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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Aprile 2011
 
   
  LEGALITAŽ: NORD E SUD UNITI DA CONTRASTO A FENOMENO MAFIA

 
   
   Palermo, 18 aprile 2011 - "Il nord non eŽ poi cosiŽ diverso dal Sud. Ha sempre sognato di esserlo, di essere libero dal ŽmaleŽ, il cancro mafioso, che assedia il Meridione. Senza rendersi conto, peroŽ, di esserne stato silente complice per 30 anni. EŽ stato un errore pensare che il fenomeno mafioso fosse un tratto caratteristico di una non ben precisata razza di terroni. EŽ dagli anni Ž80 che buona parte delle cittaŽ del nord hanno fatto da diga al fiume di soldi che il narcotraffico assicura alle organizzazioni criminali siciliane e calabresi. I soldi ristagnano e si rinnovano, vengono riciclati dalle banche del nord, diventano le basi del potere politico e imprenditoriale, garantendo lavoro e voti, si occupano del pubblico e del privato, sostituendo stato e legalitaŽ". Lo ha detto questo pomeriggio lŽassessore regionale alle AttivitaŽ Produttive, Marco, Venturi, intervendo a Reggio Emilia al convegno "Cna LegalitaŽ: Reggio Emilia chiama Palermo, percheŽ la legalitaŽ non solo si predica ma si pratica". Nel corso del dibattito - organizzato da Cna Reggio Emilia - hanno preso la parola anche il presidente di Cna Reggio Emilia, Tristano Mussini, il prefetto di Reggio Emilia Antonella De Miro, il presidente di Cna Palermo Giovanni Casamento, il presidente di Cna Emilia Romagna, Paolo Govoni, il presidente nazionale Cna Ivan Malavasi e lŽassessore alle AttivitaŽ Produttive dellŽEmilia Romagna, Gian Carlo Muzzarelli. "Far finta di niente percheŽ conviene o per non avere fastidi vuol dire - ha aggiunto Venturi - cedere spazio vitale alla criminalitaŽ. Quando i cittadini e gli imprenditori onesti denunciano e mostrano i collegamenti tra mafia e affari e potere politico, la cosi detta gente per bene eŽ sempre schierata dalla parte del silenzio, dellŽignoranza. A Milano come in Sicilia". "Quando nel 2005 io e Antonello Montante - ha proseguito - abbiamo detto basta, denunciando per la prima volta collusioni con la mafia, il lavoro nero e sottopagato, il racket e lŽusura, facendo nomi e cognomi, ci siamo sentiti isolati. Sono cominciati i primi odiosi avvertimenti. Oggi anche se il lavoro da fare eŽ molto i risultati si cominciano a vedere. Lo Stato eŽ veramente a nostro fianco e non ci sentiamo piuŽ soli". I successi sono tanti ma il percorso eŽ ancora lungo. "Sono convinto che occorre un patto contro la mafia tra Stato e imprese, tra Ži produttori di benessere e ricchezza e i produttori di legalitaŽ. Gli imprenditori - ha aggiunto - non si devono sentire soli e per questo lo Stato deve dimostrare piuŽ "autorevolezza" e garantire "la certezza della pena". Occorre avere piuŽ coraggio e colpire la cosiddetta "mafia dei colletti bianchi". "Tutto cioŽ assume - ha concluso Venturi - particolare rilievo oggi, di fronte alle intimidazioni subite dallŽonorevole Lumia. Nel rinnovargli la mia vicinanza e solidarietaŽ ribadisco anche da Reggio Emilia la necessitaŽ di non abbassare la guardia, nemmeno adesso che possiamo riscontrare i primi importanti ma non soddisfacenti risultati del contrasto al crimine organizzato".  
   
 

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