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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Aprile 2011
 
   
  LOMBARDIA, BELOTTI A GRATTERI: MAFIA? UN FENOMENO IMPORTATO

 
   
  Milano, 12 aprile 2011- In merito alle dichiarazioni del Procuratore Aggiunto di Reggio Calabria Nicola Gratteri, il quale insiste nel sostenere che le infiltrazioni mafiose della ´ndrangheta avvengono attraverso ´uomini lombardi con il certificato di nascita e di residenza da 5 generazioni´, ´possiamo solo, ancora una volta, ribadire - ha detto Daniele Belotti, assessore regionale al Territorio e Urbanistica - che il nostro Assessorato e tutta la Giunta regionale sono fortemente impegnati nel contrastare questo fenomeno, indipendentemente dal fatto che sia legato a calabresi, siciliani, napoletani o a qualche lombardo malavitoso´. ´Va comunque sottolineato - ha continuato Belotti - che ´ndrangheta, camorra e mafia non sono sicuramente fenomeni endemici e non fanno parte del patrimonio storico e culturale delle valli bergamasche, bresciane o comasche né tanto meno delle pianure lodigiane, brianzole o cremonesi´. ´Si tratta evidentemente di piaghe importate - ha aggiunto l´assessore - nello sviluppo delle quali anche lo Stato italiano e la magistratura hanno una grande colpa. La scellerata politica del confino dei mafiosi al Nord negli anni ´60 - ´70 - ´80, infatti, ha avuto come unico effetto quello di porre le basi per la nascita delle cellule operative delle organizzazioni malavitose sul nostro territorio´. ´In merito poi alla squallida affermazione - ha osservato Belotti - secondo cui, se al Nord parlano e scrivono in lingua italiana, è perché migliaia di insegnanti del Sud sono andati in Lombardia, Emilia e Piemonte a insegnare a leggere e scrivere alle popolazioni del Nord Italia con grande professionalità, sorprende la vena di razzismo da bar sport di questa dichiarazione, che sottintende, neanche tanto velatamente, che a Nord del Po saremmo tutti trogloditi e ignoranti. Un´affermazione forte che non spiega come mai l´immigrazione si verifichi, da sempre, dal Sud al Nord e mai in senso inverso´. ´Forse - conclude Belotti - per far crescere la Calabria, ci vorrebbe maggiore umiltà e sudore e meno vittimismo e arroganza culturale´.  
   
 

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