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Notiziario Marketpress di Mercoledì 13 Aprile 2011
 
   
  BOLZANO: ENTRO L´ANNO IL 95% DELLE LISTE DI ATTESA NEI TEMPI PREVISTI

 
   
   Bolzano, 13 aprile 2011 - Entro il 2011 l´Azienda sanitaria deve impegnarsi a garantire il 95% delle prestazioni degli ospedali nei tempi massimi di attesa stabiliti: se questa riduzione non riuscirà, si interverrà sul piano dell´attività libero professionale. Lo ha deciso oggi (11 aprile) la Giunta provinciale che ha discusso un piano di azione per ridurre le liste di attesa negli ospedali altoatesini. Il presidente Durnwalder ha ricordato cosa prevede il piano aziendale per l´attività libero professionale intramoenia (all´intero della struttura ospedaliera pubblica): può essere esercitata dal lunedì al giovedì orario 17-19, il venerdì 15-19, il sabato 8-12, per un massimo di 3 ore per ciascun medico. Sono autorizzate solo visite e prestazioni ambulatoriali. Attualmente su 1100 medici, solo 153 hanno scelto l´intramoenia, 13 quelli che hanno fatto richiesta di attività libero professionale all´esterno (extramoenia). Gran parte di loro sono concentrati a Bolzano (97), Merano (24) e Brunico (20), mentre sono 8 a Bressanone, 3 a Silandro, uno a San Candido e nessun medico a Vipiteno. La prenotazione di prestazioni nel servizio sanitario pubblico avviene secondo il principio dell´urgenza clinica, suddivisa in quattro livelli di priorità: urgente (prestazione entro 24 ore dalla richiesta del medico), breve (entro 8 giorni), differibile (entro 60 giorni), programmata (appuntamento concordato tra specialista e medico di base). La Giunta ha voluto fare il punto della situazione dopo che più volte, nelle ultime settimane, ha avuto segnalazione di cittadini alle prese con due opzioni di trattamento negli ospedali rispetto ai tempi di intervento: da un lato una lunga lista di attesa, dall´altro, grazie alla visita privata a pagamento, la possibilità di essere curati già il giorno successivo. "Abbiamo un sistema sanitario e professionisti di alta qualità, ma una medicina a due velocità non può prendere piede, perchè il diritto alla salute non deve distinguere tra ricco e povero", ha ribadito Durnwalder. I risultati dell´indagine: mentre per visite urgenti e brevi non si registrano particolari sforamenti nei tempi di attesa, la questione si pone per le prestazioni differibili e programmate (visite preventive, visite di controllo, dichiarazioni medico-specialistiche) per le quali il cittadino deve attendere più del previsto. La Giunta ha quindi concordato su un pacchetto di misure concrete da attuare tempestivamente: i centri di prenotazione fissano solo le prime visite, quelle successive saranno concordate direttamente con lo specialista; le prescrizioni dei medici di base e degli specialisti vengono concordate secondo regole precise; se malgrado questi interventi il cittadino non ottiene la prestazione entro i tempi di attesa prescitti, l´Azienda sanitaria si fa carico dei costi della visita privata a cui il paziente viene indirizzato. "In ogni caso - ha sintetizzato Durnwalder - l´Azienda sanitaria si impegna a garantire entro quest´anno il 95% delle prestazioni nei tempi massimi di attesa stabiliti." In caso contrario, la Giunta avvierà il confronto per intervenire restrittivamente sull´attività libero professionale, "perché il cittadino non deve percepirla come una corsia preferenziale, ma solo come un´offerta per la libera scelta del medico."  
   
 

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