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Notiziario Marketpress di
Lunedì 11 Aprile 2011 |
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PRIMAVERA DEL MONDO ARABO: PER L´UE "RUOLO ATTIVO DA PROTAGONISTA E NON SOLO QUELLO DI FINANZIATORE "
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Strasburgo, 11 aprile 2011 - Una profonda revisione della politica europea di vicinato (Pev), lanciata nel 2004 per sostenere la stabilità e la crescita ai confini comunitari, è urgente secondo gli eurodeputati. La primavera del mondo arabo ha convinto il Parlamento a chiedere all´Ue maggior sostegno politico e finanziario per questi paesi, a condizione però che siano realizzate le riforme democratiche. Il Parlamento riconosce il fallimento della Pev nel promuovere i diritti umani nei paesi terzi e chiede ai governi nazionali di trarne le giuste conseguenze, realizzando un "meccanismo di applicazione" per facilitare l´uso della clausola che permette la sospensione degli accordi in caso di violazione dei diritti umani. Nella nuova politica di vicinato, l´Ue deve giocare "un ruolo attivo da protagonista e non solo quello di finanziatore", in particolare nel processo di pace in Medio Oriente e nel Sahara occidentale, dicono i deputati. Le relazioni future con il Nord Africa e il Medio Oriente devono essere sufficientemente flessibili da permettere soluzioni mirate per ciascun paese, con la possibilità di garantire ad alcuni degli Stati partner uno status più avanzato nelle relazioni con l´Unione. I negoziati condotti dalla Commissione per gli accordi bilaterali dovrebbero essere più trasparenti, cosi come i criteri utilizzati per garantire lo "status avanzato". Immigrazione e visti d´ingresso - In accordo con le recenti proposte della Commissione, i deputati chiedono di facilitare l´ottenimento dei visti d´ingresso per tutti i partner del Mediterraneo, in particolare per studenti, ricercatori e uomini d´affari. I deputati criticano "l´approccio asimmetrico" dell´Ue in materia di mobilità nei confronti dei paesi vicini e reiterano la convinzione che gli accordi di riammissione devono valere solo per gli immigrati irregolari, e non per i richiedenti asilo, i rifugiati o le persone che necessitano protezione. Inoltre, si ribadisce il valore del principio del "non respingimento", da applicare a qualsiasi persona che rischia la pena di morte, trattamenti disumani e tortura. La Commissione europea presenterà un piano di riforma della Pev il 20 aprile. |
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