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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Aprile 2011
 
   
  I PIANI DI ACCOGLIENZA DEVONO PARTIRE DAI TERRITORI, IN LIGURIA PRONTI AD ACCOGLIERE 1400 PERSONE

 
   
  Genova, 11 Aprile 2011 - “Anche se il piano profughi è diventato un piano di accoglienza più ampio che comprende gli immigrati tunisini, in Liguria il nostro obiettivo rimane quello di accogliere non più di 1400 persone tra profughi e immigrati tunisini”. Lo ha detto l’ 8 aprile, a margine del consiglio regionale, l´assessore alle politiche sociali e coordinatrice del piano per la Liguria, Lorena Rambaudi, facendo il punto sulla situazione riguardante i profughi e gli immigrati tunisini. Netta la sua posizione sulle dichiarazioni rese ieri dal Ministro Maroni alla Camera circa la possibilità di aumentare il numero degli immigrati nel centro di accoglienza di Ventimiglia. “Questo non corrisponde – ha detto Rambaudi – ai desiderata del territorio, bisogna agire con equilibrio”. “Oggi non esiste in Italia l´emergenza profughi – ha ribadito Rambaudi – a livello nazionale infatti si parla di circa 2.300 persone. Semmai esiste un problema legato all´emergenza immigrati tunisini che ammontano a circa 20.000 in tutto il Paese, a cui verrà dato un permesso di soggiorno temporaneo in base all´accordo siglato tra Governo e Regioni nella conferenza unificata dello scorso 6 aprile”. “I piani di accoglienza – ha sottolineato l´assessore al welfare della Regione Liguria – devono partire però dai territori e non possono essere calati dall´alto. Mi sembra che fino ad oggi le Regioni si siano messe a disposizione totalmente del Governo, in modo leale e operativo. Alcune però hanno sofferto della presenza di campo profughi allestiti dall´esecutivo senza alcuna comunicazione”. Da questo punto di vista l´assessore Rambaudi ha ribadito che “i Comuni liguri al momento coinvolti hanno apprezzato il nostro metodo di lavoro basato sulla concertazione e su un´accoglienza frazionata sul territorio”. “Al momento – ha proseguito l’assessore - la situazione di Ventimiglia appare molto organizzata e tranquilla. E’ evidente che la presenza di un centro potrà determinare un aumento del flusso di transito degli immigrati che intendono raggiungere la Francia, il Belgio e la Germania”. Intanto questo pomeriggio l´assessore Rambaudi si recherà a Imperia dove si svolgerà la seconda riunione di coordinamento, dopo quella di Savona, tra Regione Liguria, Province e Comuni dell´imperiese per la gestione dl piano di emergenza a cui seguiranno gli incontri di lunedì a Genova e alla Spezia coordinati dall´assessore regionale all´immigrazione, Enrico Vesco. “Al termine – ha concluso Rambaudi – saremo in grado di comporre un quadro di disponibilità dal territorio e di sottoporlo quindi ai prefetti, per essere pronti con la presentazione del piano di accoglienza definitivo entro dieci giorni”.  
   
 

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