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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Aprile 2011
 
   
  “IL PRESIDENTE DI ASSOSIM, MICHELE CALZOLARI, INTERVIENE A PROPOSITO DELLA DICHIARAZIONE DEL MINISTRO GIULIO TREMONTI RELATIVA AGLI SGRAVI FISCALI DA APPLICARE AL MERCATO FINANZIARIO MILANESE SU MODELLO IRLANDESE”.

 
   
  Milano, 11 aprile 2011 - Il Presidente di Assosim, Michele Calzolari, intervenendo, il 6 aprile a proposito della dichiarazione del Ministro Giulio Tremonti relativa agli sgravi fiscali da applicare al Mercato finanziario milanese su modello irlandese, ha dichiarato: "L’idea lanciata oggi da Tremonti va accolta con grande interesse, anche se una valutazione più approfondita si potrà fare solo una volta che si conoscano i dettagli del progetto di riforma del sistema fiscale di cui ha parlato il Ministro. E’ noto che paesi come l’Irlanda ed il Lussemburgo hanno costruito il successo delle rispettive “Piazze Finanziarie” proprio su un sistema fiscale particolarmente vantaggioso mentre il nostro Paese, che pure dispone in un ammontare di risparmio particolarmente elevato, ha visto penalizzati risparmiatori ed intermediari nazionali a causa di un sistema fiscale particolarmente svantaggioso. Il recente annuncio di voler passare dalla tassazione del valore maturato a quello del valore realizzato per l’imposizione fiscale dei fondi di investimento è certamente un passo nella giusta direzione ma molto altro resta da fare. Penso in particolare al problema dell’accesso al mercato dei capitali da parte delle piccole e medie imprese che sono, insieme appunto all’elevato tasso di risparmio, un altro elemento che contraddistingue la nostra economia. Ebbene, da molti anni si parla della necessità di avere una borsa specializzata per questo segmento di mercato. Finora però i vari progetti non hanno funzionato. Un incentivo fiscale sarebbe secondo me molto utile, non tanto e non solo a vantaggio delle imprese che si quotano, quanto piuttosto a vantaggio dei fondi che investano su questi titoli. A mio parere la nascita di fondi di investimento specializzati sulle piccole e medie imprese potrebbe rappresentare un punto di svolta in un momento in cui le banche hanno particolari difficoltà a fornire il credito necessario alle piccole imprese per crescere. Tornando al tema generale vorrei tuttavia sottolineare un altro punto. Più che l’aspetto fiscale, ciò che grava sugli intermediari italiani è oggi un eccesso di regolamentazione rispetto a quanto avviene negli altri paesi europei. Più che dell’opportunità di introdurre incentivi, anche di natura fiscale, parlerei perciò dell’ormai non più procrastinabile esigenza di “livellare il piano di gioco” all’interno di un mercato che non ha più frontiere. È necessario cioè che alle nostre imprese e a quelle che vengono ad investire nel nostro territorio siano garantite condizioni regolamentari uguali a quelle di cui si avvalgono i loro concorrenti esteri. La soluzione ideale sarebbe forse quella di avere un’unica Autorità di Vigilanza europea, ma questo è un obiettivo che vedo ancora lontano. Assolutamente condivisibile è invece l’iniziativa intrapresa dal nuovo presidente della Consob, Giuseppe Vegas, di intervenire sia sull’impianto normativo che sulle prassi di vigilanza dell’autorità italiana, al fine di rimuovere quei fardelli che oggi appesantiscono l’operatività degli intermediari italiani soprattutto alla luce dei principi di proporzionalità e di non duplicazione dell’azione di vigilanza”.  
   
 

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