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Notiziario Marketpress di Mercoledì 06 Aprile 2011
 
   
  “ANNO ZERO”: L’ABRUZZO RIPARTE DAL CINEMA

 
   
  Pescara, 6 aprile 201 - Il terremoto del 6 aprile 2009 a l’Aquila, giunto in una fase storico economica per la regione Abruzzo già di per sé catastrofica, avrebbe potuto rappresentare un punto di non ritorno. Tuttavia la proverbiale tenacia del popolo abruzzese ha innescato una dinamicità impressionante nella voglia di ricostruire non solo le case, ma anche un tessuto sociale, economico e culturale. E’ da questo spirito che nasce il Film “Anno Zero”, opera prima dell’attore e regista pescarese Milo Vallone. Liberamente ispirato ad un testo teatrale del filosofo francese Jean Paul Sartre (“Bariona ou le fils du tonnerre”) è il primo episodio di un più articolato progetto dal titolo “Cineprosa” che si pone come sintesi e punto di equilibrio tra il linguaggio teatrale e quello cinematografico. “Anno Zero” è un film “low budget” o forse “No Budget” (è stato girato con un impegno economico di 15.000,00 euro) e la vicenda narra della storia di un piccolo popolo di un villaggio della Giudea vittima dell’oppressione dell’Impero Romano e che trova nel sacrificio e nella sofferenza, la possibilità di riscatto. Il soggetto ci rimandava in qualche modo alla sofferenza degli abruzzesi e degli aquilani messi in ginocchio dal terremoto. L’abruzzo è protagonista di questa avventura anche per quanto concerne ambientazioni e location. “Anno Zero” è stato interamente girato in Abruzzo e precisamente nel Comune di San Valentino. Le scene di ambientazione non stanziale sono state invece girate alle pendici del Morrone nel territorio del Comune di Caramanico e il prologo e l’epilogo della vicenda a l’Aquila. Le location utilizzate per il film sono state monitorate con particolare attenzione anche tenendo presente il messaggio di speranza e ricostruzione di cui quest’opera parla. Di fatti gli edifici che nel film appariranno sono stati duramente colpiti dalla ferocia dell’evento sismico che ha toccato la nostra regione ed entrambi risistemati a tempo di record: il Castello Farnese di San Valentino in Provincia di Pescara (i cui lavori di ristrutturazione erano già conclusi nella scorsa estate) e la Basilica di Collemaggio a l’Aquila. “Anno Zero” è stato apprezzato all’unanimità da pubblico e critica come un film, nella sua ispirazione neorealista, vero ed autentico. Realizzato, tra l’altro, con un budget estremamente ridotto, ma che si rivela sorprendentemente efficace nel suo tentativo, al di là di qualsiasi posizione ideologica, di lanciare un forte messaggio di pace e speranza, ben oltre l’oppressione degli uomini, ben oltre l’oppressione degli eventi naturali. Ciò che fa di “Anno Zero” uno dei simboli più commoventi della voglia di riscatto degli abruzzesi è il coinvolgimento di talenti esclusivamente provenienti dal territorio: 52 persone dalla Troupe al cast, tutte rigorosamente abruzzesi alle quali si aggiunge la straordinaria partecipazione del noto attore Edoardo Siravo (anch’egli di origini abruzzesi), nella parte del ‘presentatore d’immagini’, coinvolto in un cameo toccante girato sul sagrato della Basilica di Collemaggio. L’appuntamento è dunque mercoledì 6 Aprile a Roma, presso il Cinema Filmstudio. Due proiezioni in programma: la prima alle ore 18.00, la seconda alle ore 21.00, preceduta da un incontro- dibattito con il regista Milo Vallone alle ore 20.30. Alcune Tappe Di Anno Zero - Dopo la proiezione dello scorso 15 gennaio a Torino, a cui è seguita una settimana di proiezioni nella città di Pescara, il film continua il suo tour di presentazione nelle sale italiane. L’opera, a poco più di un anno dalla sua uscita, ha già collezionato diversi autorevoli riconoscimenti come la partecipazione al prestigioso Festival Internazionale del Cinema di Roma, nella sezione The Bussines Street, alla Rassegna Nazionale del Cinema Opere Prime presso il Cinema Gnomo di Milano, nella quale l’opera è stata considerata come uno dei più significativi debutti di questa stagione cinematografica dal noto critico Giancarlo Zappoli e la presenza all’interno della quinta edizione del Sabaoth festival, come unico film italiano, presso il Cinema Apollo di Milano. Alla pellicola è stata inoltre affidata nel 2010 l’apertura dello stand Abruzzo della Borsa Internazionale del Turismo e successive partecipazioni all’ “Ostia Film Fest” con soli altri sei film (su 72 pervenuti) ed al Fiuggi Family Festival, tra le “Proiezioni speciali”. “Anno Zero” ha tra l’altro ottenuto un buon consenso di critica sia sulla stampa di settore che su vari quotidiani tra cui “Il Corriere della Sera” e “L’avvenire” che ha dedicato al film l’intera prima pagina della rubrica di Cultura e Spettacolo definendo Anno Zero un “caso”. Infine “Film Italia” ha ritenuto opportuno inserire il film tra le opere prime che rappresenteranno l’Italia al prossimo festival di Cannes. Il film - Liberamente ispirato ad un testo di Jean Paul Sartre, dal titolo “Bariona o figlio del tuono”, Anno Zero racconta la storia di Bariona, capo di un piccolo villaggio della Galilea, il quale oppresso dalla continua richiesta di tasse da parte dell’Impero Romano, impone che nel suo villaggio non nascano più bambini. Tutto questo nel giorno prima della nascita di Gesù Cristo e nel momento in cui la sua compagna gli annuncia di essere incinta. Anno Zero tra troupe e cast, ha visto impegnate 52 persone tutte abruzzesi ed è stato intermente girato in Abruzzo, nei comuni di San Valentino, Caramanico Terme e l’Aquila. Partecipazione straordinaria del noto attore di teatro italiano Edoardo Siravo. Girato a San Valentino in Abruzzo Citeriore, il film si avvale di qualche scena girata anche a Caramanico e la Basilica di Collemaggio a l’Aquila, segnata dalle ferite del terremoto del 6 aprile 2009, come a sottolineare un auspicio di rinascita per il capoluogo abruzzese.  
   
 

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