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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Aprile 2011
 
   
  UN PONTE TRA PARMA E TIRANA AL VIA DA MAGGIO IL PROGETTO DI COOPERAZIONE GUIDATO DALLA PROVINCIA. AL CENTRO LE DONNE.

 
   
   Parma, 20 aprile 2011 – Saranno due mondi a confronto, due modi di pensare e di comportarsi, soprattutto riguardo alle donne. Parma e Tirana saranno le due realtà protagoniste del progetto di cooperazione internazionale “I giovani nell’area adriatica: convivenza e integrazione delle differenze, con particolare attenzione alle giovani donne di Tirana”, cofinanziato dalla Regione Emilia Romagna, di cui è capofila la Provincia di Parma insieme a diversi partner: l’Associazione centro antiviolenza di Parma (Acav), l’Istituzione biblioteche di Parma, l’associazione di albanesi a Parma Scanderbeg, il Forum indipendente delle donne albanesi (Fida) e la Municipalità 2 di Tirana. L’obiettivo è quello di promuovere spazi di ricerca, interventi, approfondimenti e momenti di confronto, in modo da contribuire a creare una cultura orientata al rispetto della diversità e alla valorizzazione dei principi di uguaglianza nelle giovani generazioni. Giovani che saranno chiamati ad avere un ruolo attivo proprio nell’ambito nel progetto: sono infatti tre gli istituti secondari di secondo grado coinvolti, il Liceo scientifico Marconi e il Liceo artistico Toschi di Parma, e il Liceo linguistico Asim Vokshi di Tirana. “L’intento è quello di favorire uno scambio su temi importanti, come la differenza di genere e la prevenzione della violenza sulle donne, ma anche di produrre “fatti concreti”, come la creazione del “Centro donna” e il potenziamento dello spazio-biblioteca collegato al Liceo di Tirana - ha detto l’assessore provinciale alle Pari Opportunità e alla Solidarietà internazionale Marcella Saccani, presentando il progetto questa mattina in Provincia -. A loro porteremo le nostre buone prassi, il nostro bagaglio di conoscenze e di esperienze: possiamo quindi dire che andiamo a casa loro per fare delle cose con loro”. L’iniziativa rientra nella “Progettazione integrata per la cooperazione nei Balcani” della Regione Emilia Romagna, coordinata dal Comune di Forlì, che viene portata avanti da quattro enti locali con singole progettualità, dedicate a tematiche specifiche e rivolte a Paesi diversi: la Provincia di Parma in Albania sulle donne, la Provincia di Ravenna in Bosnia Erzegovina sulle differenze generazionali, il Comune di Reggio Emilia in Serbia sulle differenze culturali e disabilità, e il Comune di Modena in Serbia sulle differenze sociali e focus sul centro Hiv. “L’emilia Romagna ancora una volta dà un esempio straordinario di coesione: i protagonisti di questo progetto sono infatti enti locali, associazioni, enti di formazione del nostro territorio che sono riusciti a fare un lavoro di squadra - ha affermato Gian Marco Minardi della Regione Emilia Romagna -. Realtà che insieme hanno dato vita a un’iniziativa importante, un esempio straordinario di sussidiarietà, nonostante la fase difficile di crisi che stiamo attraversando”. Il progetto parmigiano, della durata di un anno, sarà avviato a maggio e prevede diverse azioni a Parma e a Tirana. Sono previsti laboratori didattici con gli studenti delle scuole coinvolte, che potranno comunicare tra loro attraverso web-tv e videoconferenze; seminari di approfondimento per esperti e cittadini da realizzare nel “Centro Donna” di Tirana, che sorgerà all’interno dello spazio-biblioteca già attivo e funzionante. Spazio che, grazie al progetto, verrà implementato con attrezzature informatiche, con un fondo librario specifico e con il supporto gestionale dell’Istituzione Biblioteche di Parma. Inoltre, sempre all’interno del Centro Donna, sarà attivato uno sportello informativo con servizi di ascolto e consulenza alle giovani donne. Infine, sono previsti scambi di buone pratiche sui temi della prevenzione della violenza di genere e della salute riproduttiva, e verranno organizzati eventi culturali e di sensibilizzazione ad hoc, con il supporto dell’associazione di albanesi Scanderbeg. Gli scambi saranno monitorati con la supervisione e il coordinamento della Provincia di Parma e il supporto del personale della Regione Emilia-romagna operativo a Bologna e Tirana. “Per noi questo progetto rappresenta una sfida e uno stimolo: avremo infatti la possibilità di lavorare su un territorio lontano da Parma e di avere un contatto diretto con una cultura diversa dalla nostra - ha sottolineato la presidente del Centro antiviolenza di Parma Samuela Frigeri –. Un’opportunità per le donne di due Paesi vicini, ma apparentemente lontani, che avranno la possibilità di collaborare, confrontarsi e imparare le une dalle altre”. Sull’importanza di questo progetto come occasione di confronto tra due realtà si è soffermato anche il direttore di Istituzione Biblioteche di Parma Giovanni Galli: “Sarà un’occasione per allargare le nostre esperienze e per fare confrontare due culture, quella italiana e quella albanese. Un progetto che ci permette anche di trasferire le nostre competenze tecniche”. “Si tratta di un’iniziativa di co-sviluppo più che di cooperazione – ha aggiunto Adele Tonini, esperta in salute, sessualità e intercultura – Riusciremo a parlare di cultura della donna da vari punti di vista: un momento di confronto importante non solo per le donne albanesi ma anche per noi”. Le scuole coinvolte Tre le scuole coinvolte: due di Parma, il Liceo scientifico Marconi e il Liceo artistico Toschi, e una di Tirana, il Liceo linguistico Asim Vokshi. In particolare, i ragazzi del Liceo scientifico Marconi di Parma e del Liceo linguistico Asim Vokshi di Tirana lavoreranno, insieme ai docenti, sui temi della prevenzione della violenza di genere, della salute della donna e dell’intercultura, realizzando anche momenti di confronto sul lavoro di ricerca, attraverso collegamenti in videoconferenza. “Grazie a questo progetto i ragazzi approfondiranno diverse tematiche e potranno conoscere un’altra cultura, un’altra città e scambiarsi esperienze”, ha osservato la docente del Marconi Maria Grazia Rossi. Tre ragazzi del Liceo artistico Toschi, formati sull’utilizzo di strumenti per web-tv, grazie alla collaborazione degli educatori del Centro di aggregazione giovanile del Comune di Langhirano che gestiscono una web tv, si recheranno invece a Tirana per raccogliere testimonianze dirette.  
   
 

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