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Notiziario Marketpress di Mercoledì 13 Aprile 2011
 
   
  ZAIA INCONTRA OPERAI VINYLS. REGIONE AL VOSTRO FIANCO, O DOMANI RISPOSTA, O CAMBIARE STRATEGIA

 
   
  Venezia, 12 aprile 2011 “Per il pagamento degli stipendi degli operai della Vinyls non ci sono più “settimane”. O domani la vicenda si chiarisce, oppure salta l’operazione Gita e occorrerà pensare ad un’altra strategia per dare certezze alla situazione”. Lo ha ribadito oggi a Palazzo Balbi di Venezia il presidente della Regione Luca Zaia, che ha incontrato assieme all’assessore al lavoro Elena Donazzan lavoratori e sindacati dell’azienda di Porto Marghera, dove le maestranze stanno operando da tre mesi senza stipendio e senza chiarezza di prospettive, tranne promesse costantemente non mantenute. E’ una situazione dai contorni strani, quella dell’azienda veneziana con stabilimenti a Porto Marghera, Porto Torres e Ravenna, per la quale è stata intavolata una trattativa di cessione ad un potenziale acquirente svizzero – tedesco, il fondo Gita, definito come affidabile dai Commissari dell’Azienda e dagli esponenti del Governo che seguono la vicenda, ma che finora non ha prodotto atti concreti se non rinvii rispetto ad una chiusura positiva della vicenda che sembrava a portata di mano ogni giorno delle ultime otto settimane. “Per prima cosa niente sindrome da abbandono – ha affermato Zaia – perché il Veneto, la Regione, le istituzioni sono al vostro fianco. Per quanto mi riguarda è la prima volta che vedo affrontare con tanta dignità una situazione del genere. L’atteggiamento di disponibilità dell’Eni è da verificare. La situazione in cui si trovano ad operare i lavoratori è raccapricciante. Il polo chimico è importante per il Veneto e abbiamo ben chiare le condizioni per dare futuro ad una azienda che produce a costi competitivi e a condizioni di sicurezza al più alto livello mondiale una materia prima della quale l’Italia è deficitaria. Dobbiamo anche, insieme, dire e spiegare a tutti che voi state lavorando gratis e che non potete non farlo per ragioni di sicurezza collettiva, con un credito maturato di circa 1,2 milioni di euro”. Per i lavoratori, ma anche per le istituzioni, è una vicenda umiliante, per la quale non si trovano risposte univoche e concrete e nemmeno interlocutori che sappiano dare risposte certe di qualche tipo: una trattativa nella nebbia. “Oggi cercherò tutte le parti coinvolte e questa sera chiamerò il ministro, che ho già sentito stamani. Riaggiorniamoci in via breve a domani – ha concluso Zaia – per vedere se ci sarà o no una decisione chiarificatrice”.  
   
 

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