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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Aprile 2011
 
   
  UE: RICERCA E SALVATAGGIO DI PERSONE IN DIFFICOLTÀ NEL MAR MEDITERRANEO

 
   
  Bruxelles, 11 aprile 2011- Le navi hanno l´obbligo di prestare assistenza alle persone in difficoltà in mare, indipendentemente dalla loro nazionalità, il loro status o le circostanze in cui si trovano. Questa è una lunga tradizione marittima in vigore e un obbligo di diritto internazionale, che si applica a tutte le navi. Quando una nave riceve un´informazione che ci sono persone in difficoltà o in una situazione di pericolo, deve procedere a tutta velocità per assistere i bisognosi. Questa nave deve informare i servizi di ricerca e salvataggio dello Stato nella regione di ricerca e soccorso (Sar) in cui si è verificato l´incidente e attendere le istruzioni. Lo stesso vale nel caso di un´operazione coordinata da Frontex. Italia e Malta devono fare il massimo uso delle risorse a loro disposizione per questo scopo. Come Stati responsabili della loro regione di ricerca e soccorso (Sar), hanno il diritto di chiedere a qualsiasi altra nave nella zona di aiutare a salvare le persone in pericolo. Gli Stati della regione devono coordinarsi e cooperare per assicurare che le navi che forniscono assistenza imbarcando persone in difficoltà in mare, siano esonerate dai loro obblighi di minimo spostamento dal tragitto previsto. Lo Stato nella cui regione Sar è data l´assistenza deve garantire che tale coordinamento e cooperazione si verifichino in modo che le persone soccorse in mare siano sbarcate e portate in un luogo sicuro. È ovvio che, in caso di arrivi massicci di migranti via mare, più navi sono disponibili nella zona, più vite possono essere salvate. Un´operazione Frontex coordinata con significativa partecipazione di altri Stati membri dell´Ue contribuirebbe a tale scopo in uno spirito di solidarietà europea, anche se non sarebbe l´unico fattore determinante per salvare le persone in difficoltà in mare.  
   
 

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