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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Dicembre 2006
 
   
  PIÙ DISTRIBUTORI DI METANO IN TRENTINO LA PROVINCIA RILANCIA LE AGEVOLAZIONI

 
   
  Trento, 11 dicembre 2006 – La Provincia autonoma di Trento crede fortemente che l’impegno per il miglioramento della qualità dell’aria passi, soprattutto, per comportamenti e provvedimenti conseguenti e programmati. In questo senso l’incentivazione all’uso di autoveicoli a basso impatto ambientale (gpl e metano su tutti) resta fondamentale. Lo hanno ribadito Mauro Gilmozzi, assessore all’urbanistica e all’ambiente e Tiziano Mellarini, assessore all’agricoltura, commercio e turismo, durante l’incontro tenutosi nella Sala rosa della Regione con i rappresentanti del Consorzio dei Comuni trentini, dei Comuni di Trento e Rovereto, dei Comprensori, delle Società concessionarie di impianti, delle organizzazioni sindacali dei gestori di impianti distribuzione carburanti. Tutti chiamati a discutere proprio delle agevolazioni per il settore degli impianti stradali di distribuzione carburanti con particolare riferimento a quelli del metano. Come noto la Provincia autonoma di Trento, nell’ambito delle modalità di applicazione della legge 6 del 1999, ha infatti previsto – lo scorso anno – di mettere a disposizione un contributo fino al 70 per cento della spesa ammissibile (300 mila euro) per la realizzazione di impianti di distribuzione che comprendano anche il metano. L’obiettivo dichiarato è quello di un distributore di metano (gas naturale tanto ecologico quanto meno costoso di benzina e gpl) in ogni comprensorio. Attualmente in tutto il Trentino sono tre le stazioni di rifornimento che offrono metano. “Dobbiamo uscire – ha detto Gilmozzi – da una situazione paradossale: non si vendono auto a metano perché non ci sono pompe e non si realizzano nuovi distributori perché ci sono poche auto che vanno a metano”. La riunione di oggi aveva proprio il compito di fare il punto sul progetto e di dare un nuovo impulso. L’assessore Mellarini (che non ha escluso di portare all’80 per cento il contributo per impianti a metano) non solo ha ricordato l’opportunità offerta dalla Provincia, ma ha anche ribadito che nelle zone dove le compagnie petrolifere, pur già presenti, declineranno la possibilità di aprire un impianto a metano, ciò potrà essere fatto da nuovi operatori che siano invece disposti a questo passo. E così dalla riunione sono già emerse positive indicazioni: sarebbero quattro gli impianti a metano che potrebbero essere realizzati nei prossimi mesi, sfruttando ovviamente anche le possibilità offerte dalla Provincia. Ed analoga volontà è stata oggi espressa dai rappresentanti delle valli di Fiemme e Fassa. Toccherà ad un tavolo di lavoro verificare – in tempi brevi, massimo tre mesi – quali strumenti attivare per far sì che le difficoltà fin qui riscontrate possano essere appianate. A questo tavolo di lavoro – insieme alla Provincia, con il Servizio commercio e l’Agenzia per la protezione dell’ambiente, i Comuni, i comprensori, i gestori e le compagnie petrolifere – sarà invitata anche Trentino Trasporti (a Trento su 237 autobus in circolazione, 28 sono a metano). “L’ambizioso obiettivo di arrivare al 2010 con un parco macchine fatto nella stragrande maggioranza di auto solo diesel con filtro e di auto a metano o ecologiche, ci deve vedere tutti uniti. La Provincia continuerà a fare la sua parte: nel 2007 il budget a disposizione per i contributi di sostituzione di auto inquinanti con veicoli ecologici sarà di due milioni di euro. In questo contesto l’estensione della rete dei distributori di metano, privilegiando la scelta dell’impianto multi dispenser, è fondamentale”. .  
   
 

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