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Notiziario Marketpress di Giovedì 07 Aprile 2011
 
   
  ASILO: IL PARLAMENTO EUROPEO CHIEDE PROCEDURA UNICA E ALTI STANDARD DI PROTEZIONE

 
   
  Strasburgo, 7 aprile 2011 - Gli Stati membri devono poter meglio distinguere fra i richiedenti asilo e gli altri immigrati in caso di arrivi misti, per garantire cosi una procedura più equa, accessibile e efficace, e assicurare standard comuni in tutta l´Ue, secondo le nuove regole approvate mercoledì dal Parlamento. I deputati vogliono inoltre il pieno rispetto del principio del "non respingimento" e l´applicazione di nuove salvaguardie per le persone vulnerabili. La relazione preparata da Sylvie Guillaume (S&d, Fr) e approvata con 647 voti favorevoli, 17 contrari e 5 astensioni, modifica la direttiva sulle procedure d´asilo del 2005 per introdurre una procedura unica per l´ottenimento della protezione internazionale che comprenda anche salvaguardie comuni per i richiedenti d´asilo. Durante il dibattito di martedì, la relatrice Guillaume ha detto: "Spesso qualificata quale "catalogo" delle peggiori pratiche, la direttiva attuale presenta due inconvenienti principali: non è sufficientemente protettiva dei diritti dei ricorrenti e genera disparità di trattamento nei diversi Stati membri. (....) È l´uso errato delle procedure, che sono tuttavia inadeguate in termini di qualità e di sicurezza, che sta attualmente costando caro agli Stati membri". Per i deputati, le decisioni di primo grado dovrebbero essere prese più rapidamente, entro sei mesi, e la qualità delle stesse dovrebbe essere migliorata grazie al rafforzamento delle garanzie procedurali per i più vulnerabili, come le vittime di tortura, stupro o altri atti gravi di violenza, minori non accompagnati e donne incinte. Garanzie per i richiedenti asilo - Un colloquio individuale, condotto da personale qualificato e preparato, insieme al diritto all´assistenza legale per comprendere le procedure e l´accesso al patrocinio dovrebbero essere garantiti a tutti i richiedenti, specialmente per il primo grado di decisone, chiedono i deputati. Il Parlamento insiste inoltre nel chiedere che gli Stati membri siano obbligati a rispettare in maniera assoluta il principio del non respingimento e il diritto d´asilo, che include "l´accesso a una procedura di asilo per qualsiasi persona che desideri chiedere asilo e che rientri nella loro giurisdizione". Per i deputati, le persone che vogliono ottenere l´asilo devono avere il permesso di soggiornare nello Stato membro per poter seguire la procedura fino alla decisone finale, anche a seguito di un ricorso, dell´autorità nazionale competente. Chiedono anche di chiarire il concetto di "paese terzo sicuro" e di preparare una lista di tali paesi, lista da adottare e aggiornare secondo la procedura legislativa ordinaria che coinvolge Parlamento e Consiglio. Sostegno agli Stati membri - Un altro emendamento approvato dall´Aula afferma che per aiutare i paesi che accettano un numero di domande di asilo sproporzionato rispetto alle dimensioni della popolazione, "occorre mobilitare immediatamente un sostegno finanziario e amministrativo/tecnico", attraverso il Fondo europeo per i rifugiati e l´Ufficio europeo di sostegno per l´asilo. Prossime tappe - Durante il dibattito, la Commissaria Cecilia Malmström ha spiegato che la Commissione presenterà una nuova proposta (per cui la procedura ricomincerà da questo nuovo testo) sull´argomento nei prossimi mesi per risolvere lo stallo creatosi fra Consiglio e Parlamento. Ha poi evidenziato che si deve "essere pronti a fare dei compromessi per fari si che i due partner legislativi trovino un accordo". Gli emendamenti adottati dal Parlamento hanno l´obiettivo di contribuire a questa nuova proposta.  
   
 

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