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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Aprile 2011
 
   
  I PRESIDI TRENTINI SI CONFRONTANO CON I RAPPORTI DELL’OCSE DUE GIORNI A COMANO SU INIZIATIVA DEL CENTRO FORMAZIONE DI ROVERETO

 
   
   Trento, 19 aprile 2011 - Un Seminario di due giorni su “Le Frontiere dell’apprendimento” per tutti i dirigenti scolastici del Trentino, a Comano Terme, su iniziativa del Centro formazione insegnanti di Rovereto, a confronto diretto con David Istance dell’Ocse. Una scelta utile per confrontarsi con altre realtà, quindi, partendo dalla propria scuola e dalla realtà del Trentino. In mattinata, presente anche l’assessore provinciale all´istruzione Marta Dalmaso, insieme a Mario Dutto, responsabile della formazione dei dirigenti scolastici, e a Luciano Covi, direttore del Centro. Un seminario residenziale “fondativo”, focalizzato sulle frontiere dell’apprendimento, che vuole porre le basi teoriche, culturali e organizzative di un futuro percorso di formazione. Nel suo saluto iniziale Luciano Covi, direttore del Centro per la formazione continua e l´aggiornamento del personale insegnante di Rovereto, ha ricordato la collaborazione con i referenti della sede Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) di Trento al fine di tracciare “un percorso nuovo, moderno, che si propone di offrire ai partecipanti una riflessione sul tema dell’apprendimento alla luce delle ultime frontiere della ricerca, attraverso il confronto dialettico”. Per l’intera mattinata, relazioni e domande per un confronto serrato con David Istance, senior analyst, rappresentante istituzionale del Dipartimento Educazione dell’Ocse, che si occupa inoltre degli indicatori di valutazione della scuola, ma che ha voluto offrire ai responsabili degli istituti scolastici del Trentino una panoramica molto dettagliata su sulla natura dell´Ocse, sulla sua organizzazione in sezioni e dipartimenti, sulle ricerche e sui vari rapporti che esso produce, che anche quando non sono specificamente dedicati all’istruzione, incidono comunque sull’organizzazione scolastica e sul contesto dell’insegnamento/apprendimento e, quindi, sulla qualità dei risultati degli studenti. Insomma - ha fatto capire più volte il responsabile del Dipartimento Educazione-, “Ocse non vuol dire solo Indagini Pisa, che ormai tutti conoscono e richiedono, ma ricerca e confronto a tutto campo anche con la realtà dei paesi che non rientrano nell’Ocse, sui risultati dell’apprendimento degli studenti, sull’incidenza della spesa per istruzione e formazione nel Pil dei vari paesi, sulla governance e sulle decisioni politiche e amministrative dei diversi governi, sull’educazione permanente, sull’organizzazione scolastica complessiva, sul contesto e sull’ambiente d’apprendimento che sta "dietro a quella porta che ogni insegnante chiude alle sue spalle dopo il suono della campanella”. I lavori sono stati introdotti da Mario Dutto, referente scientifico del progetto, già direttore generale del Ministero (Miur) per gli ordinamenti scolastici e per l’autonomia scolastica, che ha sempre collegato gli imput provenienti dal rappresentante dell’Ocse al ruolo ed alla responsabilità dei dirigenti scolastici partecipanti, che nella scuola devono sempre più avere una leadership didattica, oltre che organizzativa ed amministrativa. In Trentino, ha ribadito Dutto, “partiamo da una realtà di sistema educativo ben solido e proprio per questo è necessario il confronto con lo scenario globale, accanto a qualche riflessione domestica. Lo scenario non ha limiti per noi in Trentino, abituati da sempre al dialogo con le frontiere della ricerca”. Tante le domande e gli interventi dei partecipanti, che nel pomeriggio si sono riuniti nei diversi gruppi di lavoro, prima del confronto in plenaria di domani mattina e della relazione del direttore Luciano Covi sull’attività del Centro nell’anno 2010. L’assessore Dalmaso, si è intrattenuta con i dirigenti scolastici ed ha espresso apprezzamento anche con i responsabili del Progetto di formazione e con il direttore del Centro per la qualità della proposta.  
   
 

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