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Notiziario Marketpress di
Lunedì 11 Dicembre 2006 |
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EURO, I PROGRESSI NELL´ADOZIONE DEI NUOVI STATI UE PUBBLICATA LA RELAZIONE SUL PROCESSO DI CONVERGENZA DI NOVE PAESI
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Bruxelles, 11 dicembre 2006 - La relazione sulla convergenza del 2006 indica che i progressi in vista dell´adozione dell´euro nei nuovi Stati membri sono stati disuguali. Mentre la Slovenia in giugno già soddisfaceva tutti i criteri, gli altri paesi con deroga (Repubblica ceca, Estonia, Cipro, Lettonia, Ungheria, Malta, Polonia, Slovacchia e Svezia) hanno registrato ritmi di progressione diversi. La Lituania non è inclusa nella relazione, in quanto il suo processo di convergenza è già stato valutato quest´anno. “Sebbene il cammino verso l´euro si stia rivelando più difficile di quanto alcuni possano aver pensato in origine, la ricompensa merita lo sforzo. In primo luogo poiché le politiche richieste sono auspicabili indipendentemente dall´euro; in secondo luogo, poiché l´adozione dell´euro consolida la stabilità macroeconomica necessaria per la crescita e l´occupazione; e in terzo luogo, in quanto un paese ben preparato ha maggiori probabilità di prosperare in un´unione monetaria, come dimostrato dall´esperienza degli attuali membri dell´area dell´euro” ha dichiarato il commissario per gli affari economici e monetari, Joaquín Almunia. Almeno una volta ogni due anni, ovvero su richiesta di uno Stato membro, la Commissione europea e la Banca centrale europea (Bce) riferiscono al Consiglio dei ministri sui progressi compiuti dagli Stati membri dell’Ue con deroga nell´adempimento delle condizioni economiche e giuridiche previste dal trattato Ue per l´adozione dell´euro. La relazione sulla convergenza è la seconda relazione pubblicata dopo l´allargamento dell’Ue ai 10 nuovi Stati membri nel maggio 2004. La prima risale all´ottobre 2004, quando nessuno di questi 10 paesi e neppure la Svezia soddisfaceva tutte le condizioni, altresì note come “criteri di Maastricht”. Oggi anche la Bce ha pubblicato la propria relazione. Una relazione specifica sulla convergenza redatta dalla Commissione su richiesta della Slovenia il 2 marzo 2006 ed un´altra relazione specifica presentata poco dopo su richiesta della Lituania hanno stabilito che la Slovenia soddisfaceva tutte le condizioni e poteva adottare l´euro il 1° gennaio 2007, mentre la Lituania manteneva lo status attuale. Il Consiglio ha approvato le valutazioni della Commissione nel luglio 2006. Dalla relazione sulla convergenza del 2006 risulta che i nove paesi valutati (Repubblica ceca, Estonia, Cipro, Lettonia, Ungheria, Malta, Polonia, Slovacchia e Svezia) stanno progredendo verso la convergenza, per quanto a ritmi diversi. Per essere in grado di adottare l´euro, un paese deve raggiungere un grado elevato di convergenza sostenibile per quanto riguarda la stabilità dei prezzi, la situazione di bilancio, la stabilità del tasso di cambio e i tassi d´interesse a lungo termine, garantendo nel contempo che la legislazione nazionale sia compatibile con le regole del trattato e lo statuto del Sistema europeo di banche centrali (Sebc) e della Bce. La relazione sulla convergenza del 2006 contiene i seguenti dati: Inflazione - Quattro paesi presentano tassi medi d´inflazione su base annua inferiori al valore di riferimento, che nell´ottobre del 2006 era pari al 2,8%. I quattro paesi che rispettano il criterio della stabilità dei prezzi sono la Repubblica ceca, Cipro, la Polonia e la Svezia. Situazione di bilancio pubblico - Il criterio della situazione del bilancio pubblico è rispettato quando il paese non è oggetto di una decisione del Consiglio relativa all´esistenza di un disavanzo eccessivo di cui all´articolo 104, paragrafo 6 del trattato. Attualmente, quattro dei nove Stati membri esaminati, ovvero Estonia, Cipro, Lettonia e Svezia, soddisfano questo criterio. Stabilità del tasso di cambio - Il criterio del tasso di cambio è definito nel trattato come il rispetto dei margini normali di fluttuazione previsti dal meccanismo di cambio (Erm) del Sistema monetario europeo per almeno due anni senza gravi tensioni e in particolare senza svalutazioni nei confronti dell´euro. Dei nove paesi esaminati, l´Estonia è quello che è stato più a lungo nell´Erm Ii e l´unico che rispetta il criterio della stabilità del tasso di cambio. Gli altri paesi aderenti all´Erm Ii sono Cipro, Malta e la Lettonia dal 2 maggio 2005 e la Slovacchia dal 28 novembre 2005. Tassi d´interesse a lungo termine - Dei nove paesi valutati, solo l´Ungheria non soddisfa il criterio del tasso d´interesse, che prevede che il tasso d´interesse a lungo termine di uno Stato membro osservato in media nell´arco di un anno prima dell´esame non abbia ecceduto di oltre 2 punti percentuali quello dei tre Stati membri, al massimo, che hanno conseguito i migliori risultati in termini di stabilità dei prezzi. La Repubblica ceca, l´Estonia, Cipro, la Lettonia, Malta, la Polonia, la Slovacchia e la Svezia hanno applicato tassi d´interesse medi a lungo termine (annuali) inferiori al valore di riferimento (6,2% nell´ottobre 2006). Per l´Estonia, non è disponibile alcun titolo di stato a lungo termine di riferimento o titolo comparabile che consenta di valutare il carattere durevole della sua convergenza sulla base dei tassi d´interesse a lungo termine; tuttavia non vi sono ragioni per concludere che non soddisferebbe il criterio dei tassi d´interesse a lungo termine. Compatibilità legislativa - Questo criterio riguarda l´esame della compatibilità della legislazione di uno Stato membro, compreso lo statuto della sua Banca centrale, con gli articoli 108 e 109 del trattato e lo statuto del Sebc. Al momento della redazione della relazione, i requisiti della compatibilità legislativa erano rispettati soltanto dall´Estonia; si noti che Cipro e Malta hanno presentato ai loro Parlamenti nazionali, rispettivamente nell´ottobre e novembre 2006, disegni di legge volti ad eliminare le residue incompatibilità. . |
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