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Notiziario Marketpress di
Lunedì 11 Aprile 2011 |
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PROFUGHI. ZAIA: UN’EUROPA CHE CHIUDE LE FRONTIERE NON HA SENSO DI ESISTERE
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Verona 11 aprile 2011 “Dopo le dichiarazioni di Francia e Germania, c’è seriamente da chiedersi che senso abbia l’Europa. Con quelle affermazioni Schengen se n’è andato”. Lo ha detto, il 9 parile, il presidente del Veneto Luca Zaia, intervenuto sulla questione dei profughi in arrivo dal Nord Africa. “L’europa deve prendere in mano la questione: due Stati membri negano di fatto ogni dettame di solidarietà. Se qualcuno pensa che l’Italia debba diventare un cul de sac e fare da centro di accoglienza dall’Africa si sbaglia di grosso. Prima avevamo i respingimenti d’ufficio dei francesi, adesso le quattro regole – ha aggiunto Zaia – che potrebbero diventare franco – tedesche e magari di altri Paesi europei. C’è un disegno per farci tenere qui gli immigrati. E’ deplorevole” “Il ministro Maroni ha la mia totale vicinanza; bisogna trovarsi di fronte ai fatti che capire quale sia l’entità del problema. Lunedì c’è un summit determinante e spero che si possa chiarire la questione, altrimenti – ha ribadito – l’Europa non ha senso di esistere”. “Da ieri sera lo scenario è davvero da esodo biblico, con l’arrivo di oltre 500 profughi con bambini e donne incinte. Gli oltre 23 mila tunisini arrivati in precedenza sono solo venuti ad occupare spazi che erano dei profughi: abbiamo una pressione di immigrati che se ne potevano stare a casa loro senza problemi; e alcuni hanno anche precedenti penali. Il Veneto è assolutamente solidale sui profughi – ha detto ancora Zaia – noi conosciamo bene l’emigrazione: ci sono più veneti in giro per il mondo che nella terra d’origine. Siamo assolutamente convinti che donne, bambini, vecchi, uomini, perseguitati, che scappano dalla fame e dalla morte, devono essere accolti. Ma gli altri bisogna rispedirli a casa. Condivido anche qui la posizione di Maroni: respingimento di tutti i clandestini. Ma sui permessi temporanei l’Europa deve aprire quelle frontiere che in teoria non dovrebbero più esserci”. |
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