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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Aprile 2011
 
   
  INTERSCAMBIO COMMERCIALE IN RIPRESA IN FVG

 
   
  Udine, 19 aprile 2011 - Dopo i trascorsi altalenanti vissuti dallŽeconomia del Friuli Venezia Giulia nel corso dellŽultimo biennio, si intravedono ora finalmente i primi segni positivi nei principali indicatori dello stato di salute dellŽindustria regionale per quanto riguarda il commercio con lŽestero. È quanto emerge dallŽanalisi condotta dal Servizio statistica ed affari generali della Regione: lŽesame complessivo dei risultati aggregati evidenzia come lŽimport/export regionale stia proseguendo un cammino - peraltro già intrapreso nel corso del 2010 - di lenta risalita, sebbene caratterizzato da una certa lentezza fisiologica. È presto per dire se si tratta di segnali di ripresa definitiva ma secondo le indagini di cui sopra, su un ampio e significativo campione di imprese, i dati rilevati presentano segni piuttosto positivi sia rispetto ai valori dei rilevati nel trimestre precedente, che rispetto ai risultati consuntivi dello stesso periodo dellŽannualità 2009. Dati alla mano, nel 2010 i principali partner commerciali allŽimportazione sono stati rispettivamente Germania (15,6 p.C. DellŽimport complessivo, per oltre un miliardo di euro), Cina (7,7 p.C.), Austria (6,4 p.C.), Ucraina (6,0 p.C.) e Francia (5,3 p.C.). Da ciascuno di essi, il Fvg ha incrementato il valore delle importazioni rispetto allŽannualità 2009. Sul fronte delle esportazioni, al primo posto sempre la Germania (12,9 p.C. DellŽexport complessivo, per circa un milione e mezzo di euro), seguita a ruota da Regno Unito (12,3 p.C., primario mercato di destinazione delle imbarcazioni prodotte in Regione, per quasi un miliardo di euro), Francia (8,4), Austria (5,3), ed infine Slovenia (4,2). Per quanto concerne, nello specifico, i settori merceologici maggiormente trainanti, i prodotti delle attività manifatturiere presentano - in termini percentuali sul totale import/export - un saldo positivo di poco inferiore al 15 p.C., in un contesto comunque di crescita rispetto ai valori registrati nel 2009. Inoltre, nellŽambito del settore manifatturiero, lŽinterscambio commerciale fa registrare incrementi esponenziali quanto ai valori dei metalli e prodotti in metallo importati (rappresentano più di un quarto del totale import), mentre le esportazioni sono essenzialmente concentrate su macchinari ed altri apparecchi (quasi un terzo dellŽexport totale). Nel settore secondario il maggior incremento rispetto allŽanno precedente si è registrato per i prodotti petroliferi che però determinano una quota relativa sul totale delle esportazioni pari al 2,6 p.C. Positivo, rispetto al 2009, lŽandamento dei prodotti siderurgici (+16,1), dei macchinari (+5,9) e dei mobili (+3). Il valore dei beni ad alto contenuto tecnologico esportati nel 2010 è cresciuto del 15,1 p.C; quello dei beni a "bassa" tecnologia del 8,8 p.C. Rispetto allŽanno precedente. I principali indicatori congiunturali mostrano, nel corso del quarto trimestre 2010, la produzione nazionale in ripresa dopo lo stop estivo, con vendite totali in crescita sia su base interna (+12,8) che estera (+9,2). LŽoccupazione, di contro, è lŽunico indicatore, tra quelli rilevati, a presentare un andamento in discesa passando da valori leggermente positivi (+0,2) al di sotto dello zero (-0,5). LŽanalisi, infine, rileva come il commercio con lŽestero, sia dal punto di vista dellŽandamento del valore delle merci scambiate, che della struttura dei rapporti commerciali ed infine dello scenario di previsione che deriva dallŽelaborazione delle principali variabili macroeconomiche, sia, in fin dei conti promettente. Per lŽannualità in corso (2011) si attende un incremento dellŽexport del 12,3 p.C. Rispetto ai dati 2010.  
   
 

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