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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Aprile 2011
 
   
  LA COMMISSIONE CHIEDE AGLI STATI MEMBRI LA RESTITUZIONE DI 530 MILIONI DI EURO DI SPESE DELLA PAC

 
   
   Bruxelles - Nell’ambito della procedura detta di liquidazione dei conti la Commissione europea ha chiestoil 15 aprile la restituzione di 530 milioni di euro di fondi dell’Unione indebitamente spesi dagli Stati membri. Queste somme riconfluiranno nel bilancio dell’Unione in seguito all’accertamento di violazioni delle norme sulla spesa agricola e di inadempienze nelle procedure di controllo. Se infatti gli Stati membri sono responsabili del pagamento e della verifica delle spese della politica agricola comune (Pac), spetta alla Commissione controllare che essi abbiano fatto un uso corretto dei fondi. Principali rettifiche finanziarie In virtù della decisione odierna la Bulgaria, la Danimarca, la Grecia, la Spagna, la Francia, l’Italia, i Paesi Bassi, il Portogallo, la Romania e il Regno Unito dovranno restituire fondi al bilancio dell’Unione, mentre sarà rimborsato un piccolo importo alla Germania. Le principali rettifiche per paese sono: 137,23 milioni di euro a carico della Grecia per spese non ammissibili e inadempienze notevoli riscontrate nel sistema d’informazione geografica per gli oliveti (Gis)e a livello dei controlli in loco; 122,38 milioni di euro a carico della Grecia per carenze nei controlli in loco e nei sistemi di identificazione delle particelle agricole e di informazione geografica (Sipa/sig), nonché nei controlli amministrativi incrociati sugli aiuti per superficie (anche per le misure di sviluppo rurale connesse alla superficie); 74,9 milioni di euro a carico della Romania per carenze nel sistema di identificazione delle particelle agricole (Sipa) e nel sistema di informazione geografica (Sig)riguardo ai controlli amministrativi incrociati, alla fornitura di informazioni imprecise agli agricoltori e alle verifiche in loco inefficaci in merito agli aiuti per superficie (anche per le misure di sviluppo rurale connesse alla superficie); 70,96 milioni di euro a carico della Spagna per l’applicazione di tolleranze tecniche non corrette, carenze nei controlli delle rese e applicazione non corretta delle penali previste per la presentazione tardiva delle dichiarazioni di coltura relative all’olio di oliva; 37,25 milioni di euro a carico della Spagna per spese non ammissibili connesse alla gestione ecologica degli imballaggi e spese non ammissibili nel settore degli ortofrutticoli; 26,95 milioni di euro a carico del Regno Unito per carenze riguardanti il riconoscimento delle organizzazioni di produttori e carenze connesse alla verifica del valore della produzione commercializzata nel settore degli ortofrutticoli; 24,54 milioni di euro a carico della Bulgaria per insufficiente grado di approfondimento dei controlli in loco, lacune nei sistemi di identificazione delle particelle agricole e di informazione geografica (Sipa/sig), fornitura agli agricoltori di informazioni imprecise e orientamenti insufficienti in merito agli aiuti per superficie(anche per le misure di sviluppo rurale connesse alla superficie); 22,69 milioni di euro a carico dei Paesi Bassi per spese non ammissibili connesse alla stampa di diciture sugli imballaggi e spese non ammissibili sostenute da un’organizzazione di produttori nell’ambito della commercializzazione decentrata di prodotti ortofrutticoli. Agli Stati membri compete la gestione della maggior parte dei pagamenti erogati nell’ambito della Pac, principalmente attraverso i loro organismi pagatori. Spetta loro anche l’esecuzione di controlli, come ad esempio la verifica delle domande di pagamenti diretti presentate dagli agricoltori. La Commissione esegue ogni anno oltre 100 audit per verificare che i controlli eseguiti dagli Stati membri e le misure correttive adottate per rimediare alle carenze riscontrate siano sufficienti. La Commissione ha anche la facoltà di farsi restituire fondi con efficacia retroattiva se dagli audit emerge che l’azione correttiva messa in atto degli Stati membri non è stata sufficiente a garantire la correttezza della spesa di denaro dell’Unione. Le rettifiche finanziarie sono fissate in proporzione al tasso di errore. La decisione è stata adottata in esito ad un procedimento di conciliazione tra la Commissione e gli Stati membri in base a dati oggettivi e tenendo conto del rischio di uso improprio dei fondi. Per ulteriori informazioni sul funzionamento del sistema di liquidazione annuale dei conti, v. Memo/06/178 e l’opuscolo “Una gestione saggia del bilancio agricolo”, disponibile al seguente indirizzo: http://ec.Europa.eu/agriculture/fin/clearance/factsheet_it.pdf  
   
 

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