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Notiziario Marketpress di
Giovedì 07 Aprile 2011 |
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PARITÀ DI TRATTAMENTO IN MATERIA DI OCCUPAZIONE: LA COMMISSIONE EUROPEA DEFERISCE L´ITALIA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA DELL´UE
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Bruxelles, 7 aprile 2011 - La Commissione europea ha deferito l´Italia alla Corte di giustizia dell´Ue per lo scorretto recepimento della direttiva 2000/78/Ce che, in materia di occupazione, proibisce ogni discriminazione fondata sulla religione o le convinzioni personali, gli handicap, l´età o le tendenze sessuali. La direttiva 2000/78/Ce stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione, di condizioni di lavoro e di formazione professionale (direttiva sulla parità di trattamento in materia di occupazione). La direttiva, che mira a combattere le discriminazioni dirette e indirette e le molestie in ambito lavorativo o di formazione fondate di infrazione nei confronti dell´Italia (Ip/09/1620) per non aver trasposto integralmente la direttiva dell´Ue. Sulla religione o le convinzioni personali, gli handicap, l´età o le tendenze sessuali, prevede specificamente l´obbligo di adottare soluzioni ragionevoli per i disabili. La Commissione ha avviato un procedimento L´italia è deferita alla Corte di giustizia dell´Ue per lo scorretto recepimento della direttiva. L´articolo 5 della direttiva dispone che il datore di lavoro preveda soluzioni ragionevoli per i disabili affinché questi possano avere accesso al lavoro e usufruire di progressioni di carriera. La Commissione ha deferito l´Italia alla Corte di giustizia sottolineando che l´Italia non ha integralmente trasposto tale disposizione, poiché l´ordinamento italiano non contiene una norma generale che imponga al datore di lavoro di prevedere soluzioni ragionevoli per i portatori di qualunque tipo di disabilità e per tutti gli aspetti dell´occupazione. |
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