE, SERVE UN CONCRETO IMPEGNO POLITICO E FINANZIARIO

 
   
   Bruxelles, 4 aprile 2011 - L´ambizioso obiettivo di sottrarre 20 milioni di europei alla povertà potrà essere raggiunto soltanto se gli enti regionali e locali avranno un ruolo chiave nello sviluppo dei programmi nazionali e se l´Europa sarà disposta ad appoggiare adeguatamente gli sforzi delle autorità nazionali, regionali e locali, anzitutto attraverso i finanziamenti del Fondo sociale europeo. È questo il messaggio centrale del parere del Comitato delle regioni (Cdr) sulla Piattaforma europea contro la povertà e l´esclusione sociale, adottato oggi in sessione plenaria. Christine Chapman (Uk/pse), membro dell´Assemblea nazionale del Galles e relatrice del parere, esprime soddisfazione per l´impegno a coinvolgere gli enti regionali e locali nello sviluppo dei programmi nazionali di riforma, assunto formalmente in un documento che gli Stati membri pubblicheranno verso la metà di aprile, ma rimane scettica sulla qualità dei contributi. "Il vero banco di prova di questa iniziativa faro della strategia Europa 2020 sarà il suo successo sul campo, ed è a quel livello che sarà fondamentale il contributo degli enti regionali e locali, dato che sono proprio loro a fornire i servizi sociali ai cittadini e a poter comprendere meglio l´entità della sfida e le possibili soluzioni. È per questo motivo che avrei voluto vedere qualche orientamento della Commissione europea sulle modalità di partecipazione di questi enti allo sviluppo dei programmi nazionali di riforma, per garantire che il loro contributo sia effettivo e pertinente". Il Comitato ha invitato la Commissione europea ad assicurarsi che venga offerto un sostegno sufficiente agli sforzi delle autorità nazionali, regionali e locali per realizzare gli obiettivi di questa iniziativa faro dell´Ue. Sempre secondo Chapman, "la politica sociale è un ambito in cui l´Europa non ha competenze specifiche; per assicurarsi che gli obiettivi siano raggiunti, la Commissione dovrà quindi agire diversamente: garantendo, ad esempio, che il Fondo sociale europeo sia esteso in modo da finanziare non solo i progetti in materia di occupazione ma anche quelli per combattere la povertà e l´esclusione". Il parere del Comitato è stato elaborato sulla base di un contributo supplementare degli enti regionali e locali di tutta Europa, raccolto mediante un´indagine realizzata dalla Piattaforma di monitoraggio della strategia Europa 2020. Un questione essenziale, evidenziata da un´ampia maggioranza degli enti così interpellati, riguarda la misura in cui gli investimenti in programmi di contrasto alla povertà e all´esclusione debbano diventare un obbligo per gli enti regionali e locali nell´ambito dei futuri programmi regionali dell´Ue. Alcuni enti interpellati, tuttavia, ritengono che un obbligo di questo genere limiterebbe le loro possibilità di utilizzare i fondi Ue per investire in altri ambiti prioritari. Nel suo parere finale, tuttavia, il Cdr suggerirà che in futuro il finanziamento di misure di contrasto all´esclusione sociale sia reso obbligatorio. Vi è inoltre un ampio consenso sul fatto che il Cdr debba incoraggiare la Commissione ad adottare un approccio più proattivo, in particolare nella lotta alla povertà infantile. Chapman si dice particolarmente delusa dalle modeste ambizioni delle proposte presentate dalla Commissione in questo campo: "è necessario agire con urgenza, già adesso e non nel 2012 o più tardi. La Commissione avrebbe dovuto essere più coraggiosa e impegnarsi a elaborare una raccomandazione quest´anno, dato che il lavoro di preparazione è stato effettuato durante la presidenza belga". La relatrice si dice invece soddisfatta di scorgere nella proposta riferimenti specifici alla lotta contro l´esclusione dei Rom e alla riduzione del numero dei senza dimora, che sono temi affrontati dal Cdr in pareri recenti e ambiti in cui gli enti regionali e locali possono avere un ruolo di primo piano.  
   
 

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