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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Aprile 2011
 
   
  RAPPORTO UE SULL´EDUCAZIONE: SI REGISTRANO BUONI PROGRESSI MA SI DEVONO FARE MAGGIORI SFORZI PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI

 
   
  Bruxelles, 20 aprile 2011 – Nell´ultimo decennio i sistemi educativi dei paesi dell´Ue hanno registrato miglioramenti, ma hanno raggiunto soltanto uno dei cinque benchmark fissati per il 2010, come risulta dal nuovo rapporto della Commissione europea sui progressi compiuti nel campo dell´istruzione e della formazione che viene pubblicato oggi. L´ue ha raggiunto l´obiettivo di aumentare il numero di laureati in matematica, scienze e tecnologia registrando un aumento del 37% rispetto al 2000 – è stato quindi superato di gran lunga l´obiettivo del 15%. Si sono compiuti progressi significativi, ma ancora insufficienti, per quanto concerne il tasso di dispersione scolastica, l´aumento del numero di allievi che completano l´istruzione secondaria superiore, il miglioramento della capacità di lettura e l´aumento del numero di adulti che partecipano ad attività d´istruzione o formazione. Per una ripartizione dettagliata delle cifre relative a ciascun paese si rinvia all´allegato. La strategia Europa 2020 per l´occupazione e la crescita mantiene l´obiettivo di portare il tasso di dispersione scolastica al di sotto del 10% nonché di aumentare il numero dei laureati portandolo almeno al 40%. Androulla Vassiliou, Commissario responsabile per l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, ha affermato: "La buona notizia è che i livelli educativi in Europa si sono innalzati notevolmente. Un maggior numero di giovani completa l´istruzione secondaria e si laurea rispetto a dieci anni fa. Ma la dispersione scolastica continua ad essere un problema che interessa un giovane su sette nell´Unione europea, mentre un allievo su cinque all´età di 15 anni ha una capacità di lettura limitata. Questo è il motivo per cui l´istruzione e la formazione sono tra gli obiettivi centrali della strategia Europa 2020. Gli Stati membri devono intensificare gli sforzi per raggiungere i nostri obiettivi europei comuni." Il Commissario sollecita vivamente gli Stati membri a non apportare tagli al bilancio dell´istruzione nonostante le difficoltà che si trovano ad affrontare a causa della crisi economica. "La spesa per l´istruzione è un buon investimento per l´occupazione e la crescita economica e si ripaga nel lungo periodo. In tempi di restrizioni finanziarie dobbiamo però assicurare che le risorse siano usate nel modo più efficiente possibile", ha aggiunto il Commissario. Cinque parametri educativi di riferimento per il 2020 Nel 2009 i Ministri dell´istruzione dell´Ue hanno concordato cinque parametri di riferimento per l´istruzione e la formazione da raggiungere entro il 2020: la percentuale di giovani che abbandonano prematuramente l´istruzione e la formazione dovrebbe essere inferiore al 10% (a partire dall´attuale tasso del 14,4% ciò corrisponderebbe ad almeno 1,7 milioni di abbandoni scolastici in meno); la percentuale dei 30-34enni con diploma di istruzione terziaria dovrebbe essere almeno del 40% (rispetto al tasso attuale del 32,3% ciò significherebbe un numero addizionale di 2,6 milioni di laureati); almeno il 95% dei bambini tra i quattro anni d´età e l´inizio dell´istruzione dell´obbligo dovrebbe partecipare all´educazione della prima infanzia (ora la cifra si situa al 92,3%, il raggiungimento di questo obiettivo significherebbe un aumento di più di 250 000 bambini che partecipano a questo tipo di educazione); la percentuale dei quindicenni con competenze insufficienti in materia di lettura, matematica e scienze dovrebbe essere inferiore al 15% (attualmente per tutte le discipline siamo attorno al 20%. Il raggiungimento dell´obiettivo comporterebbe 250 000 abbandoni scolastici in meno); una media di almeno il 15% di adulti (fascia di età dai 25 ai 64 anni) dovrebbe partecipare all´apprendimento permanente (la quota attuale è del 9,3%. Il raggiungimento di questo obiettivo si tradurrebbe in 15 milioni in più di adulti che seguono un´istruzione e una formazione). Il rapporto annuale sui progressi compiuti in vista dei benchmark - Nel suo rapporto annuale sugli indicatori e i benchmark, la Commissione analizza i risultati raggiunti dagli Stati membri alla luce di tali obiettivi esaminando inoltre i risultati dei paesi in relazione a un precedente insieme di parametri concordato per il 2010. Risultati chiave benchmark 2020: anche se è troppo presto per fare proiezioni esatte, sulla base delle tendenze del passato si può ipotizzare che la maggior parte dei benchmark per il 2020 sarebbe raggiungibile se gli Stati membri continueranno ad attribuire loro una priorità elevata e ad investire in modo efficiente nell´istruzione e nella formazione. Ciò vale in particolare per i due grandi obiettivi in tema di educazione, vale a dire quelli relativi alla dispersione scolastica e ai laureati. Benchmark 2010: i paesi dell´Ue hanno compiuto progressi, ma hanno raggiunto soltanto l´obiettivo relativo al numero di laureati in matematica, scienze e tecnologia. (I dati completi per il 2010 saranno disponibili all´inizio dell´anno prossimo). Partecipazione e risultati: a partire dal 2000 la partecipazione generale all´istruzione è aumentata come anche il livello di qualifiche degli adulti. È aumentata anche la percentuale dei bambini nell´istruzione pre-primaria. Il differenziale di genere rimane significativo sia per quanto concerne la resa che per la scelta degli indirizzi di studio. Ad esempio, le ragazze sono migliori dei ragazzi nella lettura, mentre i ragazzi sono i più numerosi tra coloro che abbandonano la scuola. Gli uomini sono più numerosi delle donne tra i laureati in matematica, scienze e tecnologia. Il rapporto, che interessa tutti gli Stati membri dell´Ue nonché la Croazia, l´ex Repubblica iugoslava di Macedonia, l´Islanda, la Turchia, la Norvegia e il Liechtenstein, contiene rassegne e statistiche dettagliate che consento d´identificare i paesi i cui risultati si situano al di sopra o al di sotto della media Ue e che stanno recuperando o perdendo terreno rispetto agli altri. I prossimi passi Nelle prossime settimane gli Stati membri presenteranno alla Commissione i loro programmi nazionali di riforma in cui fisseranno gli obiettivi nazionali in tema di dispersione scolastica e di laureati, indicando come intendono raggiungere tali obiettivi. La Commission presenterà fra breve nuovi parametri di riferimento per quanto concerne l´occupabilità e la mobilità dell´apprendimento.  
   
 

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