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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Aprile 2011
 
   
  TELEPERFORMANCE APRE PROCEDURA DI MOBILITA’

 
   
  Roma, 19 aprile 2011 - La società In & Out S.p.a, filiale italiana del Gruppo multinazionale Teleperformance, ha aperto, giovedì 14 aprile 2011, una nuova procedura ufficiale di mobilità, che vedrà coinvolte le sedi di Roma, Fiumicino e Taranto. La riapertura di tale procedura, si rende necessaria per le difficili condizioni del mercato oltre che obbligatoria rispetto alla scadenza naturale dei termini di Legge, relativamente al periodo di utilizzo dei “Contratti di Solidarietà” a seguito dell’accordo sindacale siglato il 24 giugno 2010 presso il Ministero del Welfare. In tale occasione l’azienda ritenne opportuno fare richiesta e avvalersi di tale strumento per un periodo pari a soli 12 mesi, rispetto al massimo dei 24 previsti dall’ordinamento. Le condizioni di mercato, sicuramente peggiorate e tradottisi in risultati di conto economico negativo con pesanti perdite ad oggi nuovamente finanziati dall’azionista, obbliga però Teleperformance a riaffrontare nuovamente una situazione di crisi. Nel 2007 Teleperformance ha stabilizzato la sua intera forza lavoro, nel pieno rispetto della Circolare 17/2006 del Ministero del Lavoro (detta “Circolare Damiano”) perché ha creduto nella volontà delle Istituzioni Italiane di mettere delle regole definitive nel settore dei Contact center e, unica in Italia, si è assunta l’onere di una stabilizzazione che l’ha vista divenire una delle prima società italiane per numero di dipendenti. Oggi Teleperformance ha oltre 3mila lavoratori a tempo indeterminato in un mercato che non è riuscito a trovare un equilibrio che consenta alle aziende di sopravvivere rispettando la legge e senza dover contare sugli sgravi contributivi o sugli aiuti di Stato. Nonostante, quindi, gli sforzi dell’azionista che ha regolarmente ricapitalizzato la filiale italiana nel corso degli ultimi 2 anni, Teleperformance è costretta ad affrontare nuovamente lo stato di mobilità, non escludendo la necessità d’importanti azioni di razionalizzazione della propria organizzazione, pena la messa a repentaglio dell’intera realtà aziendale.  
   
 

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