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Notiziario Marketpress di
Lunedì 11 Aprile 2011 |
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SYMANTEC HA ANNUNCIATO I RISULTATI DELL’INTERNET SECURITY THREAT REPORT, VOLUME 16
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L’internet Security Threat Report, Volume 16 evidenzia un aumento significativo degli attacchi informatici, con oltre 286 milioni di nuove minacce rilevate lo scorso anno e nuove macrotendenze. Aumento delle vulnerabilità per mobile del 42%: anche se le nuove architetture per la sicurezza adottate nei dispositivi mobili sono tanto efficaci quanto quelle per desktop e server, i criminali possono spesso bypassare questi sistemi di sicurezza attaccando vulnerabilità proprie delle implementazioni delle piattaforme mobile. Roma è la quinta città al mondo per numero di bot: i bot sono computer infetti utilizzati come veicolo di attività malevole e controllati in remoto dagli attaccanti. Questi bot permettono di lanciare diversi tipi di attacchi come ad esempio quelli rivolti alle aziende, l’invio massivo di spam e phishing, la propagazione di codici malevoli e la raccolta di informazioni confidenziali con serie conseguenze economiche e legali. Il 3% di tutto lo spam mondiale proviene dal nostro paese: l’Italia genera il 3% di tutto lo spam mondiale e il 5% di quello delle regioni Emea. Infatti, il 4% degli host compromessi che inviano spam a livello mondiale si trova in Italia (7% nella classifica Emea) e il 2% dei siti di phishing globali sono ospitati in Italia (il 5% nella classifica Emea). Il 2010 è stato l’anno degli attacchi mirati: i criminali informatici hanno lanciato attacchi mirati contro diverse società quotate e multinazionali, agenzie governative e un numero sorprendente di aziende più piccole. Oltre 260.000 identità esposte per violazione nel 2010: oltre agli attacchi mirati high-profile per sottrarre la proprietà intellettuale o provocare danni materiali, molti altri hanno colpito gli utenti per le loro informazioni personali. Social Network: terreno fertile per i cyber criminali: una delle principali tecniche di attacco utilizzate sui siti di social network ha riguardato l’utilizzo di Url abbreviati. Lo scorso anno i criminali informatici hanno postato milioni di questi link sui siti dei social network, per trasformare gli utenti in vittime di malware e di phishing, aumentando esponenzialmente il tasso di attacchi andati a buon fine. $15 per 10.000 bot: Symantec ha osservato un’inserzione dell’economia sommersa nel 2010 che promuoveva 10.000 bot per 15 dollari. In genere i bot sono utilizzati per le campagne di spam o rogueware, ma sempre più anche per gli attacchi di Ddos |
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