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Notiziario Marketpress di Martedì 19 Aprile 2011
 
   
  MICHELANGELO CONSANI M.H.G. MUENCHEN DAL 28 APRILE AL 13 GIUGNO 2011

 
   
   Monaco, 19 aprile 2011 - La Kunstraum presenta M.h.g. Three Personalities for a New Ecological Memory, un nuovo progetto espositivo dell’artista italiano Michelangelo Consani. La mostra a cura di Paolo Emilio Antognoli Viti, Emily Barsi e Daniela Stöppel, si avvale dei contributi scritti e/o di ricerca di Lara Conte, Circolo Gogliardo Fiaschi, Ingeborg Kluge, Matteo Lucchetti, Mariella Quarantelli, Massimo Tantardini. Le opere di Michelangelo Consani partono da una revisione dei concetti poveristi di energia, di processo, di vuoto e pieno, di negativo e positivo, banalità, ripetizione. Sin dai primi progetti espostivi questi elementi si pongono come cifra di un linguaggio incline alla sottrazione e all’antispettacolarità. Nel corso degli anni, il lavoro di Consani si sviluppa nell’intento di rompere quelle immagini in cui si fissano convinzioni, idee, pensieri, fatti cercando di condurre l’interlocutore oltre l’apparenza. Volontà dell’artista è riappropriarsi, ridefinire e in qualche modo riposizionare da un punto di vista storico, politico, sociale ed umano fatti e personaggi confinati al margine dalla storia ufficiale, dai media e da narrazioni dominanti quali l’economia. L’opera di Consani mette quindi in atto un ribaltamento ponendo la Marginalità come fulcro di un pensiero e di una modalità di essere e di fare. Da sempre interessato a temi come la decrescita, la convivialità e la riscoperta di rapporti umani a discapito della produzione, l’artista ha approfondito questi argomenti concentrandosi sugli scritti di autori come Ivan Illich e Serge Latouche. In questo, come in altri recenti progetti, la pratica artistica di Consani invita a riflettere sui rapporti che intercorrono tra ambiente, energia, equità e giustizia sociale, sostenendo che Solo modificando gli attuali modelli di pensiero e di azione avremo la possibilità di dare un nuovo corso alla storia. Innanzitutto a livello personale. Premessa: è vero che solo ciò che si cerca è visibile. L’attenzione dei media è sempre focalizzata sulla catastrofe. La tragedia nucleare di Fukushima e, quella di Chernobyl prima, non contribuiscono affatto a rassicurarci. Le previsioni astrologiche antiche, ma purtroppo anche quelle scientifiche moderne, prevedono un’inversione magnetica del pianeta, in seguito ad un’eruzione solare, che probabilmente metterà fuori uso gli impianti elettrici, dunque l’intero sistema energetico mondiale. Ciò non significa cercare la catastrofe a tutti i costi, ma questo rumore di sottofondo, di solito impercettibile, talvolta viene percepito con più chiarezza mostrandoci come le sicurezze della modernità non siano in realtà così sicure, come le nostre attese di sviluppo all’infinito, di futuro, di immortalità non siano proprio scontate. Già una ricerca del Club di Roma, degli anni Sessanta, aveva previsto una sorta di collasso del sistema attuale in un momento imprecisato dopo il Duemila. In effetti, l’anno scorso si è raggiunto il cosiddetto picco di Hubbert, ovvero l’apice dell’estrazione del petrolio a basso costo. D’ora in poi il prezzo del greggio non potrà che aumentare. La natura inoltre appare di solito un concetto poco presentabile in sede scientifica, anche se sembra far parte, anch’essa, di quel rumore di fondo impercettibile. Nonostante queste premesse, nella personale di Michelangelo Consani alla Kunstraum di Monaco non si parla di alcun finale di partita e neppure di morte, ma di una possibilità di vita “diversa” dopo il collasso del sistema capitalistico. Il progetto si costruisce sulla memoria di tre personaggi storici: Horace-bénédict de Saussure (1740 – 1799); Gogliardo Fiaschi (1930 – 2000); Masanobu Fukuoka (1913 – 2008). Three Personalities for a New Ecological Memory, tre figure marginali, un naturalista svizzero, un contadino giapponese e un anarchico di una città periferica italiana, che così messi accanto sembrano presentarsi a noi come un filo rosso che parla, ognuno a suo modo, di ecologia. De Saussure, tra i padri dell’alpinismo, contribuendo attivamente alla conquista del Monte Bianco, scrive trattati naturalistici e inventa l’hélio thermomètre: il precursore del pannello solare moderno. Gogliardo è un attivista anarchico, nel ‘56 aderisce alla guerriglia contro il franchismo, imprigionato per lunghi anni viene infine estradato in Italia; da anziano diventa leader ambientalista e contribuisce alla chiusura di un’industria inquinante di pesticidi: la Farmoplant presso Avenza di Massa. Infine Fukuoka, il padre dell’agricoltura naturale; ha ispirato ogni pratica di agricoltura biologica, da quella sinergica alla permacultura. Ha selezionato varietà di riso e orzo resistenti alla siccità e inventato la semina di palline di argilla contro la desertificazione. Horace-bénédict de Saussure, Gogliardo Fiaschi e Masanobu Fukuoka sono tre figure importanti per la memoria ecologica del nostro tempo, ma qui non sono presenti in quanto personaggi storici, fissati una volta per tutte sulle pagine dei libri come insetti nell’ago dell’entomologo. Appaiono invece in altro modo, quasi come fossero degli eletti invitati a collaborare tra di loro per la ricerca di soluzioni per una nuova società basata sulla convivialità e la decrescita economica. Michelangelo Consani, Livorno 1971. Dopo una serie di importanti mostre collettive (Russia Artkliazma, Olanda Schunck-glaspaleis; Francia Musee d´Art Contemporain du Val de Marne; Slovenia Center for Contemporary Art Celje; Italia, Fondazione Michelangelo Pistoletto, Biella), nel 2010 Consani riceve da Ex3 Centro per l’Arte Contemporanea di Firenze il premio come miglior artista under 40. L’opera entra nella collezione permanente del Museo Pecci di Prato. Lo stesso anno, prende parte alla prima Triennale di Aichi che Akira Tatehata, Masahiko Haito, Hinako Kasagi, Pier Luigi Tazzi e Jochen Volz curano a Nagoya in Giappone.  
   
 

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