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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Aprile 2011
 
   
  PARMA: PERCORSI DI CURA E ASSISTENZA DIAGNOSTICA: SI RAFFORZA L’INTEGRAZIONE PRESENTATI IN CTSS I NUOVI PROGETTI.

 
   
  Parma, 20 aprile 2011 – Un ambulatorio operativo 24 ore su 24 all’interno del Pronto Soccorso di Parma per la gestione dei pazienti di minore gravità; l’attivazione al Pronto Soccorso degli ambulatori ortopedici e della sala gessi; i nuovi assetti ambulatoriali e di degenza del Dipartimento di Emergenza-urgenza dell’Azienda Ospedaliero-universitaria; un unico Polo senologico per integrare le attività dei Centri di diagnosi, prevenzione e cura delle patologie al seno di Azienda Usl e Azienda Ospedaliero-universitaria, già in sedi adiacenti. Si rafforza ulteriormente l’integrazione dei percorsi di cura e assistenza diagnostica tra le due Aziende sanitarie parmensi, grazie anche a questi progetti presentati all’Ufficio di Presidenza della Conferenza territoriale sociale e sanitaria (Ctss) riunitasi ieri in Provincia. “Continuiamo a svolgere un importante ruolo di coordinamento che produce benefici fra cui il livello avanzato in regione dello sviluppo della diagnostica nel territorio, siamo all’avanguardia per quanto riguarda la realizzazione delle case della salute e i progetti contenuti nel Pal. Siamo i primi in Regione come contenimento degli accessi al Pronto Soccorso. – sottolinea il presidente della Ctss Vincenzo Bernazzoli – Questi risultati importanti evidenziano il fatto che tutto il sistema funziona. In particolare questi progetti sottolineano come si sia usciti dall’emergenza degli anni scorsi per entrare in una gestione di sistema che parte dal territorio e arriva alle strutture e che avviene grazie all’integrazione e coordinamento fra aziende sanitarie” Il nuovo ambulatorio di prima assistenza medica all’interno del pronto soccorso di parma - Con l’obiettivo di migliorare l’utilizzo appropriato dei servizi del Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliero-universitaria da parte della popolazione, le due Aziende hanno elaborato un progetto, presentato oggi all’Ufficio di Presidenza della Ctss, di integrazione dell’Ambulatorio di prima assistenza medica (Punto bianco) dell’Azienda Usl con i servizi del Pronto Soccorso. L’attività dell’Ambulatorio vedrà un processo di ri-orientamento dei flussi dei pazienti verso i medici di medicina generale (in particolare quelli organizzati nelle forme associative di gruppo), e verso la nuova struttura di Pronto Soccorso recentemente inaugurata, ove sarà possibile prendere in carico i pazienti con codici di minore gravità nelle 24 ore. Non si tratta solo di un’integrazione logistica, dunque, ma di un significativo miglioramento nella continuità assistenziale nelle cure primarie, in coerenza con la programmazione e le indicazioni regionali. L’attivazione dell’Ambulatorio permetterà infatti di rispondere con maggiore appropriatezza alle esigenze di salute dei cittadini, lasciando agli altri ambulatori di Pronto Soccorso la gestione dei casi più complessi. Nel nuovo Ambulatorio sarà così possibile risolvere gran parte dei problemi di gravità minore, evitando ulteriori disagi ai cittadini e il sovraffollamento di altre strutture specialistiche. I servizi del nuovo Ambulatorio saranno a loro volta integrati con i servizi di assistenza primaria dei Poli socio-sanitari dell’Azienda Usl, nell’ambito del progetto di realizzazione delle Case della Salute: una rete di 26 presidi socio-sanitari che si stanno progettando nei quattro Distretti parmensi (8 nel Distretto di Parma e 6 in ciascuno degli altri tre Distretti), come previsto dalla Delibera regionale n.291/2010 per integrare nel territorio l’assistenza primaria con quella specialistica, ospedaliera, della sanità pubblica, della salute mentale, e con i servizi sociali e le associazioni di volontariato. Questo progetto di integrazione si inserisce nel più ampio sistema dell’emergenza-urgenze provinciale, composto dalla Centrale operativa del 118, dal Pronto Soccorso dell’Ospedale di Parma e da quello dell’Ospedale di Fidenza, dal Punto di primo intervento dell’Ospedale di Borgotaro, dalla rete di postazioni sul territorio e dall’integrazione con i servizi delle associazioni di volontariato (Cri e Pubbliche assistenze), che completeranno entro il 2011 il percorso di accreditamento. Il progetto complessivo, con la denominazione “Continuità assistenziale H24 – Progetto di integrazione tra Azienda Usl e Azienda Ospedaliero-universitaria di Parma per la gestione delle urgenze e il miglioramento all’accesso dei servizi di pronto soccorso”, nella seconda metà dell’anno scorso è stato presentato dalla Regione Emilia-romagna al Ministero della Salute, che ha disposto nei mesi scorsi un finanziamento di tre milioni di euro per la sua realizzazione. Pronto soccorso ortopedico dell’azienda ospedaliero-universitaria di parma - Due ambulatori ortopedici e una sala gessi sono stati attivati da mercoledì scorso, 13 aprile, all’interno del Pronto Soccorso del Maggiore di Parma. Si tratta di una novità dagli indubbi vantaggi logistici e funzionali: all’ingresso, il cittadino viene accolto al triage, dove gli è assegnato il codice di priorità d’accesso e, qualora presenti una patologia di tipo ortopedico o traumatologico, è inviato direttamente in visita nei nuovi ambulatori prospicienti la sala d’attesa. I locali attrezzati, nei quali è svolta attività specialistica ortopedica in regime d’urgenza, sono collocati in diretta comunicazione con l’area radiologica per le indagini di approfondimento. I nuovi assetti ambulatoriali e di degenza del dipartimento emergenza-urgenza dell’azienda ospedaliero-universitaria - L’azienda Ospedaliero-universitaria amplia la dotazione di posti letto dedicati ai pazienti acuti che necessitano di essere trattati e/o stabilizzati, sia dal punto di vista diagnostico che terapeutico, ai fini della dimissione o del prosieguo del percorso di cura in un altro reparto specialistico. Questo intervento, fondato sull’integrazione dei percorsi multidisciplinari tra professionisti che operano nel campo dell’emergenza, si inserisce nell’ambito della revisione organizzativa dell’attività di emergenza-urgenza - iniziata con l’attivazione del nuovo Pronto Soccorso e che si completerà con l’attivazione dell’Osservazione Breve Intensiva (Obi) – che persegue l’obiettivo di una maggiore aderenza della risposta alle esigenze dell’utenza. L’ospedale Maggiore da martedì scorso, 12 aprile, accresce infatti la dotazione di posti letto del Dipartimento di Emergenza-urgenza, aumentando da 25 a 36 i letti delle strutture di Medicina d’urgenza e attivando una nuova struttura di Medicina interna, dotata di 32 posti letto, prima afferenti al Dipartimento Polispecialistico. Le unità operative sono collocate nel padiglione Ortopedie, nelle immediate vicinanze del Pronto Soccorso. Le sezioni di Medicina d’Urgenza sono dotate di 8 postazioni ad “alta intensità”, con apparecchiature per attività cardio-respiratoria. A disposizione dei clinici vi sono anche 6 apparecchi di telemetria medica wireless (senza fili) per il monitoraggio a distanza dei parametri fisiologici dei pazienti. Completeranno la dotazione di risorse dedicate all’emergenza i 14 posti letto che saranno attivati dopo l’estate nella sezione di Osservazione Breve Intensiva (Obi). L’obi, attigua al Pronto soccorso, sarà un’area dedicata alla valutazione dello stato clinico del paziente per definirne il successivo iter diagnostico-terapeutico. Anche alla fase in Obi potrà seguire la dimissione oppure il ricovero in un reparto di degenza. Il polo senologico unificato - Migliorare la qualità delle prestazioni sanitarie per le patologie del seno, in modo da offrire alle donne della provincia le maggiori e migliori garanzie possibili di guarigione da queste malattie. Sono gli obiettivi del progetto di realizzazione del Polo senologico unificato, per integrare le attività del Centro senologico dell’Azienda Ospedaliero-universitaria e il Centro screening Vincenzo Bagnasco dall’Azienda Usl. Attualmente l’attività sanitaria pubblica per la diagnosi precoce e la cura della patologie al seno è così strutturata: al Centro screening Vincenzo Bagnasco dall’Azienda Usl accedono le donne nella fascia 45-74 anni che rispondono agli inviti (annuali e biennali) del Programma regionale di prevenzione ai tumori alla mammella (diagnosi di primo e secondo livello), che nel 2010 in provincia di Parma ha interessato il 63,3% della popolazione provinciale target (82.146 donne); al Centro senologico del Maggiore dell’Azienda Ospedaliero-universitaria si effettuano diagnosi e controlli specialistici per donne di qualunque fascia d’età, sintomatiche o meno, ad alto rischio o sospetto. Il progetto di integrazione delle due Aziende ha riunito in spazi adiacenti le attività dei due Centri, ed ha avviato un progetto per uniformare le tecnologie diagnostiche in modo da mettere in rete i sistemi di visualizzazione delle immagini in digitale, mentre si stanno definendo percorsi diagnostici e terapeutici comuni. Tutte queste azioni permetteranno di creare un contesto favorevole al miglioramento della partecipazione e del confronto interdisciplinare tra i professionisti coinvolti delle due Aziende sanitarie.  
   
 

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