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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Aprile 2011
 
   
  RIPARTIRE DALLA FAMIGLIA PER RESTITUIRE AL PAESE UN´IDEA DI FUTURO "UN PATTO TRA LA RETE DELLE FAMIGLIE E QUELLA DELLE AUTONOMIE LOCALI PER RECUPERARE LA VISIONE DI UN DESTINO COLLETTIVO"

 
   
   Bologna, 12 aprile 2011- - "Di fronte alla crisi di un certo modello di società, alla crescita delle diseguaglianze, i territori cercano nuove risposte: ed inevitabilmente questa ricerca attraversa il tema della famiglia". Ha esordito cosí Lorenzo Dellai ieri a Bologna, intervenendo al seminario promosso dal Forum delle associazioni familiari dell´Emilia Romagna. Dellai - che ha concluso la prima sessione dove è intervenuto, tra gli altri, anche il presidente dell´Assemblea legislativa Matteo Richetti - ha usato tre parole chiave per confermare la tesi che ha dato il titolo all´incontro ("La famiglia per una società più solidale"): solidarietà, sussidiarietà e autonomia. "Non stiamo assistendo ad una discussione ideologica - ha detto Dellai - ma ad un ragionamento attorno al tema della famiglia visto in relazione al momento sociale ed economico che stiamo vivendo, dove accanto ad una crisi di tipo finanziario ne troviamo un´altra di tipo demografico. Insomma: è la crisi di un certo modello di società in cui il deficit e le diseguaglianze sono il risultato di una domanda sempre più frammentata". Un certo fermento, in realtà, c´è: i territori stanno cercando di trovare la via giusta e, secondo Dellai, questa ricerca passa inevitabilmente attraverso il tema della famiglia. "Nel nostro Paese - ha spiegato - si avverte la necessità di riscoprire principi, valori, culture che forse in questi decenni si sono un po´ assopite, pur sopravvivendo nei diversi territori che lo compongono". Ecco allora che il termine "famiglia" si trasforma nel "paradigma" di un´idea di societá: "Ad esso non ci si rapporta immaginandolo una "categoria" - ha aggiunto Dellai che ha rivendicato il ruolo della politica chiamata a confrontarsi su tre obiettivi: la solidarietà, la sussidiarietà e l´autonomia. "Inutile pensare di rilanciare la famiglia come ambito dove rafforzare la cultura dello stare insieme - ha detto Dellai spiegando il primo punto - se nel frattempo si afferma il cinismo sociale, ispirato al principio del successo, della ricchezza ad ogni costo, un´idea che vede l´individuo da una parte ed il mercato dall´altra. Occorre correre ai ripari con una grande azione "rieducativa", perché i grandi valori non sono mai acquisiti una volta per sempre, ma necessitano di una continua manutenzione". La sussidiarietà - é il secondo grande obiettivo - deve invece saper ripristinare "una concezione multipolare", che non cada nelle paludi della burocratizzazione, che dimostri chiaramente come anche su questo tema non esiste più il monopolio della pubblica amministrazione ma va ricercato un rapporto equilibrato tra quest´ultima, la famiglia, l´individuo, recuperando quel senso di "focolare" che si ritrova anche nella radice del concetto di "heimat". L´ultimo obiettivo ricordato da Dellai è quello dell´autonomia: "Continuiamo ad essere centralisti, ma le cose di cui abbiamo discusso oggi richiedono invece una nuova cultura dell´autonomia delle istituzioni, una sussidiarietà verticale. Penso ad esempio all´intreccio possibile fra le politiche di natura fiscale e le esigenze delle famiglie che risulterebbe più incisivo se affidato ad ambiti di decisione più autonomistici capace di ricostruire la filiera delle responsabilità". Eppure a livello nazionale di esempi positivi ce ne sono: "Siamo orgogliosi di poterci inserire in questa rete - ha detto Dellai ricordando i protocolli siglati con Lamezia e Cagliari - ma ricordiamoci che non di soli servizi c´è bisogno". E il pensiero va all´urgenza di tutelare la cittadinanza sociale, il protagonismo e la stessa "creatività" dei corpi sociali intermedi perché "stare insieme" vale di più delle pur necessarie prestazioni pagate con i pubblici denari. È qui, secondo Dellai che territori ed associazioni possono dare il loro contributo nel costruire per il Paese una "visione" capace di mostrarci quel destino comune che oggi fatichiamo a vedere. "Il mio auspicio è che anche l´alleanza tra la rete delle associazioni delle famiglie e quella delle autonomie locali possa essere uno stimolo contro la stanchezza che ci sta impedendo di credere nel futuro".  
   
 

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