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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Aprile 2011
 
   
  AGRICOLTURA IN ABRUZZO: PRESENTATO A SEMIVICOLI PROGETTO IPA ADRIATICO FINANZIAMENTI DI 12 MLN DI EURO PER IL VINO E 5 PER LŽOLIO

 
   
   Pescara - "In Abruzzo il comparto vitivinicolo conta circa 32.700 ettari di vigneto e 3 milioni di ettolitri di vino per un giro di affari di 300 milioni di Euro, pari al 20% della Produzione Lorda Vendibile abruzzese e al 6% di quella vinicola nazionale. Per quanto riguarda invece lŽolio dŽoliva, lŽAbruzzo rappresenta la quinta regione di Italia con una produzione di 250.000 quintali". Questi i numeri che lŽassessore alle Politiche agricole ha illustrato questa mattina allŽapertura dei lavori dellŽincontro promosso in collaborazione con lŽArssa nel Castello di Semivicoli (Chieti) per presentare due iniziative di valenza europea dedicate al settore del vino e dellŽolio. Il Progetto, di carattere internazionale e che vede la partecipazione di funzionari delle amministrazioni pubbliche e agenzie di sviluppo locale delle regioni europee affacciate sul mare Adriatico (Puglia, Molise, Marche, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia per lŽItalia, nonché Croazia, Bosnia Erzegovina e Serbia), svilupperà un finanziamento pari a 12 milioni di euro per il comparto vitivinicolo e 5 milioni di euro per il comparto oleario dove la regione Abruzzo si è candidata ad un ruolo guida nella costruzione di un partenariato dŽeccellenza per promuovere due importanti iniziative. "Ho fortemente sostenuto lŽidea di lanciare un progetto strategico - ha dichiarato lŽassessore - nellŽambito del Programma Europeo di Cooperazione Transfrontaliera Ipa Adriatico, che affrontasse gli aspetti principali della produzione sia del vino sia dellŽolio dŽoliva, intesi come fondamentali risorse naturali e culturali da proteggere, migliorare e valorizzare". "Non sono da sottovalutare - ha aggiunto lŽAssessore - le importanti sinergie esistenti tra la valorizzazione della filiera e promozione del turismo. Tutte le regioni che si affacciano sul Mar Adriatico hanno nellŽindustria turistica unŽimportante fonte di reddito ed occupazione e i dati sul "turismo del vino" sono in continua crescita identificando questo segmento come uno dei più attrattivi per destagionalizzare e valorizzare ulteriormente lŽofferta regionale. La coltivazione della vite, ad esempio, ha da sempre contraddistinto i paesaggi rurali dellŽarea mediterranea condizionando gli usi, i costumi e, più in generale, la cultura delle sue popolazioni. LŽintera filiera vitinicola rappresenta oggi uno dei principali motori economici delle aree rurali che si affacciano sullŽAdriatico. DŽaltronde, la candidatura della Regione Abruzzo ad un ruolo guida nella costruzione di un partenariato di eccellenza finalizzato al Programma Ipa Adriatico si inserisce organicamente nellŽambito della più complessiva attività dellŽAssessorato delle Politiche Agricole. Essa risponde, infatti, ai principi guida ai quali ho inteso ispirare lŽazione di governo: la politica del fare e la condivisione delle scelte. Analoghe potenzialità sono riscontrabili nelle altre regioni italiane e nei partner transfrontalieri, anche in quei paesi in cui lŽindustria enologica non ha ancora raggiunto analoghi livelli di sviluppo. DŽaltronde il recente Vinitaly ha dimostrato la crescente partecipazione di produttori provenienti da queste regioni". LŽabruzzo vanta, infatti, una Denominazione di Origine Controllata e Garantita e otto D.o.c. In gran parte legati alla diffusione dei vitigni a Montepulciano e Trebbiano. Rappresentano, peraltro, motivo di grande interesse per il territorio la presenza e le potenzialità di alcuni vitigni autoctoni quali Pecorino, Passerina e Cocioccola. "Il convegno di oggi - ha rimarcato lŽassessore - è lŽoccasione per condividere strategie e attività comuni per la valorizzazione produttiva, ambientale e turistica delle risorse vitivinicole e olivicole delle regioni transfrontaliere. Grazie a questa iniziativa, la Regione Abruzzo si conferma ancora una volta terra capace di proiettare le proprie eccellenze agro-alimentari in uno scenario europeo".  
   
 

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