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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Aprile 2011
 
   
  SALUTE: DAL FVG PROGETTI E SINERGIE PER ABOLIRE I MANICOMI NEL MONDO

 
   
   Trieste, 18 aprile 2011 - Incentrata sullo sviluppo internazionale di progetti mirati al superamento delle grandi istituzioni psichiatriche, ha avuto inizio il 14 aprile la conferenza organizzata nell´ambito del meeting "Beyond The Walls - il passaggio dall´ospedale ai servizi territoriali". L´avvio ai lavori, che si sono conclusi nella mattinata di sabato ed hanno visto la presenza di specialisti di settore provenienti da una trentina di nazioni, è stato dato da Giuseppe Dell´acqua direttore del Dipartimento di salute mentale dell´Ass1 (dallo scorso settembre collaboratore per la ricerca e la formazione in salute mentale dell´Organizzazione mondiale della sanità), dal direttore generale dell´Ass1 Fabio Samani e dall´assessore regionale alla Salute, Integrazione sociosanitaria e Politiche sociali Vladimir Kosic. "Noi siamo qui oggi - ha detto Giuseppe Dell´acqua - perché il manicomio di Trieste non c´è più, perché stiamo desiderando che non ci siano più manicomi in tutto il mondo e perchè oggi c´è una grande rete che unisce tutti i Paesi, un network di persone (operatori, individui che hanno vissuto e vivono l´esperienza del disturbo mentale, familiari) che sono protagonisti di questo cambiamento e cercano di costruire politiche di salute e di speranza". Obiettivi dell´evento sono infatti la formulazione di una dichiarazione congiunta sul superamento delle istituzioni psichiatriche, il programma di lavoro del Centro collaboratore Oms per i prossimi 4 anni e lo sviluppo di progetti relativi a partenariati e all´offerta di servizi efficaci di comunità, così come previsto del Piano di azione di Helsinki 2005 sulla salute mentale per l´Europa. Un´occasione in cui, ha ricordato Teresa di Fiandra del ministero per la Salute, il Consiglio d´Europa citò l´esperienza basagliana come un sogno che si stava trasformando in realtà ed aveva ormai gambe per attraversare l´intera regione europea dell´Oms. Concetti condivisi da parte regionale con una precisazione: posto che il pensiero di Basaglia è diventato realtà e modello organizzativo ed il lavoro fatto sino ad oggi ha dimostrato che la cura va ben oltre le mura di un ospedale, adesso le sfide da affrontare riguardano le nuove situazioni in cui si manifesta ogni forma di disagio sociale, a partire da quello giovanile. All´epoca della stesura del Piano di Helsinki (al quale ha fatto seguito, nel 2008, il Patto europeo per la salute mentale ed il benessere) fu evidenziato che l´85 per cento dei fondi spesi per la salute mentale veniva destinato al mantenimento di strutture inadeguate ad accogliere i pazienti. Dati rimasti pressoché invariati se, come è stato rilevato, in Europa il 70 per cento dei posti letto è tuttora all´interno degli ospedali psichiatrici. Il piano del Centro prevede pertanto la cooperazione per lo sviluppo dei servizi territoriali soprattutto verso quei Paesi che hanno intrapreso (o intendono intraprendere) processi di riforma psichiatrica quali la Serbia, dove è stato creato il Centro di salute mentale pionieristico di Nis attraverso la deistituzionalizzazione del locale ospedale psichiatrico. Su richiesta dell´Oms Europa, sarà avviata anche una collaborazione con Paesi dell´Est come la Bulgaria e la Romania, nonché con le repubbliche asiatiche dell´ex-Urss come l´Azerbaijan, dove andranno sostenute esperienze pilota e cambiamenti legislativi. Inoltre, nell´ambito del programma Mental Health Gap promosso dall´Oms di Ginevra, si stanno già sviluppando programmi di cooperazione con la Turchia, l´Iran, la Palestina, l´Argentina e il Brasile.  
   
 

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