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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Aprile 2011
 
   
  LA COMMISSIONE EUROPEA RAFFORZA IL PROPRIO IMPEGNO PER GARANTIRE L’APPLICAZIONE REALE DI INTERNET APERTA, SI PUÒ CAMBIARE OPERATORE TELEFONICO CONSERVANDO I PROPRI NUMERI ENTRO UN GIORNO LAVORATIVO

 
   
   Bruxelles, 20 aprile 2011 - In una relazione pubblicata ieri la Commissione europea ha sottolineato l’esigenza di garantire che cittadini e imprese possano accedere facilmente a un’internet aperta e neutrale. La Commissione vigilerà affinché le nuove norme di telecomunicazione dell’Ue sulla trasparenza, la qualità del servizio e la possibilità di cambiare operatore, che entreranno in vigore il 25 maggio 2011, siano applicate in modo da garantire che il principio di un’internet aperta e neutrale sia rispettato nella pratica. Ad esempio, la Commissione presterà attenzione in particolare all’esistenza di restrizioni generalizzate di servizi e applicazioni leciti e al fatto che le connessioni a banda larga dei cittadini e delle imprese siano veloci come indicato nella pubblicità dei fornitori di servizi internet. La Commissione ha chiesto all’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (Berec) di avviare un’analisi rigorosa della situazione su questioni cruciali in modo da ottenere un’Internet aperta e neutrale, come le barriere al cambio di operatore, il blocco o lo strozzamento del traffico via internet (ad esempio i servizi di telefonia via internet), la trasparenza e la qualità dei servizi. La Commissione pubblicherà, entro la fine dell’anno, i dati dell’indagine del Berec, compresi i casi di blocco o di strozzamento di alcuni tipi di traffico. Nel caso in cui le conclusioni del Berec o qualsiasi altra informazione indichino problemi molto rilevanti, la Commissione valuterà la necessità di adottare o meno provvedimenti più rigorosi. Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea, responsabile dell’agenda digitale ha dichiarato quanto segue: “Sono determinata a garantire che cittadini e imprese nell’ambito dell’Ue possano godere dei benefici di un’internet aperta e neutrale, senza restrizioni occulte e alle velocità promesse dai fornitori di servizi. Credo fermamente nel principio della concorrenza, che è essenziale nelle nuove norme rafforzate sulla trasparenza, sulla qualità dei servizi e sulla possibilità di cambiare facilmente operatore. Nel giro di pochi mesi, in stretta collaborazione con le autorità di regolamentazione degli Stati membri, monitorerò rigorosamente il rispetto delle nuove norme dell’Ue per assicurarmi che garantiscano un’internet aperta. Alla fine del 2011, pubblicherò i risultati, compresi i casi di blocco o di strozzamento di alcuni tipi di traffico. Nel caso in cui non sia soddisfatta, non esiterò a proporre provvedimenti più rigorosi, sotto forma di orientamenti o perfino di misure legislative generali per realizzare la concorrenza e la possibilità per i consumatori di scegliere ciò che meritano. Nel caso in cui ciò risultasse insufficiente, sono pronta a proibire il blocco di servizi o applicazioni leciti.” Non è stata stabilita una definizione di “neutralità della rete” ma dal 25 maggio 2011 essa sarà un requisito previsto dalla normativa dell’Ue ovvero che le autorità di regolamentazione delle telecomunicazioni degli Stati membri promuovono la capacità degli utenti di internet di accedere e distribuire informazioni e di eseguire applicazioni e servizi di loro scelta” (articolo 8, paragrafo 4, lettera g) della direttiva quadro sulle telecomunicazioni 2002/21/Ce, modificata dalla Direttiva 2009/140/Ce). Altre norme importanti per quanto riguarda la neutralità della rete che entrano in vigore il 25 maggio nell’ambito della normativa sulle telecomunicazioni dell’Ue comprendono i requisiti concernenti: la trasparenza (ad esempio restrizioni che limitano l’accesso a servizi o applicazioni, o la questione delle velocità di connessione); la qualità del servizio (le autorità di regolamentazione possono stabilire livelli minimi di qualità) e la capacità di cambiare operatore (nel termine di un giorno lavorativo). Trasparenza del servizio - I consumatori hanno diritto a scegliere il proprio fornitore di servizi internet basandosi su informazioni adeguate riguardo le possibili restrizioni all’accesso a determinati servizi, le velocità di connessione effettive e i possibili limiti delle velocità di Internet. I fornitori di servizi di telecomunicazione saranno obbligati in base alle nuove norme sulle telecomunicazioni dell’Ue, in vigore dal 25 maggio 2011, a informare i consumatori – prima di firmare un contratto – in merito alla natura del servizio al quale si stanno abbonando, alle tecniche di gestione del traffico e alle loro ripercussioni sulla qualità del servizio, nonché ad altre eventuali limitazioni (ad es. Limiti di larghezza di banda o di velocità di connessione disponibile). Il Berec ha reso noto che la maggior parte delle autorità regolamentari degli Stati membri hanno ricevuto denunce sulle discrepanze esistenti tra le velocità di consegna pubblicizzate e le velocità di consegna effettive per la connessione a internet. Blocco o strozzamento del traffico lecito via internet - Il blocco può consistere nel rendere difficile l’accesso oppure nel limitare alcuni servizi o siti web di internet. Ad esempio, alcuni operatori di comunicazioni mobili bloccano i servizi di Protocollo voce su internet (Voip). Lo strozzamento che viene usato per gestire il traffico internet e minimizzare la congestione, può essere usato per rallentare alcuni tipi di traffico, come il video streaming fornito ai consumatori da un concorrente, e di conseguenza può incidere sulla qualità del contenuto. La relazione odierna dimostra che ci sono stati alcuni casi di trattamento diseguale di dati da parte di alcuni operatori. Sebbene molti casi siano stati risolti volontariamente, spesso dopo l’intervento delle autorità regolamentari degli Stati membri, si rendono necessarie informazioni più esatte per distinguere casi di blocco contrattuale o di fatto da quelli che subordinano l’accesso a taluni servizi a un pagamento supplementare. Occorrono inoltre dati sulla portata (isolata o generalizzata) delle pratiche di blocco individuate. Gestione del traffico via internet - La maggior parte degli utenti internet possono accettare che una email impieghi pochi secondi per raggiungere il suo destinatario, ma siffatto ritardo costituisce un problema per le comunicazioni a voce online o le video chat. La relazione di oggi evidenzia un consenso generale sulla necessità di assicurare un flusso senza ostacoli del traffico via internet, in particolare quando le reti sono congestionate, così da garantire costantemente una buona qualità del servizio. In generale, esiste un accordo nel senso che gli operatori devono poter stabilire i propri modelli di commercio e gli accordi commerciali. Tuttavia, alcune parti sono preoccupate dal possibile abuso della gestione del traffico, ad esempio, al fine di concedere un trattamento preferenziale a un servizio rispetto a un altro. La Commissione e il Berec stanno monitorando la situazione. Cambio dei fornitori di servizi - La relazione della Commissione ha confermato il fatto che è di cruciale importanza garantire che i consumatori possano cambiare facilmente operatore. Le nuove norme sulle telecomunicazioni concernenti la portabilità del numero, che prevedono che i consumatori possano cambiare operatore, conservando i propri numeri entro un giorno lavorativo, dovrebbero costituire al riguardo un aiuto. Inoltre, le nuove norme garantiscono che la risoluzione del contratto non rappresenti un ostacolo al cambio di operatore. La Commissione e il Berec studieranno in che modo realizzare il cambio nella pratica.  
   
 

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