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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Aprile 2011
 
   
  IL MURALE DI PIGNATELLI APRE L´ATELIER LOMBARDO FORMIGONI: NELLA NUOVA SEDE SARÀ PRESENTE OGNI LAVORO UMANO

 
   
  Milano, 20 aprile 2011 - Pittura o scultura? Tutte e due, insieme. Accade all´ingresso N3 di Palazzo Lombardia, la nuova sede di Regione Lombardia dov´è presente il murale dal titolo ´Germinazioni´ che il maestro settantancinquenne Ercole Pignatelli ha realizzato donandolo alla Regione. Il bosco dipinto, infatti, ha una tale plasticità che, visto dal basso, pare quasi un bassorilievo. È stato il presidente Roberto Formigoni a presentare il primo dei murali reallizzato da Pignatelli nella nuova sede regionale: iniziata il 22 febbraio, l´opera è stata completata pochi giorni fa, l´11 aprile. Il Murale Delle Stagioni - Soggetto delle ´Germinazioni´ è una selva ritratta su uno sfondo nero che, da sinistra verso destra, presenta tonalità luminose degradanti verso colori più freddi: si va, dunque, da rosa ai blu, in un passaggio delle stagioni - spiega l´artista - dall´inverno verso la primavera. Non ci sono gialli, non ci sono verdi, non ci sono marroni, non ci sono ocra. Protagonisti sono i colori rosa, blu, fucsia, viola, lilla e azzurro. Su tutti domina il mistero di una pittura che parla alla scultura, nel solco di quella tradizione artistica italiana avviata dai maestri del Rinascimento. Il Tocco Del Presidente - Nel bosco sono presenti diversi elementi, dai grappoli d´uva (´Gli stessi - svela Pignatelli - ritratti nei fregi della mia casa natale di Lecce´) a molti animali (serpenti, gufi, barbagianni, armadilli), fino a una serie di occhi misteriosi realizzati con il rosso vermiglio fluorescente. C´è anche una speciale ´coproduzione´: due grappoli d´uva dipinti dal presidente Formigoni con disegnate - su uno dei due grappoli - le lettere r e f. Nasce L´atelier Regionale - ´Sono felice di presentare ques´opera che il maestro Pignatelli ha voluto donare alla Regione - ha detto Formigoni -. È un privilegio e un grande onore poter ospitare l´opera di questo artista. Realizziamo un sogno, quello di far diventare le istituzioni un luogo bello e pulsante di vita. Con oggi presentiamo la prima opera dell´artista Ercole Pignatelli: a questa ne seguiranno altre che lo stesso Pignatelli realizzerà all´ingresso N3 di Regione Lombardia´. Le ´Germinazioni´ fanno parte di un ampio progetto della giunta lombarda finalizzata a rendere la sede regionale un luogo di attrazione: ´Voglio che questo palazzo - spiega il presidente - sia anche il luogo della bellezza. Altri artisti, sull´esempio di Pignatelli, hannno deciso di avanzare proposte. Il nostro desiderio è di far sì che la sede delle istituzioni sia il luogo dove ogni lavoro umano si ritrovi. Palazzo Lombardia vuole essere un laboratorio artigiano, sede dell´amministrazione lombarda così come della creazione´. Un´opera Dedicata Alla Lombardia - Visibilmente emozionato il maestro nativo di Lecce, che risiede a Milano dall´età di 18 anni: ´Ho voluto dedicare questo murale al capoluogo lombardo - ha detto Pignatelli nel corso della presentazione delle ´Germinazioni´ conclusa con un brindisi -. Qui sono arrivato giovanissimo e ho incontrato il maestro Lucio Fontana e l´impresario Carlo Cardazzo. In questo murale ho cercato di interpretare la complessità di questo grattacielo regionale, animandolo con la visione dei colori del nord Italia nel quale, giovanissimo, mi sono trasferito. Questo mio omaggio a Palazzo Pirelli è nato dall´incontro con il presidente Formigoni: il suo entusiasmo mi ha trasmesso la carica per realizzare una serie di murali che completerò prima dell´estate´. L´interpretazione Del Filosofo Veca - Nel corso della presentazione delle ´Germinazioni´ non è mancata la lettura analitica del filosofo milanese Salvatore Veca, presentata pubblicamente: ´L´opera di Ercole Pignatelli - ha scritto il pensatore - ci consegna, nell´intrico dei suoi percorsi e dei suoi intrecci polimorfi, al sogno ricorrente di una felicità possibile. La selva delle sue forme, segni e metamorfosi è come una foresta onirica e visionaria, in cui la piega barocca del tratto di fondo sembra a volte spezzarsi ed evaporare´. Allo studioso lombardo non è sfuggita ´la libertà dell´artista che coincide con la fedeltà a se stesso e con la sua voglia di verità. In questo senso preciso l´opera di Pignatelli è il promemoria di una passione vorace, funambolica e acrobatica per le forme e le loro metamorfosi, nel tempo della memoria, che è il tempo dell´attesa´.  
   
 

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